Ed eccolo il campione del mercato e della libera impresa, Luca Cordero di Montezemolo, in un’altra delle sue multiformi performance. Prima bacchetta il suo sodàle Della Valle, perché contro Berlusconi sta esagerando. Ora lo troviamo a sibilare piagnucoloso, implorando per la sua FIAT (tanto per cambiare) l’obolo di noialtri:
Un’eventuale intesa deve tenere
conto di un mercato come quello dell’auto difficilissimo,
competitivo e di un’azienda che sta facendo di tutto per
tornare quella che era. La Fiat è la più
grande impresa del paese e deve sentire vicino a sé
l’attenzione e il sostegno.
Una prece.
>un’azienda che sta facendo di tutto per tornare quella che era
Cioè?!?!!?
La Fiat che azienda era??
Un’azienda scadente e ancor peggio gestita?
Come si diceva? Ah, sì: NOT IN MY NAME!
luca,l’italia e tutta con te!fai tornare la fiat grande colosso industriale.la ripresa italiana è nelle tue mani!forza il “made in italy!!!”
visto che non trovo l’indirizzo mail del presidente Luca cordero di Montezzemolo,vorrei farle un suggerimento riguardo il campione clay regazzoni:perchè nel punto dove a avuto l’incidente con costruire un cavalcavia con la scritta: QUI FINIU LA VITA DI UN PILOTA mi sembra doveroso potreste farlo avere al presidente Lica cordero di Montezzemolo?? grazie e buon natale
visto che non trovo l’indirizzo mail del presidente Luca cordero di Montezzemolo,vorrei farle un suggerimento riguardo il campione Clay Regazzoni:perchè nel punto dove a avuto l’incidente Non costruire un cavalcavia con la scritta: QUI FINì LA VITA DI UN PILOTA mi sembra doveroso potreste farlo avere al presidente Luca cordero di Montezzemolo?? grazie e buon natale
Salve,
Il mio non è un commento ma vorrei che questo mio messaggio arrivasse al Sig. Luca Cordero di monte Zemolo.
IL mio papà lavora allo stabilimento di termini imerese (sicilia-Palermo) ha l’età di quasi 30 anni che lavora in fiat e vorrebbe andare in pensione.
Sig. Luca potrebbe metterci una piccola buona parola per farlo andare in pensione e magari con un piccolo regalino.
Mio padre è stato sempre molto presento, non è un assenteista e i piccoli periodi di malattia li ha sempre presi solo il caso di interventi ospedalieri.
Cordiali saluti
La figlia di un dipendente fiat (Daniela)
Eg. Dott. Luca Coerdero di Montezemolo,
La mia lettera è rivolta alla mancanza di tutela per giovani o piccoli imprenditori che quotidianamente respiro in una piccola provincia come Asti. Viviamo oggigiorno in una giungla di associazioni dove fa da padrone solo chi urla piu’ forte. Le segnalo brevemente la mia agonia celebrale.
Oggigiorno, per fare un capannone industriale la spesa principale è rivolta ad architetti o ingegneri che pur non facendo NULLA si avvalgono di tariffe obsolete ( calcolate in lire), relative a periodi storici in cui la tecnologia informatica ed il prefabbricato erano ancora sperimentali e l’ingegnere civile svolgeva una vera e propria mansione. Inoltre, sempre protetti dall’ordine, questi possono applicare spese forfettarie di ca. il 30% del valore della loro parcella. Non ha senso, a mio parere, spendere 100.000 € per un ingengere che non fa altro che copiare le mappe del fabbricatore e riportarle su tavole intestate.
Ora, le mie indicazioni sono molto generiche, ma dispongo di una completa e vasta documentazione. Devo iniziare a fare un capannone industriale, il sogno della mia vita, considerando che sono partito da zero , e sono in balia di ingegneri che mi ricattano e mi sfruttano avvalendosi di un ordine forte ed antiquato come quello degli ingegneri. Come iprenditore, sono iscritto all’Unione Industriale, orano che pago regolarmente, ma che oltre ad organizzare delle gran cene e festicciole non svolge alcun tipo di tutela verso gli imprenditori. Le assicuro, che non so piu’ dove battere la testa. Io, in fin dei conti…voglio solo fare l’imprenditore, e non le nascondo, che tenendo l’azienda secondo tutti i principi e normative oggigiorno previste, la nostra azienda copre solo esclusivamente i costi. Mi pare giusto, Dott. Montezemolo, che debba esistere in Italia una VERA TUTELA per l’imprenditorialità, ma non la tutela che tutti adottano in Italia, quella fatta di conoscenze e massonerie, la tutela PER IL DIRITTO DI LAVORARE ONESTAMENTE,E CRESCERE ED ESISTERE SENZA DOVER LEGARSI CON ALCUN MALAFFARE LOCALE.
In attesa di leggerla in merito
Distinti saluti
F. Bianchi