In fondo tutto il senso del Progetto VRM potrebbe essere riassunto così: dalla comunicazione (forzata) aziendA-clientI alla comunicazione (cercata) clientE-aziendE.
è una di quelle cose che ci arrivo sempre un po’ dopo a capirle, com’e’ successo per il blog. Insomma, ho dato un occhiata e ho cercato di “sfoltire” tutto il linguaggio di circostanza, che ammetterai comincia a diventare un po’ noioso e pomposo, quasi una barriera alla comprensione in effetti. Forse esagero, ma mi pare che ci sia una certa forma di compiacenza fine a se stessa. No, sicuramente esagero. Leggero’ con piu’ attenzione. 🙂
Provo a fare un esempio. La frase “It provides customers with tools for engaging with vendors in ways that work for both parties”, suona bene, ma che vuol dire in effetti? Esempi? Lo stesso vale per la frase: “VRM immodestly intends to improve markets and their mechanisms by equipping customers to be independent leaders and not just captive followers in their relationships with vendors and other parties on the supply side of the marketplace. ” Insomma, forse sono io che non ci arrivo. Facciamo come a scuola con gli alunni un po’ capoccioni, facciamo qualche esempio pratico.
Il VRM in 5 parole: “Il Mercato è un Mercato” Il VRM è l’ammissione che “il mercato è una conversazione” era un utopia (se non una furbata) e l’accettazione, fatta passare per affermazione sensazionale, che il mercato funziona proprio come un mercato. Insomma, dato che le Aziende non hanno imparato a conversare (chissà perchè…) agli individui non rimane che adottare nei loro confronti quegli stessi strumenti che il Mercato mette a dispozione di tutti, che le Aziende utilizzano sistematicamente, ma che negano ai propri clienti. Per esempio, i prezzi di vendita fra aziende sono sempre oggetto di negoziazioni varie, solo il cliente finale vede il prezzo come qualcosa di dato. I Clienti possono fare qualcosa per usare gli stessi strumenti delle Aziende? vedi il mio commento al precedente post di Tombolini sul VRM.
Avevo una mezza intenzione di iscrivermi al wiki ed al comitato costituente perche’ la cosa mi interessa moltissimo ma non so se ho le caratteristiche per dare realmente una mano. Detto questo in relazione al post su e di dotcoma il vrm non puo’ essere utilizzato come strumento anche per i prestiti personali?? Il “cliente” chiede tot soldi a tot condizioni e trovera’ qualche azienda disposta o meno a darglieli. O ho capito male?
è una di quelle cose che ci arrivo sempre un po’ dopo a capirle, com’e’ successo per il blog. Insomma, ho dato un occhiata e ho cercato di “sfoltire” tutto il linguaggio di circostanza, che ammetterai comincia a diventare un po’ noioso e pomposo, quasi una barriera alla comprensione in effetti. Forse esagero, ma mi pare che ci sia una certa forma di compiacenza fine a se stessa.
No, sicuramente esagero. Leggero’ con piu’ attenzione. 🙂
Provo a fare un esempio. La frase “It provides customers with tools for engaging with vendors in ways that work for both parties”, suona bene, ma che vuol dire in effetti? Esempi?
Lo stesso vale per la frase: “VRM immodestly intends to improve markets and their mechanisms by equipping customers to be independent leaders and not just captive followers in their relationships with vendors and other parties on the supply side of the marketplace. ”
Insomma, forse sono io che non ci arrivo. Facciamo come a scuola con gli alunni un po’ capoccioni, facciamo qualche esempio pratico.
Il VRM in 5 parole: “Il Mercato è un Mercato”
Il VRM è l’ammissione che “il mercato è una conversazione” era un utopia (se non una furbata) e l’accettazione, fatta passare per affermazione sensazionale, che il mercato funziona proprio come un mercato.
Insomma, dato che le Aziende non hanno imparato a conversare (chissà perchè…) agli individui non rimane che adottare nei loro confronti quegli stessi strumenti che il Mercato mette a dispozione di tutti, che le Aziende utilizzano sistematicamente, ma che negano ai propri clienti.
Per esempio, i prezzi di vendita fra aziende sono sempre oggetto di negoziazioni varie, solo il cliente finale vede il prezzo come qualcosa di dato. I Clienti possono fare qualcosa per usare gli stessi strumenti delle Aziende?
vedi il mio commento al precedente post di Tombolini sul VRM.
Giampaolo. c’è il sito del progetto VRM su cui si dibatte proprio di questo.
notte
Avevo una mezza intenzione di iscrivermi al wiki ed al comitato costituente perche’ la cosa mi interessa moltissimo ma non so se ho le caratteristiche per dare realmente una mano. Detto questo in relazione al post su e di dotcoma il vrm non puo’ essere utilizzato come strumento anche per i prestiti personali?? Il “cliente” chiede tot soldi a tot condizioni e trovera’ qualche azienda disposta o meno a darglieli. O ho capito male?
Perfetto Isacco, non avrei saputo dirlo meglio, grazie! 🙂