Il blog di Antonio Tombolini

Il cardinal Martini, clericale e retrogrado

I

Carlo Maria MartiniE così il Cardinale Carlo Maria Martini, teologo e – si dice – biblista sopraffino, in un colpo solo diventa l’Eroe condiviso delle punte più avanzate del progressismo perbene e à la page e dell’intelligentsia anticlericale alla Capezzone & Co.. Tutto grazie alle sue sconvolgenti e modernissime dichiarazioni rilasciate in un’intervista a l’Espresso. Sedetevi, prendete un cordiale, e sentite qua:

"Bisogna fare di tutto per contrastare l’Aids. Certamente l’uso del profilattico può costituire in certe situazioni un male minore. C’è poi la situazione particolare di sposi uno dei quali è affetto da Aids. Costui è obbligato a proteggere l’altro partner e questi pure deve potersi proteggere. Ma la questione è piuttosto se convenga che siano le autorità religiose a propagandare un tale mezzo di difesa, quasi ritenendo che gli altri mezzi moralmente sostenibili, compresa l’astinenza, vengano messi in secondo piano, mentre si rischia di promuovere un atteggiamento irresponsabile. Altro è dunque il principio del male minore, applicabile in tutti i casi previsti dalla dottrina etica, altro è il soggetto cui tocca esprimere tali cose pubblicamente. Credo che la prudenza e la considerazione delle diverse situazioni locali permetterà a ciascuno di contribuire efficacemente alla lotta contro l’Aids senza con questo favorire i comportamenti non responsabili"

Il fine biblista dunque ci dice che sì, se proprio sei un morto di fame e c’hai pure l’aids e sei arrapato al punto di non riuscire a praticare la santa astinenza allora sì, magari il preservativo lo puoi usare. Wow! WOW! Applausi e schiamazzi di gioia dalla platea degli astanti moderni, laici, laicissimi, progressisti e de-sinistra.

Come se il pervertimento di teologia e scritture operato dal cardinal Martini per fargli dire che sì, in quei casi il preservativo si può usare, sia atteggiamento meno grave, meno ingerente e meno clericale del pervertimento di teologia e scritture operato da papa Ratzinger per fargli dire che no, non si può mai.

Intra moenia, guardando la cosa da dentro la chiesa: come se un cardinal Martini che dice quelle cose sia meno fuori dal tempo e dalla storia, meno lontano dalla vita delle donne e degli uomini di un papa Ratzinger.
Chissà se l’uno e l’altro avranno mai fatto un viaggio in autostrada. Chissà se all’uno e all’altro sarà mai capitato di doversi fermare per fare pipì. Chissà se l’uno e l’altro avranno mai visto lì, da una parte, un grosso scatolone metallico. Chissà se qualcuno gli avrà spiegato che quel coso, che è lì da tempo, è un distributore automatico di preservativi. Chissà se qualcuno, nella chiesa, di quelli che potrebbero raggiungere il loro orecchio, avrà il coraggio di dire, a tutti e due: Ma di che cazzo state parlando?

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  • Ieri comprando L’espresso mi ha colto una certa irritazione nel vedere la copertina. Ho diligentemente saltato tutto l’articolo relativo, per poi farmi prendere dal senso di colpa (non bisognerebbe giudicare aprioristicamente). Oggi vedo con piacere che il senso di colpa era infondato.

  • L’unica cosa che mi sento di affermare è che la chiesa conosce bene quel che gira per le strade del mondo.
    Conosce meglio di altri le realtà e, proprio per questo, disgusta più che mai. Rimanendo, infatti, all’interno di Incensati Palazzi D’Oro, finge di discutere (ancora nel terzo millenio )del “sesso degli angeli” e dimostra ogni giorno che della SOFFERENZA non gliene importa nulla.
    Seguendo una prassi secolare.

  • Ma sapete leggere? Ha detto semplicemente che il preservativo si puo’ usare ed e’ il male minore in certi casi. La chiesa pero’ deve principalmente predicare l’astinenza e sta ad altri organi pubblicizzare altri metodi per combattere l’Aids. Poi le scritture ognuno le interpreta come vuole, tanto non si puo’ essere cattolici senza avere a che fare con il clero, mi spiace.

  • Non credo sia il caso di ridicolizzare le parole del Cardinal Martini, non credo abbia detto nulla di così eclatante. Mi sembra, peraltro, scontato che la Chiesa non potrebbe pubblicizzare il preservativo. Pertanto, ritengo che tale, eventuale, compito a fine preventivo spetti non di certo ai presbiteri ma semmai ad altri soggetti.

  • Scusa Massimo, ma di che cazzo di Chiesa stai parlando? Dell’assemblea dei credenti? Credenti in che? Nel fatto che il preservativo è il MALE?

  • Sarebbe da chiederci tante cose sull’AIDS e la sua presunta causa: l’HIV.
    Molti affermano che non sia questo virus a causare la malattia. Questi “molti” comprendono anche il nobel Mullis, microbiologo.
    Il preservativo è un contraccettivo che protegge da molte malattie, in rapporti occasionali. Dall’epatite, alla polmonite. Riduttivo e stupido limitarlo ad una sola pratica.
    Il dibattito dovrebbe proseguire ed allargarsi a più fonti ed idee. Sia da parte della comunità scientifica che laica che cattolica.
    A volte è sufficiente migliorare le condizioni socio-igieniche di una popolazione per ridurre drasticamente questo tipo di malattie “virali”.
    Il preservativo è solo uno strumento di prevenzione, nè una panacea, nè tanto meno un oggetto da ripudiare.
    Soprattutto non è un argomento valido alla discussione.
    Come parlare di febbre e chiedersi se sia meglio l’antibiotico orale o inframuscolo. La causa della malattia rimane lì e nessuno la tratta!

  • ..perchè nn provi a leggere l’articolo di Alberto Melloni sul corriere di sabato 22 aprile..pagina 28…con simpatia silva

  • Già, Silvana, perché non provo a leggere Melloni? Vuoi proprio che te lo dica? Ecco qua: perché fa parte di quella schiera di cattolici-progressisti-perbene (alla Bobba, per capirci, o alla Bindi, se preferisci, o… beh, decidi tu, se vuoi) di cui so già cosa diranno o scriveranno prima ancora che lo pensino. E ne ho francamente piene le tasche.

  • In risposta al fine commento di Calogero,
    gli dico semplicemente che dovrebbe leggere con più attenzione i vari commenti e cercare di capirne il significato prima di “sparare” e condannare!
    Calogero,
    in merito alle tue dolci parole, vorrei farti presente che non spetta a me dire ciò che è bene o ciò che non lo è!
    Io ho soltanto detto che la Chiesa non può pubblicizzare il preservativo, in quanto ostacolerebbe la naturalità del rapporto di coppia, fondato sull’amore e non sul sesso fine a se stesso.
    Comprendo peraltro che tale concetto è di difficile accettazione per chi vuol vivere al di fuori della Chiesa e secondo i propri parametri, ma rientra pienamente nell’ottica cattolica!
    Condividendo ciò che invece ha scritto Luigi, asserisco anch’io che non si può essere cattolici senza avere a che fare con il clero e, come spesso accade, volendo interpretare le Sacre Scritture a proprio piacimento!
    C’è poi chi è, in genere, molto prevenuto nei confronti dei cattolici e fa l’analisi all’intenzione prima ancora che essi aprano bocca!
    Comprendo che non è semplice trovarsi in sintonia con mentalità e formazioni diametralmente opposte, ma non mi sembra il caso di esprimere giudizi affrettati di condanna basati sul nulla soltanto perchè si crede, spesso con arroganza, che il proprio pensiero sia sempre corretto e quello altrui necessariamente sbagliato.
    Bisognerebbe imparare a comprendere che spesso le cose stanno diversamente da quelle che sembrano apparentemente e un pò di umiltà “ogni tanto” farebbe anche bene!
    Occorrerebbe, secondo me, dire che vi sono modi di pensare divergenti, ma non è corretto giudicare gran parte dei cattolici come se fossero tutti bigotti o perfino ridicoli.
    C’è chi afferma che i cattolici a volte giudicano, ma credo che molti non cattolici siano dei veri e propri esperti nell’emettere sentenze!!!

  • ..nn me l’aspettavo da te..leggere Melloni nn costa nulla,mi sarebbe piaciuto invece leggere un tuo commento,mi sembrano parole su cui si può anche riflettere, la Chiesa nn è solo Ratzinger e che ci siano voci autorevoli che dicano altre cose sulla vita nn mi sembra che sia così orribile..o avresti preferito un continuo silenzio..? sempre con simpatia silva.

  • Non capisco cosa ci troviate di strano nelle parole del cardinale, e’ appunto un cardinale.
    E’ come stupirsi della violenza delle parole di un naziskin.
    Se vai da un naziskin a dirgli “di che cazzo stai parlando??” ti becchi una randellata sui denti. Uguale se vai dal papa a dirgli la stessa cosa, ti becchi una scomunica.
    Una cosa sono i protestanti che affidano ad ogni credente la responsabilita’ della lettura e dell’interpretazione della bibbia, un’altra e’ la chiesa cattolica che prevede un’unica vera interpretazione con tanto di dogmi ed ammennicoli vari. Cio’ che la chiesa (intesa come organizzazione e clero) stabilisce ufficialmente deve essere creduta per fede dalla chiesa (intesa come assemblea dei credenti).
    Poi ci sono i soliti commenti di circostanza dei politichetti alle parole di Martini (che probabilmente farei anchi’io nella loro posizione) ma e’ come dire: che bravi quel gruppo di naziskin non hanno nemmeno dato fuoco al barbone li’ in strada, lo hanno solo bastonato un po’, e’ un gran passo avanti.
    Inutile chiudere gli occhi, la chiesa cattolica e’ retrograda, lo e’ sempre stata e sempre lo sara’, e’ indietro cent’anni dal sentire culturale della gente, ed il brutto e’ che non e’ nemmeno la sua responsabilita’ piu’ grave. Ha condannato Galileo un tempo come condanna la ricerca sulle staminali oggi.
    La chiesa non e’ Madre Teresa, la chiesa e’ Ruini.
    Per Massimo, giusto una puntualizzazione, il clero e’ convinto che il suo pensiero sia “vero” per definizione, o meglio per fede.

  • Condivido le parole del Cardinal Martini. Altro che retrogrado!
    Si è anzi spinto ben oltre.
    Considerate che è pur sempre un prete che ha peraltro ammesso, in certi casi, l’uso del preservativo (condannato tra l’altro dalla Chiesa) come male minore.
    Non poteva certo dire: prego fate pure, usatelo come, quando e dove volete?
    Che pretendevate che facesse uno spot pubblicitario a favore del profilattico?
    Non vi sembra che si stia davvero esagerando?

  • Per Silva: forse non ero stato chiaro, ma se non ho più voglia di leggere Melloni (& Co.) è perché ho già letto un sacco di Melloni (& Co.) e ora non ne ho più voglia 🙂
    Per molti altri: è curioso come chi “difende” (da che?) il cardinal Martini dica “beh, in fondo ha detto che in qualche caso si può usare, insomma, cosa pretendete, è pur sempre un prete, non poteva mica fare uno spot per il preservativo, questo dovete farlo voi (non preti)!”. Curioso davvero. L’alternativa al “prete” che dice “non usare mai il preservativo” è nella mentalità dei credenti (a quanto pare) il “prete” che dice “in qualche raro caso puoi usarlo”, col sottinteso che sta poi a te, non prete, allargare l’area di quei rari casi. E che l’alternativa a quest’ultimo prete sarebbe solo un’aberrante idea di “prete” che si mette a fare “uno spot pubblicitario a favore del profilattico”.
    E un prete che facesse il prete? Che dedicasse il suo essere prete (parole e opere) allo “spezzare il pane della parola” e all’evangelizzazione? E che quindi dei preservativi e delle scopate e di quant’altro non ne parlasse proprio (almeno dal pulpito, per il resto affari privati suoi, come i miei), lasciando posto, che ne so, a una cosa obsoleta come il Vangelo, dove di preservativi ed embrioni non mi pare si faccia cenno?
    Troppo esotica come prospettiva, nevvero?

  • Sinceramente Antonio non capisco cosa pretendi (e non e’ una critica ma un reale desiderio di capire come la vedi per capire meglio cio’ che scrivi), la chiesa e’ gia’ stata riformata un bel po’ di tempo fa, esiste tutto il cristianesimo protestante che si muove come vuoi tu, basta che tu cambi religione, mi sembra un po’ piu’ semplice del cercare di cambiare la religione a tua somiglianza.
    Il prete che vuoi tu non esiste o e’ una mosca bianca.
    Per fare un paragone un po’ tirato e’ come cercare un comunista liberale, non c’e’ o comunque non e’ la linea ufficiale del partito, da quel che tu scrivi sembra che (per quanto riguarda la religione) tu sia fervente liberale ma iscritto comunque al partito comunista.
    L’opera di evangelizzazione che tu vuoi sarebbe comunque sminuita dal maniacale attaccamento della chiesa al Vecchio testamento con tutto quello che ne segue, ad esempio la grossa ingerenza nella sfera sessuale da li derivante (la circoncisione ad esempio NON e’ un taglietto al dito)

  • Caro Tombolini, ma allora era un post trabocchetto?! Secondo me non si puo’ pretendere di essere cattolici ed anti-clericali allo stesso tempo perche’, volenti o nolenti, la religione cattolica e’ una cosa che proviene dall’alto (non divino, ma terreno).
    Quindi se i cardinali hanno potere pedagogico, tanto meglio Martini piuttosto che Ruini. Questa smania di criticare sempre e comunque perche’ mai nessuno e’ nel giusto, mi da’ veramente ai nervi.

  • massimo dice:
    “Occorrerebbe, secondo me, dire che vi sono modi di pensare divergenti, ma non è corretto giudicare gran parte dei cattolici come se fossero tutti bigotti o perfino ridicoli.”
    se ci siano modo di pensare divergenti non saprei, trovo invece incontrovertibile un fatto: la maggioranza dei cattolici usa il preservativo (leggere prego l’ultimo rapporto eurispes). perché poi abbiano bisogno (e siano persino contenti) di qualcuno che gli dica se usarlo o no, no saprei ancora.
    mistero della fede o della perversione?

  • Dai commenti del Sig. Tombolini mi sono fatto delle idee per nulla positive. Giudica e giudica, critica e critica, attacca e attacca!
    Tutti devono ragionare come lui, con le sue concezioni per nulla condivisibili, soprattutto quando definisce il Vangelo, che è la parola di Dio, una cosa obsoleta.
    E’ INAUDITO!
    Il Vangelo è sempre attuale e sempre lo sarà, anche fra 10 mila anni.
    Occorrerebbe comprendere che il sig. Tombolini e parecchi altri hanno dimostrato, con simili affermazioni, di essere fortemente anticlericali. E’ inutile continuare a discutere con loro su certi argomenti. Siamo su fronti diametralmente opposti.
    Leggete che cavolo di commento ha scritto!!!
    Mi dispiace ma ha proprio esagerato!
    Ma che cavolo vuole dimostrare? Sarebbe proprio il caso di dire: “si faccia benedire”!!!
    Si tenga pure le sue idee, mi dispiace per lui, ma non continui a criticare, contestando e contestando!

  • Concordo sul fatto che si debba smettere di pendere dagli anelli (al naso) di certa gente. Tuttavia, non fatevi fregare dalle “aperture”, tra un po’ devono rinnovare il consiglio episcopale…
    Martini vs Ruini, vecchie clero-diatribe di potere.
    Gli ultrakattolici, già prendono posto e parte.

  • Fiorenzo,
    se leggi bene il mio precedente commento stavo replicando alle affermazioni di Tombolini. E’ scontato che nelle Sacre Scritture non si parla di anticoncezionali. Mi sembra anche ovvio, no!!!

  • Perché sarebbe scontato? Circa 4000 anni fa le antiche egiziane utilizzavano già dei sistemi di contraccezione, tra questi una specie di preservativo, anche i romani utilizzavano dei preservativi costruiti con gli intestini essiccati delle pecore.
    Niente è mai troppo ovvio, no!!!

  • C’è solo un piccolo particolare che rende (ai miei occhi) grottesca qualsiasi opinione di qualsivoglia prete, cardinale o papa, e cioè che questi soggetti pretendono di essere i portatori della parola di Dio; voglio dire, loro non parlano a titolo personale come sto facendo io adesso ma vorrebbero farmi credere che quello che dicono è l’opinione che Dio ha sui preservativi o sulla fellatio, faccio per dire, o sui politici buoni e cattivi, o sul relativismo.
    Ci sono due ipotesi plausibili:
    (A) se Dio è Dio di tutto questo meschino vociare in sua vece non gli importa una sega.
    (B) se Dio non esiste tutto questo meschino vociare in sua vece è solo una patetica perdita di tempo.
    Tutte le infinite ipotesi che stanno tra queste due descrivono un Dio “piccolo”, come dire, troppo umano per essere credibile

  • Poi c’è che con tutti questi preservativi ai gusti fragolina e vaniglia e non son certo i preti che gli hanno messi in circolo uno poi alla fine si mangia il preservativo prima di inforcar la cimitarra. In Africa poi non ne parliamo. Mi scuso insomma per la digressione ma da cattolico bisogna dir le cose come stanno. Antonio, che dire? Preghiamo per lui.

  • Sicut dixit:
    il cuoco parla di cucina.
    il meccanico parla di meccanica.
    il fioraio parla di fiori.
    il teologo parla di teologia.
    – Una domanda: Di cosa parla l’ignorante ?
    – Risposta: Parla di cucina, di meccanica, di fiori e anche di teologia.
    Conclusione: Per serietà meglio sentire
    il cuoco parla di cucina.
    il meccanico parla di meccanica.
    il fioraio parla di fiori.
    il teologo parla di teologia.
    e lasciare l’ignorante blablatare su tutto. Psicologicamente lo tranquilizza e si sente per un attimo meno ignorante.
    Sicut dixit

  • Parole sante, sicut dixit, che Dio ti benedica e che tu possa esser messo al servizio di questo nostro malconcio ma amatissimo paese. Da cattolico a cattolico auguro tanta felicità a te e ai tuoi cari e colgo l’occasione per ringraziarti per le chiavi. Ho aspettato, ho aspettato, e ora è giunto il momento di dirti che è da anni che mi perdo in te, intra te, attorno alle croste alla buccia alla corteccia dell’albero che vorrei che tu fossi e che non potrai mai essere fino all’ultima goccia della tua gloriosa vita da sicut dixit, Addio amore mio, Tobia

  • per sicut dixit
    Sarebbe proprio un bel mondo quello dove le alte sfere religiose (di tutte le religioni) si occupassero solo di ciò che compete loro; non costrigerebbero me a parlare di dio, ma dal momento che hanno deciso di occuparsi in maniere massiccia e ingiustificata di quello che devo o non devo credere, fare o non devo fare, in poche parole dei cazzi miei, io mi sento del tutto in diritto a fargli la lezioncina.
    Cortesia vorrebbe che, per lo meno, si rivolgessero solo a chi volontariamente ha scelto quella religione e non anche a tutti gli altri.
    Gliene sarei molto grato

  • Volevo semplicemente fare ancora una piccola considerazione, ma stavolta su ciò che ha affermato ANTONELLA riguardo il Vangelo. Ovvero, senza nemmeno star a sottolineare che il Vangelo è una sintesi di scelte fra tanti Vangeli (detti Apocrifi)che si sono ritenuti meno politicamente corretti dei quattro prescelti, il Vangelo stesso, non è la “Parola di Dio”, bensì ciò che Antonella ed altre persone ritengano sia “La Parola di Dio”…E qui sta tutta la differenza ed anche la solita arroganza di avere una Verità rivelata, anzichè una Verità da cercare ogni giorno nei fatti, nelle espressioni e nelle mille sfumature che ci passano davanti.

  • Caro Antonio, volevo chiederti come mai non inverti l’ordine degli interventi, in modo che il primo della pagina corrisponda all’ultimo inserito. Non sarebbe, forse, più immediata la lettura dello stesso? buonaserata

  • Vorrei ricordare a Fausto (che cerca una Verità nei fatti o nelle espressioni o nelle mille sfumature che ci passano davanti) che ciò che egli afferma è soltanto ciò che lui reputa una Verità.
    Non comprendo dove vuole arrivare con la sua polemica!
    Antonella ha, infatti, detto che il Vangelo è parola di Dio. Appare, dunque, scontato che lei crede fermamente in questa verità e non mi sembra che pretenda di imporla ad altri. Di conseguenza, non vedo alcuna arroganza in tali parole che illustrano semmai il proprio pensiero.
    Fausto, quindi, cerchi una Verità dove meglio crede ma si sforzi di rispettare chi crede nel Vangelo, in quanto parola di Dio e di conseguenza Verità assoluta.

  • Caro Luca sai dove il tuo ragionamento fa acqua? Quando dici:
    “e non mi sembra che pretenda di imporla ad altri”.
    Ovviamente non mi riferisco ad Antonella, non la conosco e quindi non posso dire niente di lei, ma potrei dire molto su come la chiesa pretende di imporre la propria visione del mondo a tutti.
    Non faccio l’elenco perchè sarebbe noioso.

  • Eccoci qua caro LUCA, e’ proprio questo il punto.
    Come possiamo solo ragionare e trovare un compromesso con qualcuno che e’ convinto di possedere la VERITA’ ASSOLUTA.
    Come possiamo anche solo pensare di vivere in una societa’ non anti-clericale e che cerca di imporre delle scelte perche’ derivanti da questa verita’ assoluta, vedasi studi sulle staminali e altro.
    Trascuriamo il fatto che svariate religioni sono assolutamente convinte di avere la verita’ assoluta in mano, considerando che vanno affermando cose diverse e quindi non potendo essere tutte vere viene “quasi” da se che siamo tutte false.
    Trascurando il fatto che l’interpretazione di questa verita’ assoluta anche da parte dei cattolici e’ cambiata nel corso del tempo, (ricordiamoci “eppur si muove” e molti altri episodi simili).
    Trascuriamo il fatto che come puo’ essere verita’ assoluta se deve venire interpretata, la sola interpretazione la rende relativa alla interpretazione stessa.
    Trascuriamo il fatto che la stessa traduzione di un testo e’ per se stessa una interpretazionone e quindi relativizza quanto si legge almeno rispetto ala lingua adottata.
    Insomma trascuriamo il fatto che il concetto stesso di verita’ ASSOLUTA e’ una cagata colossale, la verita’ e’ sempre e comunque relativa.
    Il grosso problema, a mio avviso, sta nel fatto che questa cosiddetta verita’ assoluta non e’ nemmeno scoperta da ogni singolo individuo, ma viene tradita demandandola ai chierici deresponsabilizzandosi completamente e candendo in quello che per Antonio (almeno cosi’ mi sembra di aver capito) e’ il primo vero peccato originale la rinuncia al libero arbitrio.

  • Un attimo, per cortesia, non stravolgiamo le cose: è Antonella che dice:”…Tutti devono ragionare come lui, con le sue concezioni per nulla condivisibili, soprattutto quando definisce il Vangelo, che è la parola di Dio, una cosa obsoleta”. Ed è proprio questo “…che è la parola di Dio ” che pone come ‘conditio sine qua non’ che pone Antonella nella condizione di avere la Verità in mano e non il sottoscritto che non rispetta le sue convinzioni. Io rispetto il credo altrui, ma non possono venire a dirmi che questo è tale (ovvero “…che è la parola di Dio”) come elemento dal quale non ci si distacca per rianalizzarlo. Se il sottoscritto è disposto a mettere in discussione il proprio credo, non comprendo perchè non lo devono fare gli altri. E’ la premessa per la ricerca della Verità…
    Del resto, caro Luca, io la verità, la mia piccola verità, la cerco anche nelle emozioni e nella razionalità, negli occhi di un bambino e negli occhi lontani dell’Universo stellato… La cerco ovunque, poichè faccio parte ( a mio modesto avviso) del tutto. E credo che nel Tutto ci sia io e un po’del Tutto sia in me.

  • In relazione ai 3 precedenti commenti ritengo opportuno fare una precisazione.
    Il cattolico crede fermamente nelle verità rivelate da Nostro Signore, testimoniate nel Vangelo e interpretate dalla Chiesa.
    Pertanto, “suppongo” sia normale che tali verità per il cattolico siano assolute. Ognuno poi è libero di credere o meno.
    Vorrei inoltre precisare che la Chiesa non vuole imporre nulla a nessuno, cerca soltanto di farci accostare ad essa per trasmetterci la parola di Dio.
    Non può esserci un cattolico senza la Chiesa. Quest’ultima, peraltro, rappresenta il luogo ove si ricevono i Sacramenti istituiti direttamente da Ns Signore Gesù Cristo e di cui la nostra anima ha continuamente bisogno ai fini della salvezza.
    Pertanto, per coloro cha sono atei o hanno forti dubbi sulle verità rivelate o ancora fanno parte di altre religioni che si fondano su altri presupposti è ovvio che diventa tutto relativo. Non è così, invece, per il vero cattolico o che quantomeno si professa tale.
    Dio e la sua Chiesa sono inscindibili e colui che vuole fare, sempre da cattolico, la volontà di Dio deve adeguarsi ai suoi insegnamenti e, di conseguenza, a quelli che ci sono trasmessi sotto la guida e l’interpretazione della Chiesa stessa.
    Ripeto ancora:
    E’ ovvio che coloro che sono distanti dalla nostra religione o hanno altri princìpi diametralmente opposti o sono vicini all’ateismo hanno una visione diversa su molte cose, poichè costoro non credono o credono in modo differente e sono portati alla continua contestazione o addirittura a veri e propri attacchi, a volte anche poco democratici.
    Ritengo, dunque, che i precedenti vostri ragionamenti che mirano sempre e solo alla netta critica non hanno alcun fondamento per coloro che credono, ma anzi rimangono pura e inconcludente retorica, basata su dottrine per lo più anticlericali.
    ..E smettetela di dire che la Chiesa vuole a tutti i costi imporre. Infatti, cerca solo di evangelizzare.
    Viceversa, che Chiesa sarebbe? Fatele fare il suo dovere!
    O forse qualcuno si aspetta che un giorno il Papa si sveglia e dice: “Ognuno per sè e Dio per tutti”?!!!
    Che dire dunque: Più ascolto certi commenti e più resto perplesso.
    La storia è sempre la stessa! Non si fa altro che criticare e criticare, tutto e tutti, pur di cercare di sminuire la Chiesa, il clero e i cattolici!!!
    Bastaaa!!!

  • massimo dice: “Che dire dunque: Più ascolto certi commenti e più resto perplesso.
    La storia è sempre la stessa! Non si fa altro che criticare e criticare, tutto e tutti, pur di cercare di sminuire la Chiesa, il clero e i cattolici!!!
    Bastaaa!!!”
    Volendo il ragionamento può rivoltarsi (pecco di relativismo, lo so) e sostenere che la chiesa negli ultimi 10 anni ha un problema: l’erotomania. La teologia morale è ormai solo teologia sessuale. I problemi di alcuni (gravi vista la mancanza di vocazioni, la pedofilia e omosessualità tra i sacerdoti), le loro posizioni monomaniacali non possono diventare quelle di tutti. Bastaaa!

  • Cara Patrizia, il mio precedente discorso era improntato sulla Chiesa in quanto tale e dunque come istituzione.
    Occorre poi non cadere nel tranello di voler assolutamente considerare i preti come dei santi o, all’estremo opposto, come dei grandi peccatori.
    Vogliamo comprendere una volta per tutte che i preti sono uomini?
    Pertanto, sono anch’essi peccatori e dovranno rispondere a Dio come qualsiasi altro uomo.
    Ci sono poi sacerdoti santi e sacerdoti che imboccano altre strade sbagliate, sacerdoti dunque che cercano vivamente di fare la volontà di Dio e, di contro, sacerdoti che pur tentando di seguire la volontà del “Padre” a volte si allontanano da essa, facendosi trascinare dalle umane “miserie”, commettendo errori di non poco conto e gettando, di conseguenza, fango sulla Chiesa.
    Pertanto, sebbene essi rappresentino sempre i ministri di Dio non significa che siano tutti infallibili.
    Occorre ricordare che finanche quando un sacerdote si trovasse in peccato grave potrebbe assolvere in nome di Dio il credente che dovesse pentirsi, ma per ottenere il perdono dei peccati dovrebbe anch’esso pentirsi e confessarsi da un altro prete.
    RIPETO: Sono uomini con le stesse debolezze di tutti gli altri uomini e, purtroppo, a volte, ALCUNI DI ESSI “scadono” e sono di cattivo esempio per i credenti.
    Ma ritengo che l’errorre più grande di molti consiste proprio nell’imputare alla Chiesa in quanto tale, fondata da Gesù Cristo, la colpa di qualche suo ministro che degenera e si fa trascinare da “tendenze” che turbano gli animi dei fedeli.
    Per il resto la Chiesa si attiene scrupolosamente al rispetto della parola di Dio e mira all’evangelizzazione.

  • quando voglio sentire prediche insulse, ho una basilica importante a 100 m. da casa e vado lì, anche qui no, per favore.

  • CARA PATRIZIA, non mi sembra per nulla una predica insulsa la mia. Ho semplicemente cercato di rispondere alla tua precedente replica. Mi fa, peraltro, immenso piacere scoprire che a 100 metri da casa tua si trova una bella Basilica. Spero che almeno lì troverei sacerdoti all’altezza del loro compito. Tanti auguri!

  • Caro Massimo è difficile non comprendere Patrizia, per tante ragioni.
    Tu, del resto, mi parli di Chiesa fondata da Gesù Cristo: a me sembra che la Chiesa sia stata fondata definitivamente da Costantino in complicità col potere dei sacerdoti di Roma. E’ stata una scelta espressamente politica. Se il Cristo, figura storica a cui va tutta la mia ammirazione e simpatia, fosse intervenuto in quel periodo, sarebbe stato rimesso in croce.
    Quando parli di relativismo non fai attenzione a quel che successe (tanto per fare un esempio) con la visione Copernicana dell’Universo. Infatti, Galileo, dovette dire “Eppur si muove”, ma in decoroso silenzio, altrimenti avrebbe fatto la fine di Giordano Bruno e tanti altri. Chissà perchè, i dogmi di una chiesa con verità rivelata dovettero essere aggiornati come recentemente si è deciso di abolire la permanenza al “Limbo”, come se fosse un villaggio turistico (con nebbia…)… Ora c’è solo il Paradiso e l’Inferno, non c’è una scelta un po’ più moderata. Non è relativismo ( e molto pacchiano ) questo, forse??
    I dogmi, tanto per intenderci, si modificano, anche se a velocità pachidermica, anche loro e dunque sono Relativi. Certo che poi, qualche d’uno, può sempre pensare al clero come a dei semidei, che stanno fra gli uomini e Dio, lì, con una linea preferenziale dedicata (gliela offre forse la Telecom?)… Decideranno, allora, che nel vecchio villaggio turistico, per bontà rivelata, si costruiranno dei mini alloggi per anziani; poichè un posto è tale e non può sparire da un momento all’altro… Si può solo camuffare…

  • Io sono cattolico, non sono progressita e, soprattutto, non sono perbene.
    Al dei tuoi discorsi politicamente corretti, ti sei mai chiesto se magari sei un po’ razzista?

  • In risposta a Fabio: tutte le teologie, le teorie scientifiche, le leggi, i dogmi, per quanto raffinati, sono costruzioni della ragione (e della sensibilità) umana e quindi limitati. Questo non vuol dire che siano da buttare e neppure da cambiare come cambia il vento. Ideologie come il comunismo sono durate meno di un secolo. Il cristianesimo dura da 2000 anni. Un motivo c’è ed è che, seppur con molti limiti, cerca di mettere al centro un uomo concreto, non una idea astratta che annienta tutte le altre idee.
    Navigando in internet mi sono reso conto dell’odio che certe persone nutrono nei nostri confronti. Io non condivido certe idee (come il relativismo comunemente inteso, un insulto alla logica, a Cantor, a Russel a Gödel prima ancora che al povero Gesù) ma per rispetto alle persone che a quelle idee si sono (masochisticamente) attaccate, cerco di capire le loro ragioni. Per carità, poi magari perdo anche la pazienza ma almeno ci provo.

  • vergognati..leggi qualche pubblicazione del cardinal martini..e poi dimmi se t senti tanto grande da offendere un uomo di tale grandezza spirituale e morale che tu ne verresti schiacciato…per te la vita è tanto facile…bene..sono contento x te

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Antonio Tombolini

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