Il blog di Antonio Tombolini

Fiat-GM: tutti contenti!

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Forse sono io a non capire, in questo caso, per favore, qualcuno m’illumini. Berlusconi, sindacati, banche, Fassino, tutti a complimentarsi con Montezemolo per l’accordo Fiat-GM. Per quanto ne so, i fatti stanno come segue: tempo fa la GM decide di comprare un po’ di quote Fiat (il 10% credo), e nell’accordo viene inserito il famoso put. Alla scadenza del put, in pratica, GM dovrà, se Fiat lo vorrà, comprare obbligatoriemente tutta la Fiat Auto.

Nel frattempo (fine 2002), GM decide di dare valore zero, nel suo bilancio, alle azioni Fiat in suo possesso: non è un buon segnale per Fiat.

Arriva la scadenza del put: Fiat decide di vendere, di obbligare GM a comprare Fiat Auto. Vuol dire che secondo Fiat è meglio sbarazzarsi di Fiat Auto: non mi sembra un buon segnale per Fiat.

GM risponde picche, di comprare Fiat Auto non se ne parla neanche: non mi sembra un buon segnale per Fiat.

Fiat si impunta: e no, hai firmato il contratto, e mo’ devi comprare! GM che ti fa? Dice a Montezemolo: guarda, facciamo così, invece di comprare, ti regaliamo 2.000.000.000 (duemiliardi) di dollari, in cambio di niente, pur di liberarci da questo obbligo. E tutti a gioire. Eppure a me sembra un pessimo segnale per Fiat.

Se per caso ho ragione io, le azioni Fiat in borsa avranno (magari dopo un sussulto positivo telecomandato per uno o due giorni) un bel calo. Al contrario delle GM, che faranno un bel balzo in avanti.

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  • beh, che ci vuoi fare… a parte Toyota, Audi, BMW e poche altre, le case automobilistiche sono ormai dei rottami. Google vale più di due volte e mezza GM in Borsa. Fiat: hanno comunque portato a casa 2 miliardi di dollari per provare a salvare il salvabile (Alfa, Ferrari, Maserati e la Panda… Paradossalmente ma non troppo, se fossero andati un po’ meglio questi ultimi anni magari GM avrebbe sganciato solo la metà…

  • Massimo mio, quando uno e’ nella merda (e la Fiat e’ nella merda: tanto per dire, 8 miliardi di Euro di debiti verso le banche in scadenza entro l’anno, banche che si fionderanno subito sugli 1,55 miliardi di Euro appena incassati da GM per ridurre il debito, quindi figurati…), dicevo, quando uno e’ nella merda dovrebbe fare le seguenti cose:
    1. Cacciare chi l’ha messa nella merda, facendogli pagare i danni (ovvero: pretendere che gli Agnelli tirino fuori i soldi, tanti soldi, ed estrometterli completamente)
    2. Vendere i gioielli di famiglia, *e non “salvarli”*!
    Cio’ che c’e’ da salvare (se c’e’) sono semmai posti di lavoro, knowhow ecc… Quindi e’ proprio cio’ che vale di piu’ che in una situazione cosi’ andrebbe venduto e subito (Alfa, Ferrari… Maserati no perche’ va malissimo, ecc.)

  • Fiat voluntas sua
    Ora, che questa storia dei soldi sfilati alla GM perché NON ACQUISTI la quota in Fiat sia una vittoria o una truffa ammantata di legalità di Montezemolo, non saprei… Però uscire oggi su TUTTI I QUOTIDIANI con una paginata pubblic…

  • Forse alcuni vedono la vicenda in positivo perchè la Fiat grazie ai due miliardi di dollari avrà l’opportunità di giocarsi l’utima carta:
    il rilancio delle vendite di nuovi modelli sotto la direzione di Herbert Demel e la contestuale uscita della famiglia Agnelli dal controllo finanziario della Fiat.

  • Non mi sembra poi che questa operazione sia stata un ‘pacco’ (o ‘mattone incartato’) dato da Fiat a GM.
    Se si deve parlare di pacco piuttosto mi torna in mette la vendita dei sistemi ottici da Pirelli a Cisco per 2.15 milardi di dollari nell’anno 2000 (quando il NASDAQ andava a mille).
    Ammesso che sia una mossa efficace, siamo sicuri che questo sarebbe il momento propizio per vendere la Ferrari?

  • E quale momento migliore, Pasqualini? I momenti migliori per vendere sono due: quando tu hai bisogno di vendere e quando qualcun altro ha bisogno di comprare. Che la Fiat si trovi nella prima condizione, mi sembra chiaro: che la Ferrari oggi sia sufficientemente appetibile, mi sembra altrettanto evidente.
    Quanto al pacco, se non lo è questo non so che cosa possa esserlo: la Fiat sigla un accordo con Gm, che definisce un valore di riferimento in base a stime precedenti, e viene siglata l’abituale clausola di protezione prima della due diligence; nel frattempo, il titolo crolla – e non mi dire che il management Fiat non è in grado di influenzare il corso delle azioni alla borsa di Milano, con tutti gli amichetti banchieri che si rittrova, le fette di mercato della Fiat vanno a fasri benedire, gli investimenti latitano e così via. Alla fine della fiera, Gm si trova una bella alternativa: sborsare una vagonata di quattrini per potersene andare, o sborsarne un’altra vagonata per ritrovarsi un cassone moribondo, pieno di debiti e lavoratori (giustamente) incazzati. Se credi che non sia un pacco, allora dimmelo che ho una splendida palud… proprietà costiera da farti vedere, e qualche bond di quelli sicuri in cui potresti investire.

  • Non mi pare che la stampa internazionale abbia giudicato l’operazione un pacco ai danni di GM, probabilmente e’ solo (col senno del poi) stata una operazione sbagliata di GM.
    Il momento propizio per vendere e’ quando le congiunture sono favorevoli.
    Certo se uno e’ costreto a vendere… vende, ma normalmente realizza quello che può e no il meglio che potrebbe.
    … e’ notizia di oggi che Fiat non solo non vende la Ferrari ma ne incorpora in Fiat Auto una parte (la Maserati) e si avvia a quotare in borsa il resto.

  • Quanto al fatto che i giornali non parlino di “pacco”, mi sembra che questo fosse proprio il punto di partenza. Francamente, mi pare che fuori d’Italia i giudizi siano diversi, e il management Fiat non sia trattato benissimo. Vedremo cosa succederà con il polo del lusso; non mi sembra però che Ferrari possa fare più di quello che fa, e ho i miei dubbi che Alfa sia in grado di dare fastidio a Bmw o Mercedes. Facessero la Panda, che gli vien meglio.

  • Pasqualini, sei impagabile. Quanto ai giudizi della stampa estera sull’operazione GM, mi rifiuto persino di metterti qui i link a un po’ di roba: non danno giudizi negativi sull’operazione, no, tutt’altro! Ed e’ proprio questo il punto: regalare 2 miliardi di dollari alla fiat pur di levarsela dai piedi era la cosa migliore da fare per GM, su questo sono tutti d’accordo!
    Quanto all’operazione Maserati: la Maserati non va male, va malissimo. Quindi la tolgono da Ferrari (che invece e’ in procinto di quotarsi in borsa, e li’ bisogna presentarsi bene e cogli abiti della festa) su richiesta delle banche che guidano il collocamento (prima tra tutti Mediobanca, che tra l’altro detiene il 30% di Ferrari. Il loro suggerimento e’ semplice: Ferrari e’ un gioiellino sporcato da una cacata di piccione che si chiama Maserati. Spediamo la cacatina-Maserati alla Fiat, che tanto nella merda ci e’ gia’ fin qui, e ripuliamo ben bene Ferrari. C’est tout, e c’est pure facile!

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