Quando riuscii a spillare i primi (pochi) soldi dalle tasche dei miei malcapitati amici co-investitori (si era nel 2006) per fondare Simplicissimus Book Farm, sventolavo sotto il loro naso un prototipo dello storico iLiad (il primo lettore ebook con tecnologia eink a raggiungere il mercato), dicendo con fare infervorato che l’editoria digitale sarebbe stata di lí a poco la cosa su cui investire, e che la mia idea era quella di… fare l’editore digitale!
Ambizione ben presto frustrata: fondata la società ci ritrovammo a vendere pezzi di ferro, e poi a creare soluzioni e servizi per gli editori e gli autori. Insomma, tutto tranne che fare gli editori.
Oggi, a distanza di quasi sei anni (!) posso finalmente mantenere la promessa che feci allora ai miei soci: da oggi siamo anche editori, e nasce la nostra prima collana, Viaggio d’inverno.
Tutto questo però lo debbo soprattutto a tre persone che ho molto a cuore, che voglio qui ringraziare pubblicamente.
La prima di queste è Patrizia Dalpiano: se in tutti questi anni ha in qualche modo accettato e supportato questa mia impresa, adattandosi perfino a gestirne la contabilità, non è certo in nome dei vari eink-epub-kindle-ipad di cui andavo cianciando, ma (credo) proprio in vista della sempre perseguita (e sinora mai realizzata) aspirazione a creare uno spazio editoriale nuovo e diverso.
La seconda persona che con grande calma e pari determinazione mi ha sempre sostenuto per tutti questi anni è Ann Bises, psicoterapeuta in Milano, e primo socio di SBF: di tutti i soci senz’altro quello che ha sempre ricordato a noi stessi quella originaria vocazione.
La terza persona è Alessandro Zignani, che ha accettato di dirigere la prima collana con cui ci affacciamo all’attività editoriale, per l’appunto Viaggio d’inverno. Lo conobbi al Salone del Libro 2011, quando si presentò con tutta semplicità nel nostro stand per presentare un libro che aveva appena pubblicato da self publisher su Narcissus. Scoprii solo dopo (grazie a Patrizia che sapientemente mantenne i contatti con lui) che Alessandro Zignani è un grande musicologo, uno straordinario scrittore, e soprattutto un provocante pensatore. Abbiamo parlato a ruota libera per un anno, e siamo finalmente arrivati… alla partenza.
Viaggio d’inverno (collana che deve il suo nome alle atmosfere e all’ambito di pensiero della celebre raccolta di lieder Winterreise di Schubert) è Simplicissimus che mette a disposizione di Alessandro gli strumenti necessari a dar vita ad un esperimento editoriale puro, verrebbe da dire antico: di quella classica antichità spesso resa impraticabile dalle dinamiche del mercato tradizionale, che la forza dirompente dell’editoria digitale potrebbe, chissà, consentire di nuovo. Un’editoria fatta di idee, scritture e letture, perseguite discusse e messe in circolazione non in base ai dettami della Fabbrica dei Bestseller, ma per amore della cosa stessa, di quelle idee, di quelle scritture, di quelle letture, di quella vitale circolazione di pensiero. Ma sarà bene che le idee ispiratrici di Viaggio d’inverno le leggiate direttamente da lui, da Alessandro Zignani che le ha elaborate, e nei cui confronti noi, come “editori antichi“, ci siamo limitati a creare uno spazio praticabile che sembrava non poter esistere più.
Grazie Patrizia, grazie Ann, grazie Alessandro.
E grazie a quelli tra i miei venticinque lettori che vorranno sostenere questa iniziativa, o perché no criticarla aspramente, comprando Abraxas, il primo titolo pubblicato, dello stesso Zignani, a cui faranno seguito ogni due settimane i prossimi sei titoli di altri autori.
dicono che…..dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna!
Brava Patrizia!
bene!! avanti così che 6 anni sono anche pochi 🙂
bez
tra tanti grazie, grazie a voi, perché, ognuno con la sua sensibilità e il suo ruolo, ma tutti con passione, iniziate un così bel progetto: “antico”, come ha detto antonio e mi trovo proprio d’accordo con lui. E’ quasi una forma di nobile mecenatismo moderno.
per quel poco che vedo e sento io, da semplice appassionata di lettura, è bello e dà speranza che qualcuno provi a dare voce ai lieder, ai solisti.
bravi, bene, bis, tris etc…
allora non resta che portare “Viaggio d’inverno” al Salone del libro di maggio.
PS ancora mi sto adattando… 🙂
Ma allora dillo che ti vuoi rovinare il compleanno a tutti i costi! 😀