
Belli i Musei San Domenico di Forlì, che la ospitano. Bella l’idea, che prende le mosse a mo’ di pretesto (forse un po’ troppo enfatizzato dai curatori) da una tela, la Fiasca con Fiori, conservata a Forlì (interessante ma francamente non entusiasmante), per costruire un percorso assai interessante sui fiori nella pittura.
Visitando la mostra, per quanto mi riguarda, ho fatto due scoperte. Ho scoperto Sir Lawrence Alma-Tadema, un pittore inglese di origine olandese che non conoscevo proprio, le cui due tele esposte mi hanno letteralmente impressionato (una delle due la vedete raffigurata in testa a questo post).
E ho scoperto di aver capito finalmente la pittura di Hayez, e ho deciso che decisamente mi piace.

Io, oggi, ne resto folgorato: mai visto raffigurare con tale intensità, partecipazione, tenerezza e compassione il concetto di imbarazzo. E ho – forse – capito che Hayez è bravo proprio in questo, nel cogliere senza imbellettarli quegli attimi in cui dall’anima si fa strada fino al corpo un qualche sentimento che la persona perbene, di solito, nasconde.
[BONUS LINK: per chiudere in bellezza, abbiamo pranzato a Casa Artusi, a Forlimpopoli, dove vi serviranno le pietanze filologicamente tratte dal mitico La Scienza in Cucina e l’Arte di Mangiare Bene.]
Notevoli tutti e due. Mai come quest’anno mi vien voglia di fare un omaggio alla Primavera, anche se il quadro parla di Offerta all’Estate!