Il blog di Antonio Tombolini

Breaking News: Kindle è tra noi!

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Quando ce vò, perfino l’autocitazione ce vò:

“Ormai ci siamo: sono pronto a scommettere che Kindle entrerà sul mercato europeo già nell’ultimo trimestre di quest’anno. Spiegherò poi perché…” (17 giugno 2009)

La notizia [qui il comunicato stampa ufficiale]è che ho vinto la scommessa, da oggi Kindle è in vendita non più soltanto negli USA, ma in oltre 100 paesi in tutto il mondo. Italia compresa!
Certo, per ora con qualche limitazione (si può comprare solo il Kindle picccolo, non il Kindle DX), e viene spedito dagli USA (ma Amazon si fa carico di gestire per il cliente le pratiche doganali), e bisogna pagarlo in dollari ad un prezzo un po’ più alto che negli USA (279$ + iva e dazi, contro i 259$ negli USA, ma con l’andamento del dollaro attuale non è poi così male…), e gli ebook e i giornali che si possono comprare sono solo quelli (in lingua inglese) già in vendita nel Kindle Store americano. Ma sono limitazioni certamente temporanee, aldilà delle quali spiccano un paio di considerazioni tremendamente significative, destinate a scatenare un effetto dirompente perfino sulle ultra-statiche strategie degli editori italiani.
Gli Editori. Fino a ieri Amazon non poteva vendere gli ebook del Kindle Store fuori dagli USA non per sua volta, ma per precise limitazioni contrattuali imposte dagli editori: evidentemente gli editori hanno esteso la licenza di distribuzione su scala globale. Dice ad esempio John Makinson CEO di Penguin Books: “Penguin is a leading supplier of digital books to Kindle in the U.S. and we are delighted to be extending that successful partnership to the rest of the world. The publishing industry is experiencing explosive growth in digital book sales in the U.S. and we hope to stimulate digital buying elsewhere by making our content widely available on new devices.”
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I Mobile Network Operators. Il punto di forza di Kindle (come quello del nuovo iRex Digital Reader che debutterà negli USA a fine ottobre) consiste nella possibilità di acquistare ebook direttamente dal device, senza passare dal PC grazie alla connettività 3G: ora questo è possibile in oltre 100 paesi al mondo, e questo significa che più di un operatore mobile ha trovato conveniente accordarsi con Amazon per offrire ai clienti Kindle la connettività 3G gratuita. Perfino in Italia, come si può vedere dalla Kindle coverage map qui sotto. By the way, se qualche operatore mobile italiano fosse interessato a fornirci connettività per portare in Italia da aprile 2010 il device di iRex, è pregato di farsi vivo…
Nelle mie peregrinazioni presso gli editori italiani, ogni volta che mi capitava di avvertirli guardate che Amazon arriva anche da noi, forse è il caso di trovarsi preparati… la risposta che ricevevo era sempre la stessa: “Ma figuriamoci, non hanno contenuti italiani, e noi non glieli daremo mai, come fanno a vendere in Italia!”. Ora non voglio far parlare le mie personali considerazioni (a me risulta che coi soli libri in lingua inglese Amazon sia di gran lunga la libreria online che vende di più in Italia, più di tutte le librerie online che vendono libri italiani… perché la stessa cosa non dovrebbe accadere anche per gli ebook?), ma lascio parlare il Jeff Bezos di oggi:

“We have millions of customers in countries all over the world who read English-language books, Kindle enables these customers to think of a book and download it wirelessly in less than 60 seconds.”

Era così difficile prevederlo?
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Simplicissimus Book Farm è della partita: nella vetrina dei Kindle Newspapers campeggia l’edizione Kindle de La Stampa, che siamo orgogliosi di aver realizzato. E sia detto neanche tanto per inciso: se questo accade, gran parte del merito va a questo ometto qui.
E adesso? Adesso sarò a Francoforte per la fiera del libro, dal 13 al 15 ottobre, per incontrare diversi editori e proporre loro di attrezzarsi per l’edizione Kindle ma anche col formato aperto EPUB, da distribuire attraverso la piattaforma SBF STEALTH che rilasceremo nei prossimi giorni… ma di questo riparleremo presto 🙂

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