Il blog di Antonio Tombolini

Clipperz.com alla Lift Conference di Ginevra

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Clipperz.comClipperz.com è un’applicazione formidabile, ve l’ho già detto (nel frattempo è diventata la homepage del mio browser). Oggi aggiungo: Clipperz.com ha alla base una filosofia, zero-data-knowledge, sulla cui base stanno lavorando ad altre applicazioni online altrettanto formidabili.
Clipperz.com è stata invitata, con altre 7 start-up europee alla Lift Conference 2008 di Ginevra. Quelli di Clipperz.com hanno bisogno, per proseguire a sviluppare quelle applicazioni, di circa 500 mila Euro. Si tratta di uno dei pochissimi investimenti web che mi sento di raccomandare in Italia.
Per saperne un po’ di più, guardatevi il video della presentazione (rich version here) fatta da Giulio Cesare Solaroli a Ginevra.
[Disclosure: Giulio Cesare Solaroli e Marco Barulli sono miei amici. Non ho alcun tipo di interesse economico in Clipperz.com. Almeno per ora: dovesse cambiare qualcosa, ve lo dico 😉]

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  • Concordo Antonio. Ogni volta che lo uso sento di affidarmi ciecamente a gente che non conosco (e che, a dirla tutta, sembrano non voler nemmeno conoscere me, ed è la loro forza), ma è un po’ come quando in treno racconti la tua vita ad uno sconosciuto: lo fai con la consapevolezza che i fatti son pregnanti se vi associ un nome e non solo un volto, e che l’anonimato ti protegge più e meglio a bordo di un treno che in rete. Perché anonimato in rete non ne è dato. Ma clipperz è una straordinaria applicazione a cui non dico che inclinazioni sessuali ho, o quale colore preferisco, ma ogni mia parola segreta sì, e che siti frequento e con quali password. Tutta roba legale, ma non per questo meno “sensibile”. Eppure clipperz è ormai la mia memoria e trovo doveroso tributarglielo. Pago l’obolo, ovvia.

  • E no Martino, il punto è proprio lì! Che siti bazzichi e le tue parole segrete le dici magari a google, ma non a Clipperz!
    Provo a spiegare (malamente, magari Marco Barulli se passa di qui mi bacchetta…). Clipperz funziona così: prende un algoritmo di criptazione dei dati, il cui codice viene rilasciato in pubblico così che ciascuno può verificarlo. Ogni volta che immetti un dato, un qualsiasi dato, esso viene criptato *in locale, nel browser del tuo computer*, e poi il risultato *criptato*, e dunque a quel punto illeggibile, viene inviato e depositato nel server Clipperz. Quando ti serve quel dato (password, dati di login ecc…), il tuo browser lo chiede a Clipperz, che riceve la richiesta “insignificante” del dato in forma criptata, lo invia al tuo browser, ed è di nuovo il tuo browser in locale a interpretarlo e rendertelo intellegibile! Ecco cosa vuol dire “zero data knowledge application!”. A differenze di tutte le googlate, che pure uso intensamente, qui il server Clipperz *non sa niente di me*!
    NB Prova l’ebbrezza della fase 2 di Clipperz, io ci sono entrato e ne sono addicted: dimentica le password escogitate da te. Usa il loro generatore di password, e usa quelle, completamente non memorizzabili, e vai! Ti sentirai subito più libero, e potrai dedicarti a scegliere l’endecasillabo più bello come password di accesso a Clipperz, l’unica cosa che dovrai ricordare 🙂

  • Antonio la tua spiegazione a Martino e’ perfetta!
    Tutto il senso e la novita’ di Clipperz stanno nel fatto che e’ oggi possibile offrire servizi online che combinano la comodita’ delle applicazioni web (niente da installare, upgradare, backuppare, …) con la privacy dei software locali.
    Servizi online che non sanno nulla dei propri utenti e dei loro dati! (facendo i fighi li abbiamo battezzati “zero-knowledge web applications”)
    Siamo partiti con un password manager, ma speriamo di non fermarci qui.
    Martino, grazie per il generoso obolo e contattaci pure per qualunque altra informazione su Clipperz.

  • Prego. Era doveroso, visto che Clipperz lo uso quotidianamente ed è, senza dubbio, l’applicazione più utile che gira *criptata* sul mio computer. Grazie Antonio per la spiegazione: non dubitavo che sarebbe stata esauriente visto che quel grand’uomo ha il dono della divulgazione.

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