La notizia, come spesso capita in questi casi, non manca di intrinseca ironia: l’editore di BitTorrent for Dummies, John Wiley and Sons, denuncia 27 utenti BitTorrent per aver condiviso copie della sua collana for Dummies. Cosa significa tutto ciò? Mixed feelings:
- Quei libri sono tra i più piratati da sempre. Se l’editore decide proprio ora di perseguire gli utenti (è il primo caso di questo genere negli ebook) è perché il business degli ebook si sta facendo adulto.
- Quale sia l’esito finale di una strategia di persecuzione legale della pirateria basta chiederlo ai discografici: studi legali arricchiti, risorse sottratte allo sviluppo del business, bad reputation presso gli utenti (ovvero nient’altro che i potenziali clienti), espulsione definitiva dal loro stesso mercato, a favore dell’iTunes di turno. Senza neanche la possibilità di potervi rientrare: i competitor di Apple si chiamano Amazon, Google, ecc… Insomma, un disastro.
- Speravo che gli editori di libri, coi loro autori ed agenti, compresa la lezione subita dai loro colleghi musicali, non cadessero nella trappola dei DRM, ma così non è stato. Spero ancora che evitino la trappola della caccia al pirata a mezzo tribunali, ma letta questa notizia comincio a dubitare un po’.
Hahahaha
Per capire la lezione da altri subita bisogna essere saggi e umili, qualità che decisamente mancano alla plebaglia che si arroga il diritto di credersi editori.
Notizia molto interessante e che fa capire il perché di molte cose: l’accelerazione verso eBook l’anno scorso senza troppa riflessione da parte di alcuni (Telecom, per esempio); il rifiuto falsamente intellettualistico di altri (vedi la pagine di repubblica di qualche giorno fa); l’incertezza degli editori maggiori; l’esito del Rapporto Censis sulla comunicazione del 2011, che sostiene che il mercato ebook è fermo!