Devo a mio figlio Stefano la scoperta di un filmato che non conoscevo, Fascist Legacy, un film documentario prodotto dalla BBC nel 1989, che stranamente le televisioni italiane, a quanto ne so, non hanno mai voluto mandare in onda. Per scaricarlo andate qui: [File AVI 437MB]. Per leggerne una scheda andate qui. Adesso vi dico qualcosa io.
Fa parte del substrato culturale dell’italiano medio l’acquisita coscienza del fascismo italiano come di una dittatura dal volto umano. Certo, c’era la dittatura. Certo, ci fu una politica di espansione imperialistica verso l’Africa e verso i Balcani. Certo ci furono deprecabili episodi di violenza. Ma insomma, niente di paragonabile alla ferocia e agli orrori del nazismo tedesco o giapponese, per dire.
Questa tranquilla coscienza è supportata dal fatto storico (piuttosto sorprendente, a ben pensare) che mentre molti nazisti tedeschi e giapponesi furono processati e condannati come war criminals, non ci fu invece un solo processo a carico di un solo gerarca o ufficiale italiano.
Nel 1984 lo storico americano Michael Palumbo, nel corso di sue ricerche d’archivio in Gran Bretagna, scopre un notevole numero di dossier relativi a spaventosi crimini di guerra perpetrati dagli italiani in Abissinia, in Libia, in Yusoslavia: da esecuzioni sommarie con tanto di foto con l’esecutore sorridente che impugna la testa del decapitato per i capelli, all’uso di gas letali a scopo di sterminio, a bombardamenti su campi della Croce Rossa, a stragi di massa a scopo intimidatorio, deportazioni, campi di concentramento, torture di ogni ordine e grado. Non manca niente.
Come non manca la documentazione di come i governi britannico e statunitense si adoperarono ad assecondare le volontà dei governi italiani del dopoguerra nel tentativo (riuscito) di mettere a tacere tutto ciò per questioni di opportunità (il pericolo comunista eccetera).
Ognuno si può fare l’opinione che vuole circa questa opportunità: a nessuno però dovrebbe essere consentito (come invece pare sia ancora) censurare pezzi interi di storia di cui è necessario acquisire la consapevolezza. Per questo ritengo mio dovere (dopo aver ringraziato mio figlio Stefano, che il filmato l’ha scoperto cercando in rete proprio perché insospettito dall’interpretazione buonista del fascismo all’italiana veicolata dai suoi testi di storia) invitare tutti voi, comunque la pensiate, a prenderne visione.
Emblematico della volontà di occultare certe verità è la storia dell’ “armadio della vergogna”, un armadio custodito nella Procura generale militare con le ante rivolte verso il muro e chiuse a chiave, scoperto nel 1994.
http://www3.varesenews.it/libri/articolo.php?id=22801
L’armadio conteneva il promemoria “Atrocities in Italy” (atrocità in Italia), che portava stampigliato in chiara evidenza il timbro secret. L’elenco proveniva dal comando dei servizi segreti britannici, venuti a sapere dei fatti durante la campagna d’Italia. «Gli inglesi – spiega Franzinelli – avevano raccolto le denunce presentate dai parenti delle vittime e le avevano integrate con accertamenti e istruttorie sommarie, sufficienti però ad identificare gli elementi principali di ogni singola vicenda. Quando consegnarono il materiale ai giudici italiani, questi pensarono bene di rendere pubbliche solo le denunce contro ignoti, si optò invece per “l’impropria giacenza” in quei casi dove le denunce consentivano di individuare i militari, e non solo tedeschi, colpevoli degli eccidi».L’occultamento e la copertura dei responsabili furono, secondo l’autore, un fenomeno dovuto alla continuità dell’amministrazione della giustizia tra fascismo e democrazia, condizionata da magistrati che si erano formati professionalmente e culturalmente sotto la dittatura.
[…]
«Le atrocità commesse e per anni nascoste all’opinione pubblica a distanza di tanti anni, con la scomparsa dei protagonisti, trovano oggi nell’azione dei giudici, non una punizione, ma una testimonianza per le generazioni future».
“Le stragi nascoste”
Mimmo Franzinelli
Sara’ che ho studiato da libri diversi, ma io mi sono fatto proprio l’idea opposta: a scuola ci veniva presentata la figura di Mussolini tale e quale a Hitler: pazzo, violento, col pallino di conquistare il mondo, sterminatore di ebrei, nonche’ crudele dittatore. Poi il mio scetticismo mi ha portato a documentarmi ulteriormente e ho scoperto che le cose non stavano proprio cosi’: perche’ nessuno mi ha mai detto che in realta’ Mussolini ha sempre odiato Hitler? Perche’ non mi hanno raccontato della grande fiducia che una personalita’ autorevole come Churchill poneva nella figura del duce? Personalmente, la scuola ha voluto impartirmi una suddivisione buoni/cattivi che non corrispondeva pienamente alla realta’ e il senso critico per giudicare il fascismo me lo sono dovuto costruire da solo. Sinceramente non riesco a trovare nella storia una dittatura meno violenta di quella fascista, ne’ all’epoca dei totalitarismi ne’ ora. Ovviamente le colpe del fascismo rimangono e sono gravi poiche’ il peccato originale rimane sempre quello di aver accettato il regime dittatoriale ed aver accentrato i poteri su un uomo che ha preferito imporre la sua autorita’ piuttosto che restituire la liberta’ al popolo.
Poi si puo’ giustamente obiettare che una hit parade delle dittature e’ abbastanza discutibile, pero’ equiparare nazismo e fascismo mi sembra decisamente azzardato.
Sia chiaro, ben vengano i documenti che attestano le crudelta’ dei vari regimi. Sempre, Ma sul fatto che l’opinione pubblica italiana ha una visione del fascismo piu’ positiva di quella che il fascismo si meriterebbe non sono d’accordo.
Il film in questione io l’ho visto un paio d’anni fa, meritoriamente proiettato a Reggio Emilia, al Cinema Rosebud (comunale). Pellicola di provenienza diretta BBC, con una improvvisata doppiatura fatta in casa da volontari. Perchè è bene sapere che la Rai l’ha acquistato, doppiato, mai trasmesso, e rifiuta di concedere i diritti di trasmissione dell’edizione italiana ai tanti che lo vorrebbero proiettare in giro. In tv ci andò solo una volta su la7, dicono qui: http://www.dsmilano.it/segrate/fascilega.htm
C’è una sconcertante continuità fra l’Italia fascista e quella repubblicana: burocrati, funzionari e notabili vari hanno attraversato indenni (salvo eccezioni) il cambio di regime. E questo spiega tante cose…
Sabato lo faccio vedere in classe.
Senza nulla togliere al senso del post…Ci furono eccome, e molti, processi contro gerarchi e fascisti in genere.
Certo nulla di paragonabile ai processi di Norimberga ed ,in genere, alla denazificazione sistematica operata in germania.
Questi processi (tralasciando quelli, sommari, dell’immediato dopoguerra) furono celebrati dalla Corti d’Assise speciali italiane (presidente di una delle quali fu un mio famigliare)e, dove necessario, dalle corti marziali alleate là dove i crimini di guerra erano stati commessi contro loro reparti.
Significativo l’episodio che coinvolse anche l’allora giovane PM Oscar Luigi Scalfaro , il quale chiese la pena capitale per un gerarca di cui tralascio il nome. Pena eseguita.
Le epurazioni , poi, furono notevoli.
Ma tutto ciò solo per amore di precisione, dacchè non toglie nulla al senso del tuo discorso.
Ciao Antonio.
Lorenzo
Senza nulla togliere al senso del post…Ci furono eccome, e molti, processi contro gerarchi e fascisti in genere.
Certo nulla di paragonabile ai processi di Norimberga ed ,in genere, alla denazificazione sistematica operata in germania.
Questi processi (tralasciando quelli, sommari, dell’immediato dopoguerra) furono celebrati dalla Corti d’Assise speciali italiane (presidente di una delle quali fu un mio famigliare)e, dove necessario, dalle corti marziali alleate là dove i crimini di guerra erano stati commessi contro loro reparti.
Significativo l’episodio che coinvolse anche l’allora giovane PM Oscar Luigi Scalfaro , il quale chiese la pena capitale per un gerarca di cui tralascio il nome. Pena eseguita.
Le epurazioni , poi, furono notevoli.
Ma tutto ciò solo per amore di precisione, dacchè non toglie nulla al senso del tuo discorso.
Ciao Antonio.
Lorenzo
Senza nulla togliere al senso del post…Ci furono eccome, e molti, processi contro gerarchi e fascisti in genere.
Certo nulla di paragonabile ai processi di Norimberga ed ,in genere, alla denazificazione sistematica operata in germania.
Questi processi (tralasciando quelli, sommari, dell’immediato dopoguerra) furono celebrati dalla Corti d’Assise speciali italiane (presidente di una delle quali fu un mio famigliare)e, dove necessario, dalle corti marziali alleate là dove i crimini di guerra erano stati commessi contro loro reparti.
Significativo l’episodio che coinvolse anche l’allora giovane PM Oscar Luigi Scalfaro , il quale chiese la pena capitale per un gerarca di cui tralascio il nome. Pena eseguita.
Le epurazioni , poi, furono notevoli.
Ma tutto ciò solo per amore di precisione, dacchè non toglie nulla al senso del tuo discorso.
Ciao Antonio.
Lorenzo
Senza nulla togliere al senso del post…Ci furono eccome, e molti, processi contro gerarchi e fascisti in genere.
Certo nulla di paragonabile ai processi di Norimberga ed ,in genere, alla denazificazione sistematica operata in germania.
Questi processi (tralasciando quelli, sommari, dell’immediato dopoguerra) furono celebrati dalla Corti d’Assise speciali italiane (presidente di una delle quali fu un mio famigliare)e, dove necessario, dalle corti marziali alleate là dove i crimini di guerra erano stati commessi contro loro reparti.
Significativo l’episodio che coinvolse anche l’allora giovane PM Oscar Luigi Scalfaro , il quale chiese la pena capitale per un gerarca di cui tralascio il nome. Pena eseguita.
Le epurazioni , poi, furono notevoli.
Ma tutto ciò solo per amore di precisione, dacchè non toglie nulla al senso del tuo discorso.
Ciao Antonio.
Lorenzo
Senza nulla togliere al senso del post…Ci furono eccome, e molti, processi contro gerarchi e fascisti in genere.
Certo nulla di paragonabile ai processi di Norimberga ed ,in genere, alla denazificazione sistematica operata in germania.
Questi processi (tralasciando quelli, sommari, dell’immediato dopoguerra) furono celebrati dalla Corti d’Assise speciali italiane (presidente di una delle quali fu un mio famigliare)e, dove necessario, dalle corti marziali alleate là dove i crimini di guerra erano stati commessi contro loro reparti.
Significativo l’episodio che coinvolse anche l’allora giovane PM Oscar Luigi Scalfaro , il quale chiese la pena capitale per un gerarca di cui tralascio il nome. Pena eseguita.
Le epurazioni , poi, furono notevoli.
Ma tutto ciò solo per amore di precisione, dacchè non toglie nulla al senso del tuo discorso.
Ciao Antonio.
Lorenzo
ah, in realtà un italiano condannato a morte per crimini di guerra c’è stato: il generale Bellomo, che, ironia della sorte, era l’unico generale antifascista dell’esercito. Il solito capro espiatorio.
Beh la storia della continuità fra apparati dello stato fascista e repubblica è cosa alquanto risaputa (vedi Gladio, il generale De Lorenzo etc….). La cosa che non è veramente passata è la pesantezza del regime fascista soprattutto nella sua versione di esercito d’occupazione, una mistificazione che poi ne ha creata un’altra: quella delle foibe. (per approfondimenti http://www.wumingfoundation.com/italiano/Giap/Giap6_VIa.htm#cernigoi
http://www.wumingfoundation.com/italiano/Giap/Giap5_VIa.htm#foibe
Io ho visto il documentario su un canale Sky qualche mese fa. Credo fosse History Channel (ma forse National Geographic). Mi pare di ricordare che sia stato trasmesso in due o tre puntate.
Gli stermini ed altri spaventosi crimini di guerra non sono una novità nella storia.
I nazisti perpetravano dolore e morte agli ebrei, la chiesa ai pagani ed alle streghe, gli italiani ai libici, i comunisti cinesi e russi alla propria gente.
Ma di cosa ci stupiamo?
Non siamo capaci di riconoscere le atrocità del nostro presente figuriamoci le passate.
Quello che voglio dire è che siamo vittime di una storia “inventata”, ma questa, nostro malgrado, la scrive e la scriverà sempre il più forte.
Comunismo, fascismo, nazismo: brutta storia.
ste ma x davvero l’hai fatto vedere in classe? e io dov’ero??? Comunque a me non sembra affatto che il nostro libro di testo offrisse un’interpretazione buonista del fascismo, ma magari è solo una mia impressione dato che ho approfondito l’argomento con una ricerca… L’unica cosa su cui ha insistito in maniera forse eccessiva è stata questa definizione di “totalitarismo imperfetto”, è stato volutamente fatto passare in secondo piano. Ma d’altronde ognuno di noi ha una coscienza critica no?!