Il blog di Antonio Tombolini

La mia Tesi di Laurea: preludio

L

Vedi cosa ti vado a pensare per affliggere i miei ventiquattro lettori: sentite questa.
Nel 1986 discuto la tesi di laurea cui avevo lavorato per i cinque anni precedenti. Andiamo con ordine:
Università degli Studi di Macerata
Facoltà di Giurisprudenza
Corso di Laurea in Giurisprudenza
Tesi di Laurea in Filosofia del Diritto
Titolo: Diritto e Tempo nella recente Filosofia del Diritto Italiana e in Martin Heidegger
Relatore: Chiarissimo Professor Pier Franco Ventura.

Naturalmente la tesi era su Heidegger, ma all’epoca in Italia di Heidegger poco si sapeva, e nulla in una facoltà di giurisprudenza, figurarsi. Accolsi così l’invito del relatore ad aggiungere una parte più commestibile per i docenti della commissione, relativa alla (aggiungerei oggi) cosiddetta Filosofia del Diritto Italiana. Anche se – usata come sparring partner per più brillantemente far risaltare le parti su Heidegger – faceva anche quella la sua porca figura. Ma giudicherete voi. Infatti…

Infatti la mia tesi me la scrissi tutta da solo, col mio Apple IIe dotato di apposita stampante ad aghi. All’epoca l’hard-disk non esisteva, e il computer era munito di una unità con due drive per floppy disk da 5 e un quarto: un floppy conteneva il programma, l’altro floppy i dati. Il monitor era, ovviamente, a fosfori verdi. Per risparmiare sui floppy mi avevano insegnato a bucarli, per poterli usare avanti e dietro, e raddoppiarne la capacità.

Ora della mia tesi esistono le seguenti versioni:

  1. Una versione a stampa presso l’Università di Macerata
  2. Una versione a stampa in mie mani
  3. Una versione digitale in 12 floppy da 5 e 1/4 avanti e dietro in formato Apple IIe che tutti si rifiutano di convertire in alcunché di commestibile per i moderni computer.

Ecco perché, a vent’anni di distanza, davanti allo spettro della possibile definitiva privazione di tanto sapere a danno dell’umanità, ho deciso di pubblicare qui, in codesto blog, un pezzettino alla volta, la mia Tesi di Laurea. I suoi vent’anni, a rileggerla, se li porta molto bene.

Si comincia al prossimo messaggio, col Sommario.

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