Il blog di Antonio Tombolini

17-19 giugno, a Roma, per l'Assemblea dei Mille

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17-19 giugno, Assemblea dei Mille a RomaL’Assemblea dei Mille, che vedrà più di mille persone riunirsi per discutere sul Che fare? dopo la sconfitta referendaria, inizierà venerdì 17 alle 10.00 del mattino, con una serie di relazioni introduttive (tra le quali quella del qui presente: suggerimenti qui nei commenti o in mailbox, grazie!).

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  • INFERNO
    canto III
    “Quivi sospiri, pianti e alti guai
    risonavan per l’aere sanza stelle,
    per ch’io al cominciar ne lagrimai.
    Diverse lingue, orribili favelle,
    parole di dolore, accenti d’ira,
    voci alte e fioche, e suon di man con elle
    facevano un tumulto, il qual s’aggira
    sempre in quell’aura sanza tempo tinta,
    come la rena quando turbo spira.
    E io ch’avea d’error la testa cinta,
    dissi: «Maestro, che è quel ch’i’ odo?
    e che gent’è che par nel duol sì vinta?».
    Ed elli a me: «Questo misero modo
    tegnon l’anime triste di coloro
    che visser sanza ‘nfamia e sanza lodo.”

    In momenti come questi ti viene voglia di cercare se affittano dalle parti di Bologna…
    Prende piede infatti lo sconforto,
    sconforto di chi si rende conto giorno per giorno di esser circondato dall’indifferenza più omologata,
    gli apatici di ogni ideale,
    Sono i vincitore reali di questo referendum,
    Quelli che io definisco appartenere al partito degli Ignavi.
    Gli Ignavi
    Sempre disinteressati verso qualsiasi cosa
    valga la pena discutere, attivarsi, mobilitarsi,
    in altre parole
    vivere.
    Menefreghisti che diresti catatonici
    senonchè vederli improvvisamente ri-animarsi
    quandunque qualcosa possa favorire il loro personale tornaconto,
    non rendendosi conto
    che lo sviluppo di una coscienza civile globale migliora ogni condizione di vita.
    Ci fossero stati fra gli ignavi,
    più malati-Ignavi
    probabilmente ora la ricerca scientifica sarebbe stata votata per essere più libera, qui in Italia.
    Il declino sociale
    Il declino culturale
    pure il decline ecomonico
    del nostro paese,
    ce lo meritiamo appieno.
    Una unica avvertenza per gli Ignavi,
    che vadano a ricontrollare
    il destino che Dante ha previsto per loro nel terzo canto nell’Inferno della Divina Commedia.
    Non si sorprendano quindi questa estate,
    quando verranno divorati come non mai dalle zanzare,
    non è un’ondata di voraci insetti africani,
    ma solo la logica attuazione del loro contrappasso.
    guerrilla radio

  • Che fare? Entrare in parlamento! Con qualsiasi mezzo/accordo. E però decidere in fretta da che parte stare, perché le elezioni sono dietro l’angolo.

  • Che fare?
    Pannella senatore a vita e tutti gli altri a lavorare!
    Non perdete tempo, dal punto di vista elettorale valete quanto Pino Rauti, non vi vuole più nessuno. Portate pure sfortuna. Chiudete il partito e aprite un museo alla memoria.
    Angelo

  • Concordo con Angelo. E presentarsi come “già Vice-Presidente dell’Azione cattolica” (20 anni fa. E allora?) contribuisce al clima da museo.

  • Meglio i musei che le chiese con i manifesti politici.
    Quanto all’ex, c’e’ chi nella vita ha qualcosa di cui fregiarsi, in molti, ed in genere sono i piu’ invidiosi, non hanno neppure quello…

  • Su Davide…è evidente che per Antonio viene usato questo riferimento alla sua attività nell’azione cattolica per sottolineare come non sia uno scontro tra laici e cattolici, dato che anche cattolici attivi possono condividere le posizioni non clericali del fronte referendario. Io Antonio lo conoscevo e stimavo come ideatore e fondatore di uno dei primi siti italiani di commercio elettronico, dato che anche io faccio questo mestiere…ma non credo avesse in questo contesto presentarsi come fondatore del sito xy o come imprenditore non credi ?

  • Anto’, che ne dici di fare una cosa alla Ruini (che dice che vorrebbe indirizzare la scienza ma non spiega come) e di proporre un disegno di legge, che qualche volenteroso parlamentare nostrano faccia sbarcare in Parlamento? Ci hanno riempito le orecchie di ricerca sulle staminali adulte che dà risultati mentre la vostra eccetera, salvo poi scoprire (quando è nata Vanessa) che il cordone ombelicale non viene raccolto in gran parte degli ospedali italici perchè costa troppo il trasporto nei centri specializzati. E allora perchè non proporre una legge simile a quella in fase di approvazione in Usa (insieme, peraltro, a quella che riaprirebbe i finanziamenti federali alla ricerca sulle staminali embrionali), che fornisce soldi alla ricerca sulle staminali da cordone ombelicale e istituisce un database nazionale che consenta (alla stregua dei trapianti di midollo osseo) di essere immediatamente a conoscenza di eventuali compatibilità? Non ho sentito quelli di “Scienza e vita” proporlo. Lo proponessero i radicali? Nel frattempo, tanto per smascherare altri luoghi comuni, sto traducendo per il mio blog l’esito dell’ultima scoperta australiana sulle cellule staminali embrionali, dalle quali sono stati ricavati globuli rossi e globuli bianchi. Non è roba che si legge su Avvenire, almeno credo…
    papà
    igenitoridivanessa@yahoo.it

  • Entrare in Parlamento? Allora, da egoista, spero in un accordo con il Polo per una sola ragione. Non vedo l’ora di leggere l’elefantino del Foglio (o del Figlio, come ama farsi chiamare di recente) che gli tocca di parlar bene dei radicali che ora sono amici del capo… eheheheh…

  • Negli ospedali italiani e’ un problema insormontabile non solo la raccolta del cordone ombelicale, ma persino quella del latte che “mamme aspiranti donatrici”, come me, avrebbero potuto e voluto dare, figuriamoci…
    Sono invece stati sempre molto solerti nella raccolta, senza chiedere alcun consenso, delle placente utilizzate dalle multinazionali della cosmesi.

  • Mi pare davvero improbabile che i Radicali possano affiancarsi a chi ha eletto a proprio leader carismatico il card.Ruini e la dottrina di Ratzinger, a chi ha premesso nel programma di fondazione del partito dei moderati che bisognerà stabilire quali temi potranno essere referendabili…
    Mi pare urgente e necessario come non mai, per la sopravvivenza stessa del radicalismo riformatore italiano, tentare (con umiltà ed in ogni modo) un accordo con le forze laiche e riformiste del centrosinistra, anche secondo lo schema di un partito d’azione socialista, liberale, democratico e radicale suggerito da Pannella.
    Speriamo che questa coraggiosa Assemblea funga da incubatrice, da evento caldo, che faccia emergere un fatto politico nuovo nella desolazione delle tattiche opportunistiche alle quali si è ridotto il confronto politico nella nostra democrazia malata.

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