Per la serie io-continuo-a-darvi-dati-mentre-sono-ancora-lì-che-aspetto-di-essere-smentito-da-quelli-degli-altri-sempre-annunciati-ma-mai-rilasciati, voglio oggi condividere coi miei venticinque lettori una superficialissima analisi che ho fatto ieri, guidato da una domanda chiave: che impatto sta avendo l’arrivo di Kindle in Italia sul mercato degli ebook in generale e sulle performance degli ebook store pre-esistenti in particolare?
Prima domanda: qual è a due mesi dal suo lancio l’impatto di Kindle sul mercato italiano degli ebook?
Risposta: il mercato degli ebook sta procedendo al ritmo di un raddoppio rispetto alle vendite del pari periodo dell’anno precedente, al netto di Kindle.
Detto in altre parole: il mercato sta (più o meno) quadruplicando, e Kindle si sta avvicinando al 50% del mercato totale. Detto in altre parole ancora: quello che l’anno scorso (ebook a.K.) era 100 diventa 200, a cui si aggiungono altri 200 rappresentati da Kindle, sicché il mercato totale che l’anno scorso (a.K.) era 100 quest’anno (d.K.) è 400.
Come posso affermare tutto ciò? Ovvio: attraverso una generalizzazione indebita e arbitraria dei dati che posso rilevare da:
- le vendite STEALTH (la nostra piattaforma di distribuzione fornisce il 30% circa dei titoli a tutti gli store, Kindle incluso)
- le vendite di Ultima Books (la nostra libreria online vende tutti i titoli di tutti gli editori)
OK, questa era facile. Ora passiamo a quella difficile.
Seconda domanda: che cosa sta succedendo agli ebook store italiani dell’era a.K.?
Risposta: munitevi di santa pazienza e seguitemi. Per facilitarvi, vistodi solito leggete solo le figure, inserirò anche qualche grafico, che fa sempre la sua porca figura.
Come posso affermare quel che affermerò? Sempre attraverso una indebita e arbitraria generalizzazione delle performance dei singoli store rilevate dai dati di STEALTH, che li fornisce tutti.
Allora, primo passo, com’era il mondo (rectius: STEALTH) a.K., ovvero a Novembre 2011? Eccolo qua, vai col primo grafico:
Ovviamente non indicherò il nome dei singoli store, a parte il nostro Ultima Books: lascio a voi indovinare. La situazione a novembre 2011 a.K., vedeva uno store leader (lo Store2) con circa un quarto del mercato, e i primi 5 store a dividersi complessivamente l’80% del mercato.
Senonché il primo dicembre debutta Kindle, e l’ebook anche in Italia entra nell’era d.K. Che succede agli store?
BAM! A un mese dal lancio di Kindle, agli store esistenti si aggiunge un non-così-misterioso Store1, che si guadagna subito la fetta più grossa (il 29%) di un mercato assai più grosso di prima. Ma cosa accade agli altri?
Ovviamente tutti perdono quote, per far posto a Store1. Fin qui tutto ovvio e scontato. Ma le cose interessanti sono quelle che si cominciano a vedere col mese di gennaio 2012:
Store1 continua a incrementare la sua quota fino al 35%, e per farlo deve evidentemente comprimere quella altrui. Ma non succede a tutti: alcuni store continuano a perdere quote; altri, pur in presenza di uno Store1 in fortissima crescita, ne recuperano e crescono anche loro. Tra questi, per nostra fortuna, c’è anche Ultima Books 🙂
Interessante no?
[BONUS HINT: ipotizzando un valore per il mercato 2011, cosa che io, sempre arbitrariamente avevo azzardato qualche tempo fa, non sarà difficile abbinare alle percentuali i valori assoluti…]
Il quadruplicamento si riferisce ad ora, febbraio 2012 o è una proiezione per fine 2012?
E’ la mia ipotesi di valore del mercato per il 2012, e i dati dall’1 gennaio al 16 febbraio la stanno confermando.
Confermo e sottoscrivo: i dati di vendita di ebook della mia casa editrice Area51 Publishing tra Store1 ed effetti-onda su altri store è la stessa, da dicembre a oggi, confermati anche dai dati di febbraio a 2/3 mese.
Sono molto interessanti questi dati e dimostrano che il mercato degli ebook non è diverso da qualunque altro mercato e anche lì ciò che distingue un venditore da un altro è il valore percepito dal cliente. Sarebbe interessante capire cos’hanno – se ce l’hanno – di distintivo rispetto agli altri gli store che hanno recuperato terreno dopo l’impatto iniziale e potenziare ancora di più quell’aspetto.
[…] Antonio Tombolini sul suo blog: Gli ebook in Italia avanti-Kindle e dopo-Kindle […]
Domandona: limitandosi ai libri in italiano venduti in Italia, qual è il rapporto fra i libri digitali che hanno un corrispondente nel cartaceo e quelli pubblicati solo in forma digitale, in termini di vendite? Ovvero, quanto il digitale apre la strada a un rapporto diretto autore-lettore rispetto ai canali distributivi tradizionali?
Simplicissimus fattura più di un milione? 🙂
E già! Spero non ti dispiaccia 🙂
E’ vero, noi di LA CASE a dicembre abbiamo visto un’esplosione di vendite su Amazon.
A gennaio 2012 poi avevamo già venduto più copie che in tutto il 2011, ma grazia a iBooks di Apple che è diventato il nostro store più importante e dove, a spanna, vendiamo circa 10 volte il numero di copie che vendiamo su Amazon (questo è successo a gennaio e i numeri si stanno ripetendo a febbraio anzi, se continua così a febbraio cresceremo ancora).
Per noi è stata una grandissima sorpresa, certo, perché a dicembre i numeri su iBooks erano stati “normali”, ma credo che in futuro iBooks sarà un mercato importantissimo.
[…] Leggi tutto il post bel blog di Antonio Tombolini. Share this:TwitterFacebookLike this:LikeBe the first to like this post. […]
@Antonio: certo che non mi dispiace anzi, complimenti! Ce ne fossero di startup così in Italia!
http://www.corriere.it/solferino/severgnini/09-12-28/09.spm
ps però sull’iPad hai cambiato idea 🙂
Scusa, ma quale sarebbe esattamente l’idea sull’iPad che ho cambiato? Ma soprattutto: grazie dei complimenti 🙂
Mi ricordo un nostro litigio digitale in cui ti rimproveravo un post sull’iPad in cui affermavi che era impossibile leggere libri su quel supporto, ma non lo trovo più.
Beh, se è quello posso tranquillamente dirti che non ho cambiato idea 🙂
complimenti per il risultato finanziario Antonio, spero che continuerai ad aumentarlo, certo che Amazon è una corazzata 😉
d’accordo con te che l’ iPad non serve per leggere due tre ore consecutivamente
Qualcosa si sta muovendo nella giusta direzione, e l’analisi di Antonio sembra confermarlo. Però vedo ancora degli ostacoli ad una vera “emancipazione” degli eBook… Da una parte la diffidenza dei lettori, che tendono a rigettare l’idea di leggere su qualcosa che nel loro immaginario è ancora uno schermo di computer. Dall’altra una scarsa attenzione degli editori (non tutti, per fortuna) alla qualità ed alla compatibilità dei proprî eBook. Tutto lavoro per l’eBook Club Italia 😉
@Luigi G.: concordo in pieno con Antonio, non si può “leggere” su un iPad, perché è uno strumento da “consultazione”… Ne ho parlato più volte:
http://lukesblog.it/lettura/
[…] dei vostri libri digitali. I risultati si allineano parzialmente ai dati ufficiosi che Antonio Tombolini (Simplicissimus) ha pubblicato qualche settimana fa sul proprio blog.In quale eBook store […]
Quanto sono grandi quelle torte?
[…] non ci è dato sapere chi è il primo della classifica vendite, benché lo stesso Tombolini sul suo blog tempo fa attribuì lo scettro ad Amazon e iBS. Ma questa è decisamente un’altra […]
[…] stesso modo Antonio Tombolini, CEO di Simplicissimus,sul sito dell’azienda parla di “crescita al ritmo di un raddoppio rispetto alle vendite del pari […]