Quando ce vò ce vò: l’avevo detto!
Ecco quel che sta succedendo:
Google si è valutata a più di 300 volte i profitti, o a $35 miliardi. Una volta definimmo una tal valutazione come rapporto “prezzo-sogni”, ma anche se le società gradiscono alte, grosse e gonfie quotazioni, non possono realmente controllarle, di solito. Ma certamente possono controllare il prezzo a cui offrono le azioni in un’Offerta Pubblica di Vendita di prima quotazione, ed il prezzo che hanno scelto era semplicemente pazzesco. Per una volta il mercato sembra essersi mosso in maniera saggia; sia il prezzo che il numero di azioni in vendita sono stati tagliati, poichè la richiesta di azioni di Google è stata nel migliore dei casi tiepida. [Motley Fool Take]
scusami Tombo… non conosco l’inglese. potrei anch’io intuire cosa c’è scritto?. scusami ma seguo il tuo blog… religiosamente saluti eduardo
Ora c’e’ la traduzione italiana 🙂
>e che adesso e’ ora di fare i soldoni quotandosi in borsa e puntando sulla pubblicita’ e basta balle: atteggiamento che in genere porta alla rovina, o comunque alla “fine” dell’impresa…
scusa Antonio, ma tu avresti continuato ad andare avanti senza pub e bruciando – per quanto? per sempre? – i soldi dei VC? Interessante modello di business 😀