Ammettiamo (senza concederlo, evidentemente) che le elucubrazioni di un cardinale (o di un papa, per quel che vale) su Pacs, copule fertili e infertili e altre amenità cosituiscano fonte normativa canonica per giudicare chi è nel peccato e chi no secondo la chiesa cattolica. "Chi non osserva tali norme si pone fuori della comunione ecclesiale". Così ha detto il cardinale Lopez-Trujillo. Non chiedetemi dove e come, l’ho sentito dalla fonte più attendibile che io conosca, la migliore rassegna-stampa quotidiana che ci sia, Stampa e regime di oggi (qui il file .mp3) su Radio Radicale, dalla viva e roca voce di Massimo Bordin.
Fuori dalla comunione ecclesiale? Chi pecca sarebbe dunque fuori dalla comunione ecclesiale? Come commentare un simile sfondone? Come non atterrire di fronte a cotanta ignoranza? Come definire una simile sciocchezza? A quest’ultima domanda saprei rispondere, ma in inglese: Pure Bullshit™
e cosa pensi dell’invito ad andare a votare come segno di fedeltà alla repubblica?
Due pesi e due misure….andare a votare per il referendum della Lega e Non andare a votare per quello sulla fecondazione…che bella gente.
Caro Antonio,
Ti sorprende e ti preoccupa ogni volta che la Chiesa Cattolica faccia il suo dovere, cioé di propagandare le idee in cui crede. Quello che invece sorprende e preoccupa un po´me é che nessuna voce si alzi e faccia coro con te dicendo
“Ohé ragazzi! l’ Italia e´uno stato laico sovrano e la smettete per favore di
intervenire nei nostri fatti”.
(forse qualcuno opinerá che anche i vescovi ed i sacerdoti sono cittadini italiani ed allora siamo a capo a dodici…)
Ciao,
Carlo
mah,
a me sempre più spesso viene in mente quel paso del vangelo di matteo:
Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano essi mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini
lo so, sono un apostata.
Scrive Carlo:”Ti sorprende e ti preoccupa ogni volta che la Chiesa Cattolica faccia il suo dovere, cioé di propagandare le idee in cui crede.”
Antonio non sottolineava questo (che sto facendo? l’esegeta tomboliniano.. mamma mia!), ma che, semplicemente, il documento del cardinale sia passibile quasi di eresia dalla chiesa cattolica.
Non voglio lanciarmi in un campo non mio, ma dire che chi pecca è fuori dalla Chiesa (la comunità ecclesiale) non ha parentela nemmeno lontana con le “idee della chiesa”.
Ma Antonio forse potrà soddisfare la mia curiosità nel campo.
Caro Ernani!
(non ci si legge da i tempi di Adamo & Eva!) Invece no. “Extra ecclesiam nulla salus” é proprio uno dei cardini della Chiesa cattolica. Come la vedo io: meglio
un “nemico” che conosco e che so come la pensa e come la deve pensare che
un “nemico” camaleonte che non so posizionare e che mi cambia tesi sotto il naso da un momento all’ altro.
Ciao,
Carlo
Qui si parla di ignoranza altrui, ma cerchiamo di valutare la nostra!!!
Non so chi sia il vero ridicolo!!!
Il Cardinale in questione ha detto che “chi non osserva tali norme e quindi chi pecca è fuori dalla comunione ecclesiale”.
Sostengo che con tale espressione volesse significare non di certo che colui che si trova in peccato è tassativamente fuori dalla Chiesa, ma che semmai è volontariamente in una situazione di allontamento dalla stessa a causa del peccato stesso.
Con ciò non significa che la Chiesa vuole escluderlo, ma anzi vuole che si accosti sempre ad essa, sperando in un suo ravvedimento.
E’ da ricordare che chi è in stato di peccato grave, per essere in comunione, deve necessariamente riconciliarsi con Dio e con la Chiesa stessa accostandosi al sacramento della Penitenza, tramite il quale può essere ottenuto da Dio il perdono delle proprie colpe.
L’essere in peccato e il persistere in esso, peraltro, non permette di ricevere il sacramento dell’Eucarestia.
Credo che il senso delle parole del cardinale fosse questo.
E’ inutile fare sempre le solite polemiche ad un qualunque commento di Cardinale, di Vescovo o di Papa!
Basta!!!
Caro Antonio, il tuo attacco anticlericale è davvero rigido e insensato verso tutto e tutti e credo stia diventando una vera fissazione.
Tombolini non le piace, caro Max, provi allora con Socci:
“Basti dire che il documento in questione punta il dito perfino sulle famiglie che hanno “solo” due figli chiamandole “sterili”, giudizio pesante e incomprensibile che non si troVa da nessuna parte del magistero cattolico.
Sembra un’intrusione nell’intimità delle famiglie francamente poco umana e quindi poco cristiana…pretendere di sottoporre a giudizio ecclesiastico il numero dei figli generati come se si trattasse della “produzione” di polli da allevamento, no. Come può il cardinale Lopez Trujillo pretendere di dire qual è il numero “sufficiente” di figli e bocciare come “sterile” chi ha solo due figli? Oltretutto chi vive la vita consacrata dovrebbe sapere che la “fecondità” e la paternita e la maternita non sono solo funzioni biologiche, ma anche spirituali. Inoltre il prelato e i membri di quel consiglio dovrebbero ricordare che la famiglia modello indicata dalla Chiesa, la Sacra Famiglia, aveva un solo Figlio. E fa un certo effetto ripensare alla famiglia di Nazaret quando si legge questo infelice passo del documento: “E’ dominante la realtà di sposi con un solo figlio o al massimo due. Ciò significa che il compimento di atti coniugali potenzialmente procreativi è nulla più che una specie di somma di brevi parentesi, all’interno di un’intera vita coniugale volutamente resa sterile”.
…
Assolutizzare i precetti morali senza Cristo, senza la sua grazia “gentile” (come diceva Michelangelo), fuori dalla preghiera, dai sacramenti e dal perdono (che è la dinamica della vita cristiana) significa stravolgere il cristianesimo, degradarlo a morale, a una morale inquisitoriale, e quindi trasformare un fatto di liberazione, l’unica vera liberazione, in un arcigno tribunale e in un pesante fardello. Non c’è niente di peggio… ”
Se non le piace neppure Socci, che dire?
Forse dovrebbe farsi curare o leggere un po’ meglio i documenti della Chiesa. Non c’è niente di peggio dell’ignoranza, si finisce, da ignoranti, ad essere degli stanchi ripetitori di frasi sentite dire, degli inutili megafoni gracchianti. Sa, neppure nella più scalcinata e periferica delle parrocchie si servono di strumenti così obsoleti.
Dimenticavo: l’uso insistito dei punti interrogativi depongono a favore della mia prima ipotesi: si curi!
Gent.ma Patrizia,
la ringrazio sentitamente per il suo consiglio di sottopormi a cure!
Visto che ci tiene così tanto alla mia salute, al sol fine di assecondarla e renderle atto del suo altruismo, proverò a ricorrere a qualche terapia!
Le ricordo comunque che non mi sarà facile trovare un rimedio farmacologico avverso la mia malattia, visto che gli anticlericali, assoluti nelle loro teorie, sono ormai tanti e purtroppo coloro che difendono le istituzioni ecclesiastiche sono oggi in netta minoranza e, come lei ben sa, quando una malattia è rara le industrie farmaceutiche non si adoperano per cercare dei rimedi capaci di debellare tale patologia!
Purtroppo, temo che dovrò rassegnarmi ai miei guai!
Mi fa invece immenso piacere constatare che lei, cara Patrizia, e molti altri che argomentano come lei godano di ottima salute! Beati voi che non avete bisogno di alcuna cura!
Il vostro motto è uno solo: “criticare e criticare tutto e tutti”, attaccandovi a qualunque cosa possa esservi di aiuto nelle vostre continue contestazioni, soprattutto se si tratta di preti!
Ma ciò vi gratifica e vi far star bene!
Non avete assolutamente bisogno di alcuna terapia! I malati siamo noi che crediamo ancora nella Chiesa!
Continuando così è probabile che qualche mattina guardandovi allo specchio, in preda alla spiccata euforia da critica, inizierete a giudicare finanche voi stessi!
Forse, quel giorno sarà un giorno fortunato per voi! E’ probabile che abbiate compreso che la principale regola basilare è giudicare se stessi prima di tentare di emettere sentenze nei confronti del prossimo!
Ma comprendo bene che è la vostra natura di ostruzionisti che vi porta a fare “continue ed apprezzabili considerazioni”!!!
In fondo, rimanete sempre dei veri e propri esperti nel giudicare coloro che osano fare morale, soprattutto se sono cattolici, ma temo che i veri perbenisti moralisti siate voi con i vostri “radicali parametri..”!
L’arroganza con cui agite e i continui attacchi ai ministri di Dio non credo possano farvi onore!
Ma a voi piace tale stile di vita che, in fondo, rappresenta la moda dei nostri tempi!
Anzi, chi naviga controcorrente è ormai un soggetto antiquato con idee anacronistiche, ovvero un povero stolto tradizionalista che difende la Chiesa e crede ancora nel clero! Che idiota!
Ora proverò a farmi curare! Chissà se ci sarà un rimedio per la mia difficile patologia!
Ah dimenticavo, l’uso insistito dei punti esclamativi depongono a favore della mia prima tesi: “fatevi benedire”!
Forse, il rimedio per voi è proprio questo e, ahimè, in tal caso dovreste ricorrere proprio ai vostri amati preti che tanto vi stanno a cuore!
Scusatemi se mi permetto, una volta tanto, di dire ciò che penso degli anticlericali, assoluti nelle loro posizioni e nelle loro continue contestazioni!
Non sempre si possono subire critiche! Occorrerebbe forse passare dalla continua difesa all’attacco, qualche volta!!!
N.B. Comunque, cari Antonio, Patrizia, ecc., a prescindere da tutto, le idee, giuste o sbagliate che siano, restano idee (cure o non cure) ed io, malgrado non condivida, su alcuni temi, le vostre, ciò nonostante trovo interessante leggere i vari commenti pubblicati su questo sito. Quantomeno si pensa, si riflette e ci si confronta.
Ciao
Socci “anticlericale assoluto”, ma ha un’idea di chi sia?
Ma l’ha letto il documento di Trujillo?
Ma quale tale stile di vita? Di che parla?
Per quello che mi riguarda sono addirittura in linea con le direttive del Cardinale che sbircia sotto le lenzuala: ho tre figli e non è detto che la terza sarà l’ultima…
Cara Patrizia lei mi è proprio simpatica!
Le faccio soltanto presente che, presunzione a parte, credo di conoscere Socci un pò più di lei!
Non ho, inoltre, mai sostenuto che è un anticlericale, anzi sono assolutamente convinto del contrario.
Peraltro, se legge nuovamente il mio commento noterà che non ho mai minimamente accennato alla figura di Socci!
Comunque, le comunico che ho in casa finanche un suo libro, comprato di recente: “Mistero Medjugorie edizioni Piemme s.p.a. 2005” che ho, tra l’altro, pure letto.
In ogni caso, non solo non ho mai parlato di Socci, ma anche se così fosse stato non avrei mai e poi mai potuto dire certe assurdità!
Come ben può constatare ho, comunque, una “vaga idea” di chi sia quest’uomo!
Ciò la dice lunga del modo in cui è riuscita a recepire i miei concetti, a prescindere dal condividerli o meno!
Mi dispiace…,
forse non sono stato in grado di farmi capire adeguatamente!
A questo punto, dunque, non mi sembra più sia il caso di continuare…!
Credo, tuttavia, di essermi espresso sufficientemente!
N.B. Secondo Patrizia, dunque, io avrei detto: SOCCI, “ANTICLERICALE ASSOLUTO”.
E poi ancora la sua domanda a me posta sarebbe:
MA HA UN’IDEA DI CHI SIA?
Antonio Socci è nato a Siena nel 1959.
Giornalista e saggista, è stato direttore della rivista internazionale “30 giorni”.
Vicedirettore di Rai Due, ha ideato e condotto la trasmissione Exalibur.
Editorialista dei quotidiani “Il Giornale” e “Il Foglio” e del settimanale “Panorama”, è attualmente, per la Rai, direttore del Centro di Studi superiori per la formazione e l’aggiornamento in giornalismo Radio-Televisivo.
Tra le varie opere pubblicate ricordiamo: I nuovi perseguitati. Indagine sull’intolleranza anticristiana nel nuovo secolo del martirio (Piemme,2002), Uno strano cristiano (Rizzoli,2003) e La dittatura anticattolica.
Il caso Don Bosco e l’altra faccia del Risorgimento (SugarCo, 2004).
…. e potrei parecchio continuare, parlandole pure di tanto altro ancora, tra cui l’indagine da lui svolta sulle apparizioni della Madonna che da oltre un ventennio richiamano milioni di fedeli nel paesino della Bosnia-Erzegovina.
E io, dunque, non saprei chi è Socci e avrei finanche sostenuto che è un anticlericale assoluto???
A tal punto, dunque, credo sia legittimo non rispondere alle successive sue domande.
Il suo, come parecchi altri anticlericali, è il solito modo di giudicare e di “sparare” senza alcuna cognizione di causa!!!
Tanti auguri!
Cara Patrizia, ti consiglio (e non a te sola) di leggere il libro di Antonio Socci “Mistero Medjugorie edizioni Piemme s.p.a. 2005” che è veramente bello e particolare, che ha comportato un notevole sforzo da parte dell’autore che reputo un grande e bravo giornalista.
Meglio dalla “comunione ecclesiale” che di testa.
Solo un dubbio, essendo avendo avuto 3 (tre, glom) figli, ma da due (2, doppio glom) donne differenti, posso ancora essere considerato una coppia (?) sterile?
Il dubbio mi attanaglia milza e sopr’osso.