Il blog di Antonio Tombolini

Cronache dall'alba

C

Mi sono alzato alle 4.45 questa mattina. Avevo già preparato il borsone col necessario per dormire una notte fuori: sarò a Milano oggi e domani. Mia moglie Patrizia si è alzata con me per prepararmi il caffè: lei sostiene che lo ha fatto perché aveva un sacco di cose da fare, ma io so che lo ha fatto solo per amore. Comunque: mi lavo, mi vesto, prendo il caffè, è tutto ok, parto per andare a prendere il treno delle 5.51 alla stazione di Loreto.
Scendo dalla macchina e mi accorgo di aver dimenticato il telefonino a casa (non cercatemi lì). Controllo l’orologio: non ho tempo per tornare a casa a recuperarlo. Pazienza, due giorni senza telefonino (essendo pc-munito con connessione quasi always-on) non è un dramma.
Salgo in treno, scendo alla stazione di Ancona alle 6.10 per prendere l’intercity delle 6.20: è in questo preciso momento che mi rendo conto di aver dimenticato il borsone con le mutande il pigiama e tutto il resto nel bagagliaio dell’auto in parcheggio alla stazione di Loreto.
Pazienza, mi comprerò una camicia e via. Però sia chiaro, anche a me stesso, come memento per il futuro: svegliarsi presto la mattina non fa per me.

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