Il blog di Antonio Tombolini

Viva l'eugenetica!

V

Uno degli effetti più devastanti
(tanto più devastanti quanto meno appariscenti) dell’imporsi
del male consiste nel sequestrare a sé parole,
termini, pezzi di linguaggio, trasformandoli in tabù
che i benpensanti scanseranno automaticamente e con sussiego, senza
pensarci, convinti così, schifando quelle parole, di farsi
immuni dal male che le ha sequestrate.

Vi sembra un ragionamento troppo
oscuro? Un esempio illuminerà d’un tratto, ne sono certo, quel
che intendo dire: eugenetica. E’ tutto qui…

L’ho scritto  per
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tto

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  • Non sono d’accordo con quello che dici.
    Gli embrioni scartati dove dovrebbero finire?
    A quanto so io, e avverto che so molto poco, il sondaggio dell’embrione dovrebbe portare a scartare quelli malati e conservare quelli sani, correggimi se dico castronerie.
    Per quanto mi riguarda gli embrioni sono una forma potenziale di vita in senso estensivo, nel senso cioe’ che il loro destino naturale e’ di evolversi e di generare una persona.
    Il fatto che sia uno stadio primitivo di persona, che possiamo facilmente constatare che un embrione non soffre e non pensa e non presenta le caratteristiche della vita compiuta, e’ ininfluente.
    Imho of course 🙂
    Quindi una selezione di questo tipo e’ a mio avviso amorale..benche’, tieni presente, non sia certo un granitico sostenitore delle scelte classiche della Chiesa in materia di filiazione e contraccezione.
    Se si potesse stabilire a priori partendo da uno spermatozoo e da un ovuolo se e in quali termini la generazione e il concepimento di un embrione portera’ a un individuo malato (e dunque in tal modo evitare che cio’ accada in qualche maniera, pur permettendo alla coppia in questione di avere figli, magari introducendo una variante o operando prenatalmente in qualche modo sul nascituro..boh:) sarebbe diverso.
    Mi rendo conto che con una “query” prenatale si potrebbero evitare tanti casi di individui malati, ma temo che si farebbe in una maniera sbagliata.
    Soprattutto, la nascita di un individuo malato non deve essere vista come una mancata evoluzione od un’involuzione.
    Benche’ molti tra coloro che soffrono di malattie ereditarie potrebbero accusarmi di buonismo stupido ed affermare che avrebbero preferito non nascere affatto piuttosto che vivere in quella condizione, non riesco a fare a meno di pensarla cosi’.
    Ciao!
    Jacopo
    Ps Questo sito e’ fatto davvero bene..in special modo la parte sul curriculum vitae dell’autore..DA NON PERDERE!

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