Io per stringere la mano a quest’uomo, a Garry Kasparov, sono partito da casa alla volta di una Roma torrida il 16 agosto di tre anni fa, con moglie e tre figli appresso. Certo, giochicchio a scacchi, e ammiro il numero uno. Ma c’era e c’è di più. Un di più non estraneo al suo modo di giocare, ma che il suo modo di giocare rivela: c’è la tecnica, c’è la creatività, c’è l’impressionante capacità di calcolo. Ma c’è soprattutto, c’è in più rispetto a tutti gli altri campioni di sempre, una tenacia impressionante, invincibile. E’ questa tenacia che gli consente di essere, ancora oggi, a 44 anni, il numero uno del gioco che egli stesso ha definito come a mental torture.
Ieri Kasparov è stato arrestato (liberato su cauzione in serata), insieme ad altri partecipanti ad una manifestazione anti-Putin. Putin è sbottato, davanti a una minaccia come quella di Kasparov non ha retto, e ha mostrato il suo volto di sempre, quello sovietico, quello da dittatore da KGB.
Per chi non lo sapesse Kasparov è molto attivo politicamente nel suo paese, e vorrebbe contrastare il potere illimitato di Putin. E’ la sua partita più pericolosa, visto che da quelle parti i pochi oppositori di tanto in tanto muoiono misteriosamente. Io spero che Gary non molli, e a leggere qualcosa di quel che dice e pensa c’è da contarci. Sono orgoglioso di essere stato un po’ con lui, di averci scambiato qualche parola, di avergli stretto la mano: in bocca al lupo, Garry.
[Nella foto Kasparov stringe la mano a mio figlio Dedo con accanto me e la piccola Matilde]
Post su cui appendo il cappello. E la cappelliera.
Grazie, non sapevo dell’impegno polito di Kasparov. Motivo in più per stimarlo!
Quoto in pieno, Antonio, con la speranza che Altra Russia, se riuscirà nel suo intento, non finisca come l’alternativa ucraina tinta di arancio…
Dovremmo sostenere tutti Garry Kasparov e la sua causa, perchè oggi rappresenta una delle poche reali alternative alla FALSA DEMOCRAZIA della moderna russia, che guarda caso affonda le proprie radici proprio nel vecchio KGB (Putin), e che trova i due più amichevoli sostenitori in Bush e Berlusconi…