No, non uno qualsiasi: amo il mio, il mio Tablet PC Compaq TC1000 (nome in codice martin), che mi accompagna(va) da oltre quattro anni per ogni dove, strapazzato e sballottato, ma sempre pronto a rispondere al comando del mio mouse, della mia penna, della mia tastiera.
Gli devo questo riconoscimento proprio ora che siamo sull’orlo di una tragedia irreparabile: venerdì scorso è precipitato dal comodino della mia camera d’albergo. Era acceso, ed è rimasto acceso, ci ho lavorato su un po’, come per consolarlo della caduta, e ho pensato che anche questa volta ci era andata bene, alleviando il mio senso di colpa. Poi l’ho spento. Dopo due ore l’ho riacceso e… la spia si accende, lui fa come un piccolo gèmito, lo ripete due o tre volte, ma… niente, non riparte più 🙁
Anni fa, mi fosse accaduta la stessa cosa, avrei pianto sui miei dati, sul software, sui programmi: adesso ho tutto su web, e non mi importa, e piango il mio hardware.
Adesso il mio povero tablet è in una sorta di stato vegetativo permanente: elettricamente attivo, informaticamente spento. Farò un tentativo di riparazione, non appena avrò capito dove portarlo, sperando me lo trattino bene.
[…] mio vecchio Tablet TC1000, il compagno di una vita, mi guarda da lì, ogni mattina, dallo scaffale su cui l’ho appoggiato, dacché – dopo due […]
Ciao Antonio,
anche io ho un tablet uguale al tuo, se ti serve qualche pezzo di ricambio fammi sapere, stavo appunto cercando qualcuno a cui venderlo (a poco, ovviamente)…
sorry, mail sbagliata nel mio precedente commento…