Capita che un paio di giorni fa, un tal Pampurio posti nel mio forum una specie di appello per salvare il Ballo di San Vito, senza dirne molto di più.
Vado a curiosare, e scopro che si tratta di una trasmissione di una decina di minuti che va in onda tutte le sere su RIN, in cui un tal Vito, in stile Jack Folla, fa il suo predicozzo underground controcorrente.
Ascolto un paio di puntate: il fatto è che il tutto suona tremendamente professional, e mi insospettisce, e lo dico nel forum. Il buon Pampurio se ne adonta e contrattacca: ma come, dice in sostanza, c’è una cosa così gggiovane e così alternativa, e tu invece di darti da fare per salvarla (da chi e da che, poi, non si è capito), getti su di essa l’ombra del sospetto?
A essere preso in giro, però, caro Pampurio, mi incazzo io. Così mi armo di Google e approfondisco. Perché vedi, sor Pampurio, il
fatto è che la rete non consente a nessuno nessuna operazione di marketing, neanche di quello più avanzato. Volevi fare una cosa
fatta dei seguenti ingredienti:
- dire cose che nei media normalmente non circolano, o perche’ censurate o perche’ ignorate;
- dirle in maniera efficace, ficcante, spavalda;
- dirle bene, professionalmente, al massimo livello di qualità, grazie al fatto di trovare ospitalità in una radio del gruppo RCS.
Bene, si
può fare, e potrebbe magari essere anche apprezzato.
Avresti dovuto però raccontare il tutto firmandoti con nome e
cognome, spiegare l’operazione, e dire che Il Ballo di San Vito ha come
voce introduttiva questa (per chi non ha voglia di andarsi a vedere il link, dirò che si tratta
del doppiatore, tra gli altri tanti, di George Clooney, Antonio
Banderas, Denzel Washington, ecc.); che ha come voce principale questa
(sempre per coloro di cui sopra, doppiatore di Matt Damon e Johnny Depp, per dirne due); che ha come voce di chiusura questa (doppiatrice, per esempio, di Winona Ryder, Angelina Jolie, Nicole Kidman; nonché, come lei stessa si
premura di farci sapere nel suo sito, moglie del doppiatore Fabrizio
Pucci, figlia del doppiatore Renato Izzo, sorella di Rossella, Simona e
Fiamma Izzo).
Avresti
dovuto dirci tutto questo, e non costringermi a spendere cinque minuti
da Google per scoprirlo, e avresti (avreste) dovuto evitare tutta
quest’aria fasulla da operazione fatta in garage tra quattro amici, che
trasforma il tutto inevitabilmente (come probabilmente è) nella
ennesima operazione di marketing avanzato di cui, francamente,
possiamo – sì, mi spiace per Vito – fare a meno.
Qui, perchè il post è qui.
Là non interessa, forse.
Non so tutte le cose che immagini te, beate certezze.
Semplicemente: ho sentito il programma, mi pareva bello.
Sono un cavedano, ho abboccato?
Ho letto sul sito del termine previsto per il 31-12 (trappolone mediatico?), so solo che m’è dispiaciuto pensare potesse finire lì.
La qualità : ho sentito anche io che era ben fatto (forse troppo?), mi son detto: “va che bello un programma che dice cose intelligenti ( predicozzi underground?) in maniera divertente (troppo professionale?).
Il solito dilemma tra l’entusiasmo per qualcosa di diverso e la sensazione di essere manovrato da qualcosa di subdolo.
Un velo di tristezza nella mente. Più passa il tempo, più si diventa cinici per disperazione….
Perchè l’appello?
Boh. M’andava di dirlo a qualcuno.
Ho scritto in vari Blog, e anche sul tuo forum, che so frequentato da persone intelligenti, dotate di un discreto spirito critico e capaci di innescare discussioni, anche polemiche a volte, sempre costruttive.
E perchè so che ci sei anche tu.
Grazie per i cinqueminuti su Gooooooooogle.
La firma? In rete son Pampurio, non serve altro.
Buon Natale e buona Vyta!
Nessuno e’ obbligato a informarsi per forza di tutto o di tutti. Ma diverso e’ quando ci si fa portatori di un appello, come hai fatto tu: allora si’ che e’ obbligatorio! E io l’ho fatto. Magari Il Ballo di San Vito sara’ una trasmissione “carina” che dal 31 dicembre non ci sara’ piu’, come succede a tante trasmissioni. Di qui a “mobilitarsi” per “salvarla”, visto cio’ di cui si tratta, come hai potuto vedere, ce ne corre.
Quanto alla tua identita’: sono il primo io a non chiedere mai “chi sei veramente?” a chi usa un nickname, perche’ la trovo una domanda stupida. Se ho detto che “avresti dovuto presentarti con nome e cognome” e’ perche’ – dall’appello che avevi postato nel forum – sembravi essere uno dei “promoter” del programma, e in questo caso si’, l’avrei trovato (per i suoi stessi scopi di promozione) necessario.
Auguri anche a te!
ditevi anche buon natale, così, per gentilezza
Marina, leggi fino in fondo, sia Pampurio che me, e scoprirai che gli auguri ce li eravamo fatti. Auguri anche a te!
e anche a voi
Matilde la sa lunga.
sei veramente un superficialotto paesano che continua a dare giudizi ed opinioni (puntualmente rispettabili) non facendo altro che fare la stessa cosa che fa vito, ovvero osservare, e dire la propria in maniera spontanea. purtroppo per te, caro limitato, il tuo blog rimane una pagina di diario, dove casualmente qualcuno ti risponde alle inusunuazioni insulse e ripeto, volgari che esprimi. rimarrai per certo uno che canta, balla o parla.. fuori dal cerchio. in bocca al lupo, per il tuo incerto futuro. ma tanto, che ti importa? di nuovo. ivan