Lungo articolo su Europa (organo ufficiale della Margherita) di Federico Orlando, uno dei mille convocatori della recente Assemblea sul Che fare?, dedicato a una critica della prospettiva verso il Partito d’Azione indicata da Pannella.
Ci va di mezzo, di passaggio, anche il sottoscritto:
Infine, era venuto l’ex vice presidente dell’Azione Cattolica Antonio Tombolini, che in piena assemblea dei mille aveva detto: visto che con la Casa delle libertà, dopo questi referendum, avete chiuso, Pannella si candidi alle primarie nel centrosinistra. Anima ingenua dell’azionista cattolico.
Pannella e i suoi non l’hanno degnato nemmeno d’una risposta. Ad altro azionismo pensavano, che non leghi a questo o a quel polo, ma consenta di lucrare da entrambi nello spazio neutro, formalmente equidistante e sostanzialmente di destra, che è da cinquantant’anni il luogo di Pannella (“uscito da sinistra” dal Pli).
In realtà qualche risposta l’ho avuta: Pannella l’ha definita un’idea non seria (sul Corriere di ieri); Marco Cappato – pur non riferendosi all’ipotesi di candidatura, ha invece indicato proprio nelle primarie del centro sinistra la prima scadenza per i radicali, per la verifica di una possibilità di alleanza tra i radicali (o meglio: i loro temi e il loro impegno) e il centro sinistra.
Caro Antonio, non è facile sorpassare Pannella, ma t’è riuscito! Stavolta lo hai spiazzato con la proposta (e lui ha perso qualche colpo non “registrandola” subito). A mio avviso dovresti riproporla attivamente, cioè ripetendola tu!, bombardare i Pannella boys via mail perchè ti dicano con chiarezza cosa ne pensano loro ed “il grande capo”. Purtroppo anche io penso che queste primarie siano una sceneggiata, ma se non ci crede nessuno è ancor peggio! Se non ci fossero spazi s’archivierebbe però tun sei più di un ascaro qualsiasi. L’avessi fatta io, convocatore dell’assemblea che non ha nemmeno partecipato…lo comprenderei,ma tu che hai svolto una relazione lucidissima, meravigliosa, no, proprio no. saluti cari
Gianluigi
Ho accolto il tuo consiglio, Gianluigi, ecco qui:
http://www.simplicissimus.it/2005/06/le_cose_radical.html
Credo che in realtà Pannella sia il grave ostacolo dei Radicali, che debba farsi da parte anche se – temo – non lo farà mai.
Cannibalizza gli altri, rimanendo sempre al centro della scena, e soprattutto si fa divorare dai media: in occasione dello sciopero della fame per la grazia a Sofri, non è stato in grado di spiegare, in nessuna televisione (avere le registrazioni), quale fosse il motivo del suo gesto. A chiosa di tutto, la pietosa apparizione al Maurizio Costanzo.
Non so se questo sia voluto anche da Capezzone, che in tal modo evita di fare il Radicale folkloristico (come è ridotto oramai Pannella), ma è certo che oramai Pannella è una macchietta controproducente.