Il 13 ottobre 1997 facevo ingresso in it.hobby.cucina così.
Aldo Ponzetti aka ponz aka Aldoponz lì era già di casa da tempo, e si presentava così.
Aldo è morto tre giorni fa.
Ricordarlo non è difficile, basta chiedere a Google per godere di un po’ della sua poesia (che spesso si mascherava da ricetta) riversata tutta in quel newsgroup, in quegli anni, e regalata ai suoi amici.
Voglio regalarvene un assaggio:
[L’immagine che campeggia in alto è il logo che Aldo disegnò per il primo raduno IHC che organizzammo a Loreto nel 1998, e che venne stampato a mano su un meraviglioso grembiule da cucina dalla Bottega Pascucci per l’occasione. Lo uso ancora oggi.]Io sono il cuore – ore
Io cucino, e rendo onore – ore
Perché ho onore e rispetto.
Santifico il Porco – orco
Perché non lo spreco – eco.
E mi sacrifico, sudando – ando
Spignattando – ando
Riordinando – ando
Perché in queste cose
Trovo l’Amore.
Ore.
Aldo
un abbraccio forte.
:'(
Come si diceva, “un bicchiere di vino nero”…
(Ciao Ponz, e saluta il Ratti, già che sei là)
ps: il ng non lo leggo da quasi un anno, ma le due risposte che hai ricevuto NON me lo stanno facendo rimpiangere…
dario, a dire le cose come stanno, i newsgroup, tutti, sono diventati posti infrequentabili. Ma ci tenevo a ricordare Aldo anche li nel posto dove ha letteralmente vissuto pertanto tempo.
Quanti ricordi…
RIP, Aldo!
terribile. Mi dispiace proprio tanto.
ho conosciuto Aldo nel 2000.Eravamo colleghi nello stesso studio di architettura a Parma.
I miei ricordi felici passati nella città emiliana sono legati a lui. Le cene a casa sua, nel suo piccolo giardino, le chiaccherate e le risate in studio anche nei momenti più tesi, le serate d’estate passate nelle sagre tra i colli di Parma. Aldo era una persona speciale. Educato e gentile, colto e raffinato. Le conversazioni con lui non erano mai banali.Profondamente buono e allegro, almeno quando era in compagnia.
Ho sempre saputo invece dei suoi profondi disagi e delle sue infinite tristezze. Aldo faceva l’architetto con passione e con talento ma in realtà voleve fare il funambolo. Faceva roteare in aria delle palle colorate e solo questo metteva allegria.
L’ultima volta l’ho sentito un paio di mesi fa. Era profondamente triste e quando ci siamo lasciati ho avuto una grande angoscia. Una premonizione forse.
Ora penso a lui con molta nostalgia e con profonda tristezza.
Ho passato poche giornate con Aldo, sempre a Parma. Abbiamo cantato, costruito barchette di carta, mangiato e fatto risate. Sono triste e abbraccio i suoi amici.
..con gli occhi della mente ho visto che ti aggiravi nei luoghi che conoscevi e che non facevano piu’ parte del tuo, di mondo. Sei rimasto molto accanto alla tua lapide, poi davanti a casa tua. Seduto sui gradini. Per tre giorni. Poi, poco tempo dopo sono passata e tu non c’eri piu’..hai trovato la Strada. Ti voglio bene e te ne vorro’ sempre.
A ritroso.
Venni a cena da te poche volte, mi piaceva la tua compagnia piu’ che la tua cucina. Tu, frizzante, ironico ed allegro ma anche profondo e triste..e solo. Combattuto…e solo. Ti dicevo so quel che provi, anch’io ho avuto il tuo problema. Mi abbracciavi. Sapevo che sapevi…
A ritroso.
Eravamo amici da bambini, agli scout insieme e poi al liceo Segrè, scopro con tristezza la sua scomparsa, un ricordo affettuoso
Giorgio