Giusto un anno fa riportavo la sedicente partnership strategica tra Mondadori e Kobo alla realtà di un più prosaico, ma anche concreto, accordo di distribuzione: al di là delle roboanti affermazioni dei protagonisti non riuscivo a vedere null’altro che la decisione, da parte di Mondadori, di fare un po’ di cassa ospitando i dispositivi Kobo nelle sue librerie, e in contropartita ritirandosi in buon ordine dalla vendita degli ebook, a tutto favore dello store Kobo.
Mi chiedevo anche se non avremmo assistito ad analoga mossa da parte delle due altre librerie online, IBS e Feltrinelli. A distanza di un anno la conferma: anche Feltrinelli decide di ritirarsi dal mercato degli ebook, e di mettere a disposizione di Kobo i propri punti vendita e i propri utenti digitali.
Cosa farà IBS?
Scusami, parlo da non conoscitore: perchè dici “..ritirarsi dal mercato degli ebook..” ?
I contenuti ebook di Mondadori o di Feltrinelli -ora- non sono direttamente uno stream di revenue per loro? Cioè Kobo non guadagna dalla vendita del solo devices + una piccola percentuale sugli eventuali contenuti venduti dal kobo stesso, mentre il resto va al partner di riferimento ?
Grazie per il chiarimento.
Enrico hai ragione, avrei dovuto essere più preciso: Mondadori, come ora Feltrinelli, con questo accordo si ritirano *dalla vendita* di ebook: prima Mondadori vendeva ebook dal suo sito, ora (puoi provare su inmondadori.it) se invece di un libro di carta vuoi comprare un ebook, ti mandano nel sito Kobo.
Feltrinelli farà la stessa cosa, solo in maniera un po’ più furbescamente (e con meno trasparenza, secondo me): invece di “mandarti via” dal loro sito, ti terrà dentro un “ambiente Feltrinelli”, ma a venderti l’ebook sarà Kobo. Ecco perché affermo che – di fronte alla competizione con Kindle Store, Apple iBooks, Google Play e Kobo, i quattro operatori globali nella vendita degli ebook, Mondadori e Feltrinelli, al di là di grandi proclami “patriottici” e di grandi lamentele contro “i grandi imperialisti”, hanno deciso di mettersi in mano a uno di loro, e di ritirarsi dal mercato. Kobo non guadagna niente dalla vendita del device, e anzi ci guadagnano in commissioni sia Mondadori che Feltrinelli. Kobo guadagna, come amazon, dalla vendita dei contenuti, e semmai versa una piccola percentuale (ancora commissioni) a Mondadori e Feltrinelli.
I quali continuano invece a fare gli editori, e quindi a produrre contenuti. Forse, dal mio punto di vista, meglio così anche per loro.
Ok, ho capito la modalità anche se mi sembra strano che Mondadori e Feltrinelli possano aver accettato una “piccola” percentuale dalla vendita degli ebook. Avrei pensato più al contrario, dove:
– M e F forniscono al sistema kobo i contenuti.
– Kobo si occupa di fatto della distribuzione sui propri devices, ricavandoci una piccola % sulla singola vendita.
– M e F sono tenute a implementare una soluzione embeed -simil iframe- nei propri siti per promuovere di fatto loro stessi e il “sistema” kobo.
Infondo Kobo è di fatto un aggregatore-facilitatore della distribuzione.
(Fuori-argomento: sto parlando con un collega e ci piacerebbe re-invitarti per fare 2 chiacchiere con noi qui a Milano. Se ti va, scrivimi o sentiamoci via tel. tks!)
Enrico, Kobo non è un “facilitatore della distribuzione”, ma un retailer vero e proprio, una libreria online al pari di Amazon. E i contenuti di Mondadori e di Feltrinelli (come quelli di tutti gli altri editori che distribuiamo noi, per dire) ce li aveva già nel proprio sito, come già ci sono, uguali uguali, nei siti di tutte le altre librerie online che vendono ebook (compresa la nostra Ultima Books, per dire). Quindi oggetto di questi “così strategici” accordi non sono i contenuti (checché dicano i comunicati ufficiali) ma semplicemente la distribuzione hardware. Dalla vendita dei contenuti gli editori Feltrinelli e Mondadori prendono già il 70% delle vendite da Kobo, come pure dalle altre librerie. Con questo accordo, in cambio del fatto che promuovono l’hardware Kobo, prenderanno (forse) una piccola percentuale aggiuntiva in quanto “rivenditori hardware” di quel dispositivo che ha generato una vendita in più.
(Vengo con piacere! scrivimi tu per favore su antonio AT simplicissimus.it)
[…] poche righe nascono dalla lettura del breve post di Antonio Tombolini intitolato “Anche Feltrinelli abdica nel digitale a Kobo, chi è il prossimo?”. È cosa nota, Librerie Feltrinelli da metà ottobre 2013 distribuirà […]
[…] sarà possibile acquistare i reader di Kobo anche nelle librerie Feltrinelli. Una partnership che, secondo Antonio Tombolini, equivale a una sconfitta per la casa […]
[…] si, anche Feltrinelli. Kobo infatti non si ferma neanche su questo fronte e anche nel paese nostrano continua a stringere […]
Scusatemi, non ho capito bene la faccenda delle percentuali, tra piccole e grandi. Amazon è una libreria, e vende i tuoi ebook. Per questo si prende il 30% del prezzo di copertina. Qualcuno sa, per caso, kobo che percentuale prende?
Non condivido la scelta di Feltrinelli di costringere i propri clienti ad utilizzare Kobo per la lettura degli e-book comprati dal proprio sito di vendita on line. Da cliente ho il diritto di decidere se leggere il mio e-book con l’app Apple (ho un iPad), Blue fire di Adobe, o Kobo, o qualsiasi altro programma compatibile.
Kobo, tra tutti è l’app è quello che mi piace di meno, in primis, perché non da le pagine del libro,.
Poi è pesante (l’applicativo Kobo per PC “pesa” più di cento mega.
Soluzione: d’ora in avanti non comprerò più gli ebook da Feltrinelli.
PESSIMO ACQUISTO – ASSISTENZA INESISTENTE – KOBO E MONDADORI DA DIMENTICARE
E’ stato un acquisto sbagliato ed una fiducia mal riposta sopratutto
per una azienda importante come Mondadori. Acquistato un kobo arc da
mondadori a gennaio 2013 (199 euro quando adesso costa appena 99) dopo
pochi mesi lo schermo si è incrinato a causa di un forte sbalzo di
temperatura (sono passato da un ambiente a 40° ad uno a 13°) e l’amara
sorpresa è stata la totale inesistenza della assistenza Mondadori dove
era stato acquistato. Vendono prodotti elettronici come fossero libri
cartacei e non hanno in realtà un settore tecnico adeguato per
supportare i clienti. Oltre a non aver vista riconosciuta la garanzia
non sono riusciti neanche a farmi un preventivo per la riparazione. Devo
adesso gettare tutto nella spazzatura.
Anche sulla politica commerciale ci si sarebbe aspettato altro
passare da 200 euro a meno della metà in pochi mesi è considerare il
cliente un “pollo da spennare”. Non riconoscere poi la garanzia
sostenendo “arbitrariamente” senza neanche aver in mano il prodotto che
“probabilmente le deve essere caduto”, cosa assolutamente non vera, è
offensivo oltreché lesivo dei miei diritti di consumatore. (a meno di
intentare una causa per 99 euro ?)
Meno male comunque, perchè stavo per acquistarne altri 2 (uno per mio
figlio ed uno per mia moglie) ma vista la totale inaffidabilità della
assistenza e della garanzia ho preferito rivolgermi ad altre marche che
mi fanno dormire tranquillo come asus memo pad 7 e 10 pollici.
Eccellente prezzo ma caratteristiche superiori ed una assistenza che ho
avuto modo di provare in varie occasioni in tanti anni e che mi danno la
garanzia di non aver gettato via i miei soldi. Sconsiglio vivamente
l’acquisto dei prodotti Kobo e sopratutto dimenticare Mondadori, se non
per qualche buon libro cartaceo.
Tale pessima esperienza è stata “subita” anche da altri clienti…. vedete qui ad esempio :
http://www.quintadicopertina.com/index.php?option=com_content&view=article&id=235:kobo-glo-una-recensione&catid=56:editoria-digitale&Itemid=83