Era un interrogativo che mi stavo ponendo da tempo: ma che sta facendo Amazon sul versante social? Non gliene frega davvero niente?
La crescente fruizione digitale del libro rende sempre più possibile, e dunque sempre più richiesta, la sua condivisione, la sua socializzazione: prova ne siano i molti tentativi di creare social network basati proprio sui libri. Ecco cosa stava facendo Amazon: stava trattando l’acquisizione, ora ufficiale, di Shelfari, the premier social network for people who love books.
Amazon, questo è sicuro, ha una strategia, e soprattutto ha una leadership capace di metterla in atto: nel 2005 compra Mobipocket e decide di investire nello sviluppo di Kindle, nel 2007 lancia Kindle, compra Abebooks (leader sul mercato dei libri rari e usati), che peraltro detiene il 40% di LibraryThing, altro book social network, e ora compra Shelfari.
Qual è il limite di tutto ciò, almeno per ora? Il limite è che riguarda il solo mercato USA, mentre in Europa, per dire, tutto sembra ancora possibile… compreso un ingresso in forze di Amazon e Kindle, naturalmente.
Avete, abbiamo, un’idea di cosa può rendere possibile una integrazione Shelfari-Amazon-Kindle? Del terremoto che provocherà, tanto per dirne una, sulle questioni del copyright, DRM ecc…?
Con questa acquisizione Amazon dimostra inoltre che l’uso dei DRM su Kindle non è una sua scelta, ma una (provvisoria) imposizione degli editori. Il social network by Amazon azzererà ben presto tutto ciò.
Certo che se kindle dovesse affraancarsi dal DRM (e dalla serie di procedure bizantine per inserire materiale proprio – soprattutto PDF) beh allora diventerebbe davvero qualcosa di potente.