Ricevo oggi l’ennesima newsletter dell’ennesimo esperto enogastronomo che mi propina l’ennesima predica antimerendine e antifastfood in nome della guerra santa contro l’obesità.
Niente di male. Non fosse che costui, come tutti gli altri (ad eccezione di Licia Granello, che fa sempre la sua figura), stazza a occhio e croce non meno di un 110-120 kg di peso. Mah.
beh, caro antonio, stavolta hai “esagggerato!”
Definire licia una gastronoma….
Francesco
Io la guerra alle merendine e ai fast-food l’appoggio non perchè portino all’obesità (contro la quale non ho nulla da dire perchè… mi voglio bene) ma perchè preferisco mangiare con calma cose buone e genuine, possibilmente ben condite!
Non capisco poi Perchè Francesco metta in dubbio la professionalità di Licia Granello: tra le penne che si occupano di gastronomia e “cose buone” continua ad essere una delle mie preferite.
Caro Nicolino,
conosco Licia, che è una grande giornalista.
Ma sull’enogastronomia non è uno dei miei preferiti.
Tutto qui.
Francesco
Caro Francesco,
lungi dal voler fomentare inutili polemiche vorrei solo aggiungere che è encomiabile il lavoro svolto con entusiasmo e professionalità da Licia Granello in favore dei produttori di cose buone e genuine. Personalmente preferisco un buon giornalista che spieghi bene ai suoi lettori le cose di cui parla a un superesperto specialista che il più delle volte scrive più per i colleghi che per il grande pubblico.
E comunque, avendo più volte visto all’opera Licia su “assaggi” di documentazione, mi sono fatto la mia personale convinzione che sappia ben discernere le cose buone da quelle dozzinali.
con affetto
nicolino
La gastronoma L.Granello pubblicizza sul giornale Repubblica esercizi gastronomici, ed io in modo alquanto ingenuo, seguendo i suoi consigli ho “gustato” quelle che,secondo lei, erano prelibatezze di altissima pasticceria italiana e non sono riuscita, pur avendo sborsato una bella sommetta(80 € per 2,5 kg. di panettone) ad andare oltre il primo assaggio.
Fatto presente alla diretta interessata lo spiacevole accaduto, ho ricevuto una risposta ironica e assolutamente insoddisfacente dove è stata sostituita alla spiegazione delle proprie opinioni gastronomiche un’accusa a me rivolta (…e non solo a me, ma anche ai miei invitati tra cui 4 bambini) di ignoranza gastronomica e di palato mal avvezzo a causa di fantomatiche merendine ed altro.
Quindi oltre a lei ed ai suoi invitati (pare che siano cinquantine e passa!) che possono apieno titolo giudicare in campo gastronomico qualsiasi prodotto regionale,nazionale e internazionale, noi poveri civili gastronomicamente incivili non abbiamo diritto di opinione e di critica, dobbiamo attenerci a quanto sancito dalle altissime personalità sopra e pagare profumatamente senza fiatare!
Questa L. Granello quale titolo specifico nel campo enogastronomico possiede? Non ditemi che il fatto di scrivere sul giornale di questi argomenti, spesso a sproposito e spesso sul sentito dire, le conferisce credibilità ed autorità in materia!
Alessandra carissima, che ci vuoi fare. Il mondo si divide in due: da un alto chi esprime un’opinione e ammette che possano essercene di diverse, persino opposte; dall’altro “il professionista” (specialmente giornalista), che esprime un’opinione fermamente convinto che sia l’unica che è possibile avere. A Licia non mancano, in privato, momenti umani, in cui ricade nella prima categoria. Si vede che rispondendo a te si è sentita in dovere di “fare la professionista” a tutti i costi. Fossi in te le riscriverei, potrebbe anche ravvedersi 🙂
Niente da fare: non si è ravveduta!
Saluti.
Alessandra
Sicuramente l’ignoranza pervade in tutti voi… come fate a giudicare persone e prodotti nemmeno conoscendone la storia e dando espressamente un giudizio personale, che essendo tale è da ritenersi non considerabile per la vostra ignoranza in materia gastronomica.
Fate qualcos altro di più utile.