Il blog di Antonio Tombolini

InEdita, i blog e i libri

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Dunque sono andato a InEdita, a Genova, nel fine settimana scorso. La sintesi unanime è: l’area blog ha funzionato, si sono divertiti, c’è stato entusiasmo e partecipazione. Il corpo principale di InEdita invece, gli editori di libri di carta col loro stand, sull’orlo di una crisi maniaco-depressiva, salvati solo dal Rinfresco™ offerto da San Lorenzo ai blogger, che i blogger hanno generosamente esteso a tutti. Ma perché?

Facile rispondere: cosa dovrebbe fare un povero visitatore bibliofilo di fronte a 100 stand di editori, ciascuno col suo bel bancone strapieno di bei libri? Scorrere con l’occhio uno ad uno i titoli e decidere cosa comprare? E se cerca qualcosa di specifico, come lo trova?

  • E’ così difficile pensare che una fiera del genere senza uno straccio di computer a disposizione del visitatore per effettuare ricerche su tutti gli editori e i libri presenti non serve a niente?
  • E agli editori: è così difficile capire che un editore, specialmente un piccolo editore, se si aprisse subito un biz-blog da 500 Euro l’anno nella mia Simplicissimus Blog Farm comincerebbe subito a vendere un sacco di libri, così come Francesco Travaglini di Parco dei Buoi vende un sacco di olio, formaggio, agnelli e abbonamenti all’orto?

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