Il blog di Antonio Tombolini

Amare la PFM

A

PFM, Franz Di CioccioNon li avevo mai sentiti dal vivo. Li avevo amati, insieme a tanti come me, ai tempi di Live in the USA, di Chocolate Kings… e di nuovo quando a sorpresa un maturo De Andrè li scelse per arrangiare le sue canzoni. Avevo paura, lo confesso, dell’effetto-nostalgia, quel non so che tra lo squallido e il patetico che ti prende ogni volta che ri-vedi, che ne so, un Maurizio Vandelli ri-cantare Tutta mia la città.

E invece no, la PFM faceva e fa Grande Musica, e spero ne faccia ancora: c’erano Mussida e Djivas e Di Cioccio, della vecchia guardia, in formissima, al concerto di sabato scorso a Porto Recanati. Di Cioccio poi… Era e resta uno dei due migliori batteristi rock di tutti i tempi (l’altro è Stewart Copeland, dei Police): nessuno, tranne Copeland, ha la sua precisione, la sua pulizia, il suo senso della melodia, nel suonare uno strumento in cui la confusione e la percussione pura hanno quasi sempre il sopravvento. Ma ciò che mi ha impressionato ancora di più, forse perché su questo, da alcuni ascolti su CD ero arrivato prevenuto, è stata la sua voce: strabiliante. Si percepisce, nettissimo, il grande lavoro che – sulle orme (dichiarate) di Demetrio Stratos (cui è dedicato il brano Maestro della voce) – Franz ha fatto sulla sua voce.

Giudizio sintetico: questa è musica.

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  • Grande gruppo e forse il più grande italiano. Dal vivo sono una forza della natura con precisione e bravura. Nulla a che fare con tutta una serie di “artisti” a cui basta un brano per diventare famosi e poi sentiti dal vivo sono poco più che cantanti di karaoke.

  • Grande PFM. Pensa che “in quegli anni” non perdevo un loro concerto che fosse in un raggio di due-trecento km. Ho anche una foto con Djivas e Di Cioccio che premiano me e il mio gruppo (era il ’77) ad un concorso per dilettanti 🙂 Fu come aver vinto il Nobel!
    Però l’altra sera li ho traditi. La scelta è stata difficilissima e sofferta, la coincidenza incredibile e crudele… ma alla fine ho preferito (guarda caso) proprio Stewart Copeland a San Severino Blues!

  • Ho iniziato a ascoltare la PFM parecchi anni fa. Mitici i pezzi del periodo Photos of Ghosts, Chocolate Kings e Live in the USA. Poi li ho “persi di vista” per un po’.
    L’anno scorso pero’ ho saputo che c’era un concerto a Milano (mix tra loro vecchi pezzi e altri di De andre’) e non ho voluto perderli.
    Erano e rimangono dei grandi.

  • …che dire…il mio pseudonimo dice tutto!…sempliceMente amo la loro Musica e la amerò per sempre…ogni volta che posso corro a sognare insieme a loro…perchè per sognare…mi tocca ascoltarli!….PFM forever….Hans

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