Google Reader, il più diffuso e potente aggregatore e lettore di feed della rete, si rinnova (anche Google si sta facendo prendere dalla smania della sedicente bella grafica, sintomo già di per sé preoccupante) e, pensate un po’, in un colpo solo cancella la possibilità di condividere i post più interessanti.
Così io non potrò più segnalare (commentandole) le cose che ritengo più interessanti a quelli che seguono me, né io potrò giovarmi delle segnalazioni di quelli di cui mi fido.
Questa cosa è di una gravità assoluta: non per me, ovviamente, il servizio è gratis, e come tale non tollera pretese da parte degli utenti. Grave per Google, intendo, che perde una delle features chiave di quel bel pezzo di software.
Si dirà che però è stata aggiunta la possibilità di condividere su Google+ … Eccapirai, aggiungo io! Intanto per me non vale, perché uso un account Google Apps che non è utilizzabile per G+. E poi così si riduce Google Reader ad un’appendice di Google+.
Insomma, Google Reader è diventato per me inutilizzabile. Si avanzino i suggerimenti per un trasloco urgente ad altro feedereader, grazie.
[…] possono piacere o meno. Gli utenti del più utilizzato aggregatore di feed sono discretamente arrabbiati per questa limitazione alla propria possibilità di condividere informazioni, probabilmente pensata […]
Antonio hai tristemente ragione.
Se ti può consolare, da qualche giorno puoi usare il tuo account Google Apps con G+.
Ci si vede là … dove Google ci vuole fare incontrare. Chi siamo noi per opporci?
Non ti resta che provare bloglines o feedraider… io personalmente uso quello di thunderbird ma non è per nulla comodo.
Oppure ne fai fare uno ad hoc ai tuoi giannizzeri. ^__-
Confermo che puoi usare g+ anche con Google apps, informarsi prima di scrivere un articolo e pubblicarlo su internet rimane una buona cosa da fare.
Ma che sciocchezze. Basta attivare e usare “Invia a”.
Netvibes sempre e solo Netvibes.
infatti non so perchè dovete scrivere certe stupidaggini.
Basta andare in impostazioni e attivare quali servizi usare per la condivisione compreso facebook.
E’ normale che google cerchi di fare pubblicità a g+ cercando di costringere l’utenza ad utilizzarlo.
@maubuntu, con chi parli? Qui a “scrivere sciocchezze” ci sono io, solo soletto, quindi il tuo “scrivete” è fuori posto. Certo che se per te “E’ normale che google cerchi di fare pubblicità a g+ cercando di costringere l’utenza ad utilizzarlo” allora sí, sono sciocchezze. Il problema è che G+ non funziona e non funzinerà, e “piegare” gli altri strumenti ai fini di “costringere” a usarlo non farà altro che rovinare gli altri strumenti. Problema di Google, ovviamente, non mio, come ho precisato.
Quanto @pascal, che sceglie il tono da sapientino, mentre lo ringrazio dell’informazione, lo informo a mia volta dl fatto che mentre scrivevo il post G+ non era ancora disponibile per G-apps, ovviamente, se no perché mai lo avrei scritto? E un consiglio: nelle conversazioni in rete questi toni da veteran non servono a niente, se non a spegnerla, la conversazione. Meglio evitarli.
E no, Marco, non mi troverai in quella replica malriuscita di FrienFeed che è il salottino pseudoelitario e pallosissimo di G+, meglio allora la bettola autentica di Facebook 🙂 In G+ mi farò passivamente rappresentare da qualcuno dei miei Bot 😉
Prova Feedly, client web per GReader.
http://www.feedly.com
Leonardo mi ha anticipato di qualche minuto. Se provi feedly non lo lascerai mai più. Lo trovi anche per il tuo inseparabile aifon. 🙂
Parlo da forte utilizzatore di tutti i servizi G.
La mancanza del tasto share mi rattrista. “Invia a” è complesso, fa perdere tempo, è da configurare.
Per me è un brutto errore.
Tanto possono fare quel che vogliono, ma non riusciranno ad abbattere Facebook con queste “tecniche”.
Il tasto share utilizzabile anche per articoli trovati navigando su internet, e non inclusi nel reader, era una gran comodità oltre che utilissimo! Sono alla ricerca di qualcosa che sostituisca il tasto share e spero non sia ancora Google a governare come posso condividere gli articoli.
Mi sono accorto oggi di una mancanza per me ben più grave: non ci sono più i feed RSS dei tag, usati da moltissimi (me incluso) per selezionare articoli da esportare su blog e altri servizi.
Giustamente qualcuno ha parlato di downgrade…
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