In uno dei suoi post dedicati alla cronaca del BarCamp romano Gaspar mette lì una frasetta davvero illuminante:
C’è un problema di fondo can la comunicazione d’impresa: il fatto che sia solitamente di tipo persuasivo e non conversativo (tradotto in italiano: ti vuole cacciare l’articolo).
Tradotto ulteriormente, dico io, è sempre e solo pubblicità. La questione (interessante assai!) diventa quindi: può un’azienda finalmente passare dalla comunicazione persuasiva a quella conversativa? Ne esistono già esempi? Come si può fare? Chi si offre per sperimentarlo?
Ecco, a un seminario che mettesse a tema una cosa così, io ci andrei, e di corsa!
Concordo e, nel mio piccolo, cerco di applicare questa regola.
La comunicazione d’impresa dovrebbere prendere esempio da quello che è sinonimo di ‘comunicazione piacevole’ tra le persone e, il business, diventerebbe solo una conseguenza… un ‘effetto collaterale’ di una piacevole conversazione.
Condividere prima di vendere.
Il problema è che, cmq la vogliamo mettere, un’azienda qualcosa la deve vendere sempre.
Di conseguenza, poco o tanto, tutta la sua comunicazione è orientata a questo fine…
altrimenti sono (percepite solo come) chiacchiere da salotto.
Un’alternativa ci sarebbe: passare dalla comunicazione all’informazione d’impresa.
Io ti dico quello che faccio.
Poi tu decidi se comprarmi o meno.
Ma non cerco di convincerti/indurti a farlo.
Può funzionare?
L.
Io la metterei così : internet si presta meglio ad indurre bisogni nelle persone, o a intessere relazioni? Perchè, se la televisione ad esempio è un mezzo passivo, e gerachico, la rete è flessibile e degerarchizzata. Di conseguenza potremmo dedurne che bisogna adattare ad essa il nostro modo di fare commercio…
E poi..perchè dovremmo cambiare il modo di mandare lettere (le email), di telefonare (skype)ecc…e non quello di commerciare?
anche io ho molti dubbi su rete e big brand…
mi piacerebbe un tuo parere.
http://www.minimarketing.it/2007/01/riflessioni-del-tardo-pomeriggio-brand.html
Non sono esperto, quindi chiedo: esiste una letteratura sui rischi di “sabotaggio” della credibilità di un’azienda che abbia scelto l’approccio conversazionale? Perché effettivamente si rischia di esporre la giugulare a ogni pensabile forma di danneggiamento doloso della reputazione da parte di competitori, anche nel caso che il comportamento dell’azienda sia sempre stato inappuntabile (e raramente lo è).