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Nel dilemma che gli old media hanno nei confronti di internet (metto tutti i miei contenuti su internet e cannibalizzo il canale televisivo?) vale la pena ricordare ciò: se non lasci liberi i tuoi contenuti rendendoli facilmente fruibili, lo farà qualcun altro.
La scelta è insomma tra cannibalizzare o essere mangiati vivi da internet. Tertium non datur (soprattutto se per tertium si intende una tutela giudiziaria contro Google).Ryanair/ O’Leary: Matteoli chieda a Bossi di scusarsi non a noi | Cronaca | ALICE Notizie
“Se l’onorevole Matteoli è preoccupato per il gesto offensivo fatto da Umberto Bossi, forse dovrebbe chiedere all’onorevole Bossi di scusarsi per il gesto spiacevole” ha commentato in una nota l’ad Michael O’Leary.
A quanto pare Ryanair non si sottrae alla “conversazione”. Se solo aggiungesse un link “commenti” a quei banner…socialmedian: Want a Kindle? Live outside the U.S.? Here are some ideas
Ecco come sarebbe la classifica di Food International per il 2006 inserendo ebay:
1. Wal Mart $ 273 mld
2. Carrefour $ 94 mld
3. Metro $ 66 mln
4. Tesco $ 62 mld
5. Ahold $ 61 mlnd
6. Ebay $ 56 mld
7. Kroger $ 51 mldGaravaglia: Autogol del governo su testi on line
Ecco dove l’opposizione di sinistra si fa dura e pura:
“Uno dei punti più controversi – prosegue l’esponente PD – è la norma che consente di scaricare i testi da internet ‘per contenere il costo’ dei libri scolastici. A parte che lo strumento on line, in quanto non filtrato, deve essere usato con precauzione dai più giovani, si crea una palese discriminazione, in quanto non tutte le famiglie posseggono un PC. Il costo per i genitori di dotarsi di un computer, di un abbonamento web, di una stampante e dei toner è senz’altro più elevato di quello dell’acquisto di un libro, uno strumento che gli studenti devono imparare ad usare e ad apprezzare, per la sua unicità” (Maria Pia Garavaglia, ministro della pubblica istruzione del governo ombra).
Io la storia dei libri online mica l’ho capita.
Scaricare? Stampare con inkiostro? Editori? Carta? Scusa ma in che anno siamo?
Io mi pensavo che facessimo come le classi africane che quando va male c’è il CD del Prof con l’argomento trattato su Wikipedia.
Inoltre il pc non costano così tanto basta prendere un eee pc 900 che per leggere dei documenti va più che bene.
Siamo messi proprio male… l’impressione che mi ha lasciato il commento della Gravaglia (ombra di un ministro dell’istruzione più che ministro ombra) è che lei non ha mai letto un libro di testo e che non ha la più pallida idea di cosa sia internet.
Mi frullano per la testa un po’ di domande:
I libri di testo sono unici? boh forse mi ricordo male ma la manualistica scolastica è fatta per invecchiare ed essere inutilizzabile dopo un anno…
Ma perché un testo scaricato da internet non dovrebbe essere filtrato? è così difficile capire che internet non è il farwest? Fino a quando ci sarà la confusione tra strumento è contenuto?
Forse la signora Gravaglia non sa che le famiglie spendono circa 400 euro l’anno per il libri di testo che dopo un anno sono obsoleti. Con lo stesso prezzo (grazie anche agli sconti accordati agli studenti) è possibile acquistare un computer la cui vita media è più lunga di un anno e può essere usato da più componenti della stessa famiglia (a differenza dei libri…)
Mi rimane molto difficile capire tutta questa resistenza verso l’idea dell’e-book soprattutto in ambito scolastico ed accademico dato che parliamo di manualistica utile ad apprendere un argomento e non per essere feticcio.
Lo so che per alcuni esponenti della sinistra (ma anche della destra) da salotto i libri servono per riempire le librerie dei salotti. Ma perché non considerarli strumenti? Dal mio punto di vista i libri hanno una funzione (evasione, didattica, emozione ecc) ed è per questo che il supporto lo considero ininfluente credo che tutte le persone sane di mente comprino libri per il contenuto e non per la copertina.
Boh non ho parole…