I nomi che si danno alle cose sono importanti: a volte designano la cosa, a volte però, la definiscono, tanto che quella cosa diventa così perché si chiama così.
Metti il tipo che in treno passa a controllare i biglietti, il controllore: di per sé è – dovrebbe essere – una persona al servizio del viaggiatore, che della compagnia ferroviaria è il cliente, quello che paga. Invece no: gli dicono fin dall’inizio che lui è il controllore: ed eccolo allora con quell’aria di volta in volta poliziesca, arrogante, indulgente. Quell’aria, insomma, di chi è lì non al tuo servizio, ma per vedere se righi dritto, e semmai provvedere alla bisogna.
Prendi la hostess: di per sé né più né meno che una cameriera, ché tale sarebbe se ci si trovasse, anziché a diecimila piedi di altitudine, sulla crosta terrestre. E invece no: faccio la hostess, le insegnano a dire con termine esotico, dimentico della sua radice (ostessa, appunto: cameriera!). Ed eccola allora assumere quelle pose tra il sussiegoso e lo scostante, proprie di chi si degna di concedere, con grande parsimonia, le proprie attenzioni al volgo, probabilmente ritenuto indegno di assurgere a cotali altezze.
E´ggiá.. a noi ci frega la lingua: il ministro che é “minus” conta e guadagna di piu´del maestro che é “magis”, quando invece al Paese farebbero piu´comodo
tanti migliori maestri e meno ministri…
Ciao,
Carlo
Curiosando tra le note
Mia figlia è una air hostess , ” è ” nel senso che fa la air hostess . Non saprei dirle dove quella “è ” vada a cadere , non è certo una copula biologica . La si può sgretolare con un semplice schioccare delle dita . Le parole sono im-portanti perché rappresentano il collegamento tra il significante e il significato . Il termine hostess usato in modo disinvolto in it. , astratto, per tutti i lati che ignora , è una voce inglese di origine francese ( hostesse in fr. che corrisponde in it. a ostessa : donna che conduce una osteria o che è la moglie di un oste ecc..) . Come elementi fondanti le differenze con l’arte del servire , c’è un richiamo all’altezza e uno all’insegnamento ricevuto , con un profilo psicologico che meriterebbe un approccio non solo serio o giocherellone , ma seriamente giocoso e completo perché la vita è un gioco serio . Di accaniti attori che assumono in modo provocatorio le posture medie è pieno il mondo , ce ne sono negli ospedali , nelle scuole , dovunque si vada . Recitano nella migliore delle ipotesi il nostro passato .
Un caro saluto
GF
Gianangela, grazie per il commento lieve e serio insieme, e buon anno!
Anno nuovo
Riprendiamo la rincorsa e si ricomincia . Che i desideri più intimi,quei posibili desiderati che giacciono nel profondo, possano diventare gioie .
GF