Il blog di Antonio Tombolini

Il servizio segreto (e in guanti bianchi) di Amazon: White Glove anybody?

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STAMATTINA mi sono svegliato con un’idea grandiosa: ma cribbio, mi sono detto, GLI AGENTI LETTERARI! Sì, gli agenti letterari! È vero, ho provato a parlarci di digitale e a ipotizzare collaborazioni millanta volte da diecimillanta anni fa, e niente, muro di gomma, quasi peggio dei grandi editori. Epperò, pensavo tra me e me stamattina, costoro rappresentano un sacco di autori, e un sacco di libri, molti dei quali gli editori di carta non pubblicano, e li hanno lì a rendere niente.
Cosa di più facile, di più win-win, che dire agli agenti “AGENTE! Eccomi qua: pubblichiamo intanto l’ebook dei libri che vuoi promuovere di più, che ritieni migliori tra quelli su cui hai il mandato dall’autore, vendiamoli, facciamo un po’, un bel po’ per uno, tipo che io (Simplicissimus) mi faccio carico di tutte le spese di produzione distribuzione e promozione, e ti do indietro il 50% dei miei ricavi, tu te ne tieni un po’, e il resto lo dai all’autore!“. “Oppure, ho pensato un po’ più tardi, se preferisci, caro Agente, delle spese di produzione e promozione vi fate carico tu e l’autore, e io vi faccio la distribuzione su tutti gli store: mi date il 10%, il 30% lo lasciate allo store che vende, e vi resta da dividervi un bel 60% tondo tondo, mica male no?“. I diritti di carta li lasciamo all’autore, cioè all’agente, e con l’ebook in giro che fa un po’ di vendite e comunque circola, magari diventa più facile convincere anche qualche editore di carta. Oppure ancora, dopo la pubblicazione dell’ebook, se decidiamo insieme che ne vale la pena, pubblichiamo anche la versione cartacea in digitale e la mettiamo in vendita su Amazon.it, senza resi da gestire ecc…
Ho contemplato l’idea per un paio d’ore, il tempo per convincermi che è una vera figata. Detto fatto: informiamoci, sondiamo il terreno, verifichiamo se è vero che gli agenti hanno questo bel po’ di titoli che non produce nulla e non circola. E vediamo se l’idea piace, se vedono davvero il lato win-win della proposta.
Sorpresa: faccio a tempo a sentire il primo degli agenti in lista che mi dice “ssssttt… non dire niente che se no è la fine! C’è già Amazon che ci fa una proposta del genere, ma non vuole che si sappia in giro, e neanche noi!“. E sul fatto che vogliano tenerlo segreto non c’è dubbio: basta googlare Amazon White Glove per scoprire che non c’è nessuna pagina ufficiale dedicata al progetto.
OVVIAMENTE il vostro blogger preferito è qui a spifferarvi prontamente il tutto, tranne il nome della fonte. Ecco come funziona il progetto Amazon White Glove (guanto bianco), una specie di silent fracking del mondo editoriale.
ALLORA: il presupposto è che ufficialmente i grandi editori e gli agenti letterari debbono apparire tutti uniti contro Amazon. Solo a questa condizione infatti possono bellamente fare con Amazon qualsiasi tipo di accordo, anche in danno degli autori.
Ecco allora gli editori stracciarsi le vesti contro Amazon su questioni su cui Amazon ha ragioni da vendere: prezzi alti per gli ebook (alla Hachette), DRM, l’imperialismo americano che viene a dettare legge in casa nostra, e se andiamo avanti così signora mia tutte queste belle librerie indipendenti fisiche chiuderanno tutte e tutte queste altre belle cose indifendibili qua. E non parliamo poi di quell’orribile cosa che è il self-publishing, serbatoio di tutti i mali del mondo, vaso di Pandora letterario pieno di libri che pretendono di farsi leggere a prescindere dal “visto si stampi” di un vero editore!
BENE. Poi Amazon va dall’agente letterario e gli dice “Sentimi a me, mettiamo ‘sti libri che non pubblica nessuno in vendita su Kindle, come ebook. Io mi prendo il solito 30%, il resto te lo prendi tu e lo dividi col tuo autore“. E gli agenti firmano, e fanno firmare gli autori, che così accettano di uscire col loro ebook come self-publishers. Tutto bene dite voi?
MA BENE UN CORNO! Su questo progetto col cavolo che editori autori agenti si incazzano davvero, come si dovrebbe, con Amazon! Perché c’è un piccolo dettaglio: Amazon esige l’esclusiva su quel titolo. Nessun altro potrà venderlo, manco l’autore per conto suo. Se poi ci aggiungete che un ebook Kindle non è cross-platform, questo vuol dire danneggiare sia la concorrenza che la circolazione del libro perché possa essere fruito da tutti quelli che lo vogliono, indipendentemente dall’hardware e dai sistemi che utilizza.
Ecco, su questa cosa sarei pronto, io che ammiro esplicitamente Amazon per quasi tutto quel che fa, al contrario dei tanti che nel mondo dell’editoria ne straparlano male a vanvera, sarei pronto ora a fare ricorso all’Antitrust su questa cosa. I Grandi Editori mi daranno di sicuro una mano…

3 Commenti

  • L’esclusiva dovrebbe essere illegale ma, se non lo è, mi rifiuto di credere che Amazon sia la sola ad utilizzarla… e soprattutto, quei libri sarebbero comunque rimasti in un cassetto probabilmente per sempre, non fosse per gli ebook!

  • Articolo davvero interessate; anche io come te ho sempre pensato che Amazon abbia spesso semplicemente ragione ed una strategia di vendita coi controcazzi, ma a parte tutto mi chiedo cosa (nel caso il white glove andasse in porto) differenzi alla fine questi autori con agente da dei semplici self-publisher, se non il fatto che un autore indipendente quando pubblica un ebook su amazon non è vincolato all’esclusiva del titolo.

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