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Camillo » Archivio » Il linciaggio high-tech di Sarah Palin
Il cupio dissolvi, che come è evidente è la cifra personale, politica e professionale di Giuliano Ferrara, è evidentemente contagioso. Solo così si spiega l’inarrestabile china su cui il buon Christian Camillo Rocca si è ormai inoltrato con zelo degno di miglior causa, erigendosi ad apologeta italiano ufficiale e a prescindere del duo McCain-Palin. Dove, per essere chiari, se c’è uno più che accettabile questi è lui, e non certo la “tostissima Sarah” (ma quante tonnellate d’affetto materno mancano all’appello di queste penne?).
Chiaro che quand’è così si finisce non solo per scrivere castronerie, ma perfino per mistificare senza neppure accorgersi. Leggi per esempio qua:
“Non importa che (…) non sia affatto una fondamentalista come la descrivono (è stato Obama, per esempio, nel suo discorso di Denver a parlare, non notato, di “ridurre il numero degli aborti”, Palin si limita a non abortire).”
Ora è evidente che anche un pro-choice può (e perfino deve) auspicare la diminuzione del numero di aborti, magari anche grazie ad una maggiore diffusione della contraccezione (a proposito, chissà che ne pensa Sarah). Così com’è chiaro che la brava Sarah non si limita affatto a “non farli”, gli aborti, ma si allarga anzichenò, fino ad auspicare esplicitamente che *nessun’altra* possa farne, per legge. Fa un po’ di differenza, no Camillo? Ma no, chettelolodicoaffare, ché quando uno si butta a mo’ di bunjee jumping inutile sperare che possa ascoltare, o fare marcia indietro.
C’ha messo poco a ritornare a sparare le sue boiate, c.v.d.
Quando scrive queste cose si succhia il pollice?
Mah, però non ho difficoltà ad immaginarmelo nella sua cameretta foderata di poster di Bush e Rumsfeld con i mitra spianati. E’ uno da poster nella cameretta. Tifa ancora a 40 anni e c’ha degli eroi. Come diceva il buon Carlin “I’m tired of being told who my heroes ought to be. I have none and, in the case I need one, I can choose by myself. Thank you and fuck you.”
Leggevo oggi sul Daily Telegraph, giornale non certo di sinistra e supporter di Obama: (traduco a memoria) la cosa più inquietante di Sarah Palin non è il fatto che sia contraria all’aborto, che ami sparare, che sia favorevole all’insegnamento della teoria creazionista nelle scuole. No. La cosa più paurosa è il nome che ha dato ai suoi 5 figli: Todd, Piper, Willow, Bristol, and Trig! That’s scary!!!
… il vero scandalo della Palin sono le sue idee sulle politiche energetiche e ambientali.
Probabilemente e’ stata scelta prorio per le sue idee pro petrolio.
http://www.independent.co.uk/news/world/americas/palin-the-real-scandal-920803.html
era infatti un po’ di british humor, ma mica tanto sbagliato…