Una campagna televisiva costa, e costa molto. Pontiac (marchio automobilistico controllato da GM) ha deciso di investire su uno spot televisivo così concepito: schermata della homepage di Google col testo Pontiac digitato nella searchbox, e in voce il messaggio Google Pontiac and discover for yourself, vai su Google, e scoprici da te.
Pontiac ha deciso che il maggior valore che può ricevere a fronte di quel costo consiste nel far arrivare questo messaggio: ok, a quel che ti facciamo vedere qui di solito non credi più. Vai in rete, e scopri cosa gli altri dicono di noi. [Via Mauro Lupi]
Chapeau!
La pubblicita’ anziche’ morta e’ piu’ viva che mai, e questo (meta)spot sta li a dimostrarlo.
E’ lunga la storia delle pubblicita’ di automobili, ma si menzioni qui il solo fatto che digitando Pontiac su Google le prime due voci che compaiono rimandano a due spot “classici”.
Pubblicità morta? Ma quando mai? Forse lei dovrebbe aggiornare le sue informazioni prima di dare giudizi del genere. Anzi direi che questo spot non solo dimostra che la pubblicità è più viva che mai, ma che sa evolversi con intelligenza.
Saluti
N. F.
la pubblicità è morta, e Google infatti ne vende per mezzo miliardo di dollari al mese! 😉
Anche le imprese di pompe funebri continuano a fare fatturati niente male. Ciò non toglie che trasportino cadaveri.
Quindi, per proseguire con l’analogia, qualunque azienda che investe in pubblicità è ipso facto un cadavere? ma la tesi non era che fosse la pubblicità stessa ad essere un cadavere? adesso anche chi investe? e una volta dicesti la stessa cosa anche Google quando si era messa in testa di vendere pubblicità, remember? sono un po’ confuso 🙂
Vedendo il titolo e il logo Google, pensavo volessi sostenere che anche il crollo in borsa di Google per i deludenti utili fosse una dimostrazione della morte della pubblicità visto che anche per Google e’una primaria fonte di utili.
sì, Francesco. vendi Google e compra Tre o Wind su Piazza Affari! 😉
più pesto per tutti
No, non per tutti, solo per chi ha un blog da almeno sei mesi. Perchè la pubblicità è morta (e…
Credo di essere in tema, richiamando quel nostro (mio e di Antonio) scambio epistolare :
http://www.tigulliovino.it/blog/2006/01/facciamo_a_meno_dei_giornalist.html
Ciao, Filippo
Pubblicità è un cadavere? Non può essere che i cadaveri (pubblicitari di oggi) provano a fare (con macabri risultati)la pubblicità!