Il blog di Antonio Tombolini

iLiad… stiamo arrivando, anche in Italia!

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Eh, speravamo di far prima. Il contratto di distribuzione con iRex l’abbiamo firmato a fine gennaio, ma ci è voluto un po’ per interfacciare operativamente la nostra Simplicissimus Book Farm con iRex e i loro server, lì all’High Tech Campus di Eindhoven.

Ora ci siamo… quasi: lo store provvisorissimo è in fase di testing finale, andateci, è tutto fake, provate a fare ordini ecc. e fate sapere i bug ecc., è qui: http://store.simplicissimus.it. Contiamo di mettervi in grado di ordinare iLiad a partire da lunedì 23 aprile!

Nel frattempo ho scoperto oggi una nuova pagina nel sito di iRex, un vero e proprio must read: è la storia di iRex Technologies, dove si capisce perché iLiad sia un pianeta a parte, anche rispetto a tutti gli altri device basati su eInk.
[E’ in inglese. Vorrei trovare il tempo di tradurla in italiano, ma la vedo dura. Se qualcuno avesse voglia di farmi questo regalo… saprei come ripagarlo 😉 ]

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  • Manu, non dar retta a quell’avido di Stefano: a regalarti un iLiad non ce la faccio, ma un bel pranzetto by San Lorenzo… quello è garantito! 🙂

  • L’oggetto e’ indubbiamente bello e il progetto e’ affascinante ma 160 dpi non sono proprio il massimo per un A5 (e’ un A5 vero? 21x15cm), gestisce l’antialiasing dei fonts? (quello che la microsoft chiama cleartype). Installa linux ma non credo sia open e questo e’ male; potrebbe essere usato per un sacco di altre cose (potenzialmente tutte le applicazioni web escludendo i contenuti flash), collegandoci un antenna GPS potrebbe diventare uno strumento ideale per tutto quello che comincia con geo, sfruttare il wireless per avere un foglio condiviso che si aggiorna in tempo reale per tutti i componenti di un meeting (non necessariamente nella stessa stanza), una cartella clinica che si aggiorna automaticamente alla situazione dei letti del reparto appena ci si entra, etc. Ma non essendo open probabilmente non verra’ sviluppato come merita. Purtroppo non e’ bluetooth e quindi perde tutti quei vantaggi che ne potrebbe guadagnare: utilizzo del cellulare per connessioni quando non e’ disponibile un access point wireless, utilizzo delle periferiche compatibili. E’ possibile attaccarci una tastiera usb?
    Il vero problema degli ebook non credo sia mai stato il supporto ma piuttosto il fatto che non si sia mai risolto il problema sicurezza: purtroppo nessun sistema di tutela dei diritti ha mai tutelato a sufficenza gli editori, in fin dei conti non costerebbe letteralmente niente agli editori di mettere a disposizione anche la versione elettronica. La vicenda di “Harry Potter e Paolo Pietrosanti”, che non e’ il titolo dell’ultimo libro della Rolling, e’ emblematica. Il fatto e’ che qualsiasi cosa compaia sullo schermo di un computer e’ destinato ad essere duplicato e non e’ che questo sia un grande incentivo per gli editori. Comunque auguri per il coraggio e lo spirito che traspare da tutta l’operazione e scusate la lunghezza. Ciao e buon lavoro

  • @Ciro: 160 dpi SONO il massimo per un “circa” A5, altroché se lo sono, provare per credere 🙂 (a proposito, stiamo pensando a cosa fare per creare qualche occasione di demo live). I fonts vengono fuori bellissimi, e l’antialiasing migliora ad ogni nuova release del software. NB Non a caso iRex è l’unica in grado di offrire la risoluzione 768×1022 e 16 toni di grigio, tutti gli altri, Sony in testa, sono a 600×800 e 4 toni di grigio.
    La piattaforma è linux ed *è open*, e nei forum dei developers ne stanno venendo fuori di tutti i colori! L’ultima è che hanno attaccato alla porta usb un modem super-umts (hdspoidfspoiudf o come cavolo si chiama…) e le applicazioni fioriscono in continuazione. Già ora è in grado di sincronizzarsi col resto delle postazioni della rete anche wireless ecc. ecc.
    Insomma, poche storie, è una Ferrari, si tratta solo di conoscerla, sul serio 🙂
    NB Sui diritti non la penso come te, la protezione non serve a niente, EMI e iPod sono lì a dimostrarlo ecc.
    BTW: iLiad è ufficialmente in vendita in Italia qui:
    http://store.simplicissimus.it

  • Grazie per avermi puntato al forum degli sviluppatori. Veramente illuminante ed alcuni post dei moderatori mi ha fatto capire lo stato delle cose ;).
    Sarebbe un piacere poter ‘toccare’ un iLiad magari a Modena (visto che Cavedoni e’ di queste parti…).
    160 DPI sono 160 DPI 🙂 per leggere un documento nato A4 in maniera confortevole sull’ iLiad occorre girare di 90 ed ottenere un vero A4 (21 cm) come suggerito dalla iRex stessa.
    Non mi sembra di aver trovato i sorgenti del kernel (intendevo open source, non semplicemente aperto), ma potrei non aver cercato bene, e mi riferivo ad una intervista del Cebit in cui un tipo della caroinformatica (?) affermava che non fosse open. In ogni caso sono molto ‘Aperti’ a contributi esterni.
    Sono daccordo anche io che i DRM e le protezioni non servono a niente (fino a quando non funzionano almeno). La situazione dei nonvedenti in Italia e’ emblematica della mentalita’ del ‘mercato’. L’ebook sarebbe l’unica loro possibilita’ per accedere a delle pubblicazioni ma praticamente nessun editore li rilascia per paura di una troppo facile riproducibilita’. Occorre un cambio epocale di mentalita’ (cosa che l’IPOD e’ quasi riuscito a fare, gli utenti itunes non pensano neanche di scaricarsi da emule un pezzo piuttosto che comprarlo, usano emule per preascolti magari). Non dico sia impossibile ma credo si debba passare forzatamente attraverso una forma di protezione seria per una serie di anni per instillare un circolo virtuoso negli utenti. Purtoppo proteggere degli ebook e’ probabilmente molto piu’ complicato per la natura delle informazioni e manca (ancora) un lettore leader e uno standard unico che venga associato agli ibook (operazione amazon credo). Ciao e auguri ancora 🙂

  • Ciro, ti ricopio pari pari quel che gli utenti iLiad hanno ricevuto poche ore fa, con l’annuncio della nuova versione del firmware:
    # Full GPL Compliance of the software running on your iLiad: The Linux kernel is now 100% identical to what we’ve published online.

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