Gen 1:1 Nel principio Dio creò i cieli e la terra.
2 La terra era informe e vuota, le tenebre coprivano la faccia dell’abisso e lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque.
3 Dio disse: «Sia luce!» E luce fu.
4 Dio vide che la luce era buona; e Dio separò la luce dalle tenebre.
5 Dio chiamò la luce «giorno» e le tenebre «notte». Fu sera, poi fu mattina: primo giorno.
Dio creò i cieli (plurale) e la terra (singolare).
Le tenebre sono create nel principio, in tutt’uno coi cieli e la terra: le tenebre sono prima della luce. La terra è già – per quanto vuota e informe – con le tenebre, ed è già, anche senza la luce.
Le tenebre sono nel modo del coprire: velano la faccia dell’abisso, il suo aspetto, la sua verità.
Le tenebre non sono la verità: verità è ciò che le tenebre velano, la verità è l’abisso.
La luce viene creata per togliere il manto delle tenebre dalla faccia dell’abisso: disvela la verità (per i Greci la verità era a-letheia, dis-velamento).
La luce però non annulla le tenebre, e anzi ne viene separata, così che a ciascuno, alla luce e alle tenebre, viene assegnato un dominio proprio: la notte e il giorno, grazie al tempo. Il tempo serve a separare, a distinguere la luce dalle tenebre, il giorno e la notte. Il tempo introduce la differenza.
Anche della notte, anche delle tenebre il creato ha bisogno: sarebbe impossibile sostare per tutto il tempo al cospetto della faccia dell’abisso, sarebbe impossibile abitare in permanenza al cospetto della verità.
La luce, quindi, è cosa buona. Ma non è affatto detto che le tenebre siano cosa cattiva.
Antonio ormai sei ufficialmente un protestante. Commenti le scritture senza la mediazione del clero, ne condanni la “corruzione”. A quando l’affissione delle tue tesi sul portone della Santa Casa? ;P
Per approfondire la lettura:
http://www.rudolfsteiner.it/editrice/dett.php?id=36