Un certo Marco Cè fa una scorreggia urlando roma ladrona, e tutto l’establishment perbene di destra e di sinistra scatena il caso nazionale. La stampa servile naturalmente gli va dietro dedicando a questo ennesimo caso sul nulla tutte le prime pagine.
Marco Pannella inizia il suo sciopero della sete sul Caso Ciampi,
decidendo di mettere in gioco il suo corpo e la sua salute (il dare corpo alle idee che gli è da sempre caro e che è pratica costante del suo concetto di politica, che trova negli scioperi della fame e della sete solo lo strumento estremo), e per farlo sapere deve comprare una pagina a pagamento (offertagli da Giuliano Ferrara), la pagina 34 del Corriere della Sera di oggi.
Marco Pannella inizia oggi, come già annunciato, il suo sciopero della sete sul Caso Ciampi, per aiutare il Presidente della Repubblica ad agire perché la legalità costituzionale, palesemente violata dalle pretese di veto sull’istituto della grazia da parte del ministro della giustizia Castelli Roberto, venga ristabilita. E venga ristabilita esercitando quella facoltà presidenziale, concedendo la grazia a Sofri o a chi altri, purché ciò avvenga senza la proposta e l’accordo preventivo del ministro, come la Costituzione consente.
Grazie Marco, e speriamo che debba durare davvero poco.
A quanto ne so, ieri sera a Batti e Ribatti doveva esserci Pannella, ed invece sono comparsi come per incanto Cè e Fini!!!
Anzi no, era La Russa!
Pare che Pannella ci sara’ stasera… forse…
E Ciampi risponde: http://www.repubblica.it/2003/g/sezioni/politica/sofri/ciampfasc/ciampfasc.html
Siete ossessionati dalla grazia a Sofri, eh?
Ma perchè dovrebbero graziarlo ?