Pannella ha preannunciato un nuovo sciopero della sete. Chi lo conosce (e non si accontenta delle chiacchiere da bar dello sport) sa che quando fa queste cose è serio, serissimo. Chi lo conosce sa che a nulla varrebbe chiedergli di non farlo in nome della sua salute: si sentirebbe (giustamente) offeso nella sua libertà e responsabilità. Lui sa benissimo come sta (condizioni cardiovascolari pessime), e in piena coscienza decide di fare quel che fa.
Chi lo conosce e soprattutto chi lo onora e lo rispetta sa che l’unico modo di dissuaderlo da un’azione estrema come questa consiste nel tentare di dimostrargli che si tratta di un errore politico. In effetti così è questa volta. Per questo sarebbe necessario che Pannella leggesse le lucide motivazioni, tutte politiche, con cui Andrea Vecoli, fondatore di Lievito Riformatore, chiede a Pannella di cambiare idea, di non fare questo sciopero della sete.
Purtroppo, a mio avviso, la gravità del gesto nonviolento di Pannella e’ adeguatamente commisurata alla gravità delle azioni che sta intrampredendo il governo.
Mi riferisco alla notizia di oggi sull’intenzione del governo di rimandare lo scioglimento delle camere o in alternativa il decreto di indizione dei comizi elettorali.
http://www.repubblica.it/2006/a/sezioni/politica/versoelezioni15/prolungg/prolungg.html
> Lui sa benissimo come sta (condizioni cardiovascolari pessime)
Nel rispetto della sua persona, dei suoi saldi princìpi e della sua grande storia, potrebbe essere l’occasione propizia che, invece dello sciopero, sceglie la strada del “pensionamento”; nell’ottica del tanto sbandierato rinnovamento, chi dà l’esempio per primo aumenta sensibilmente di credibilità.
Francesco (l’ultimo, qui sopra) spero tu ti renda conto della stronzata qualunquistica che hai detto. Fossero, anzi: fossimo tutti capaci di “essere nuovo” per un millesimo di quel che e’ capace di esserlo Pannella, le cose andrebbero assai meglio.
Per Francesco, il primo: oggi sono più d’accordo con te di qualche giorno fa, anche se per me l’iniziativa di Pannella non è sbagliata per l’obiettivo esterno (l’illegalità inaccettabile della competizione elettorale così come si va configurando), ma per l’assenza di uno sbocco politico coerente e dichiarato. Anche se – da quel che ho sentito ieri – comincia a parlare esplicitamente di *impossibilità di partecipare a elezioni come queste, pena il farsi complici di questa illegalità*, ed è esattamente quel che penso anch’io.
>Francesco (l’ultimo, qui sopra) spero tu ti renda conto della stronzata qualunquistica che hai detto.
Non offendere, maleducato!!
Cerchiamo di essere rigorosi, e non offendere tu dandomi gratuitamente del maleducato, semmai. Passo alla dimostrazione: ti avessi detto “stronzo qualunquista” ti avrei offeso. Ti ho invece detto che spero tu ti renda conto della “stronzata qualunquistica che hai detto”. Sei tu, semmai, a offendere te stesso dicendo cose come quella.