Patrizia è mia moglie. Ed è la mamma dei miei figli. E’ anche una che si ostina a non aprire un suo blog (chissà, magari, prima o poi…). Così stavolta gli bloggo io, qui, l’invettiva che ha voluto rivolgere a quei credenti la cui fede e le cui scelte etiche sembrano sempre avere bisogno del supporto di un qualche divieto legale. Signore e signori, ecco a voi Patrizia:
La legge sull’interruzione di gravidanza non obbliga nessuno ad abortire, una legge diversa dalla 40 non mi pare possa in alcun modo obbligare le "coscienze" a ricorrervi. Perché impiantare tre embrioni alla volta non sconvolge la vostra coscienza di credenti e uno alla volta, magari 5 volte di seguito, sì? E ancora perché un aborto al quinto/sesto mese (l’amniocentesi si fa in questo momento della gravidanza) non sconvolge la vostra coscienza, mentre una diagnosi prenatale sull’embrione, e la successiva decisione di procedere all’impianto, sì?
Non basta: perché una donna malata di cancro, con le ovaie "bruciate" (lo so il termine è improprio, ma tanto per capirci) dalla chemioterapia, prima della 40, poteva avere ancora la speranza di avere dei figli facendo congelare i suoi embrioni, ora deve invece abbandonare anche questa speranza? La vostra coscienza si sente più salvaguardata così? Una doppia sfortuna aiuta la vostra bella coscienza a rimanere tranquilla?
Magari la vostra fantomatica coscienza vi consiglierà, qualora vi doveste trovare nella situazione sopradescritta (ovviamente non lo sto augurando a nessuno, spesso mi trovo a pensare che potrebbe succedere anche a me) di recarvi in qualche paese vicino (Svizzera o Belgio ) per poter congelare i vostri embrioni, così come in passato la vostra coscienza vi faceva ricorre alla, più che sacra, Prezzolata Rota per farvi azzerare il matrimonio, salvo poi predicare per gli altri l’indissolubilità del sacramento ed impedire, sempre in nome della vostra bella coscienza, una legge che consentisse a tutti di sciogliere il vincolo del matrimonio. Ancora: l’eterologa sconvolge le vostre coscienze, e allora l’adozione e i figli nati da relazioni extraconiugali?
E infine, tra le tante cose, la più inverosimile: che coscienza è quella che ritiene di essere a posto, sapendo che gli embrioni soprannumerari saranno, prima o poi, buttati nel lavandino, piuttosto che utilizzati per lo studio di malattie che tanto hanno a che fare con la vita di tutti noi?
Io da credente, quale credo di essere, non mi sento in alcun modo minacciata; anzi, meglio, la mia coscienza non si sente in pericolo, per il fatto che esiste una legge sul divorzio o una sull’interruzione di gravidanza, ma quando sento o leggo della necessità dei cattolici di tutelare la loro coscienza allora mi pare proprio che il cardinal Poletto abbia paradossalmente ragione: ‘alcuni credenti hanno proprio la coscienza a fisarmonica’.
Brava.
Io e Cinzia siamo in battaglia per le stesse cose.
Sento di dover appoggiare questa battaglia.
Per la civiltà, oserei dire.
Come è cresciuta Matilde…Topina.
Ciao, mi è piaciuta molto la tua “lettera aperta” e la condivido pienamente. Anzi, se me lo consenti, vorrei pubblicarla nel mio blog.
Io voto SI al referendum. ciao
non ho paura di non essere d’accordo con te… e di avere il coraggio di scriverti.
non capisco anzitutto perchè tutte le vostre discussioni debbano svolgersi sempre con il tono di chi è arrabbiato e debba sempre rivendicare una libertà che gli sembra sottratta, sempre e comunque dagli altri, e mai da se stessi…
E’ una legge, anzitutto, e come tale andrebbe messa alla prova prima che modificata ideologicamente…
Non è una legge vaticana…dal momento che Donum Vitae non preveda l’opportunità della stessa fecondazione omologa.
Forse voi parlate tanto per ideologia di libertà nel senso che lo Stato deve comunque garantirne il mio pieno esercizio senza esprimersi sul bene e sul male, per me e per la società: credo però che pochi abbiano a che fare con le domande profonde e le sofferenze di ragazzi in cerca di un’identità, che gli viene anche dalla famiglia di origine..
Chi sono io? Da dove vengo? dove vado?
…e poi.. diciamolo semplicemente: si è cattolici perchè lo si decide da soli o perchè si accoglie un dono?
Non è forse che al massimo Gesù è un buon maestro di umanità?
ma null’altro?
Marco dice:
E’ una legge, anzitutto, e come tale andrebbe messa alla prova prima che modificata ideologicamente…
io invece ribadisco che le mie obiezioni non sono per nulla ideologiche, una donna malata di cancro impossibilitata dalla 40 ad avere figli non mi sembra proprio una posizione ideologica.
Marco dice ancora:
Non è una legge vaticana…
Io dico che ci mancherebbe altro, ma credo che il futuro non ci prepari niente di buono da questo versante.Temo proprio che i miei figli tra qualche decennio si troveranno a vivere in uno stato talebano anche se vaticano.
Marco dice ancora:
credo però che pochi abbiano a che fare con le domande profonde e le sofferenze di ragazzi in cerca di un’identità, che gli viene anche dalla famiglia di origine..
Mi sembra che tutto questo abbia poco a che fare con la legge in questione a meno che Marco non sostenga che, vista la mancanza di senso che attanaglia la nostra societa’ ( a suo parere), non dovremmo piu’ mettere al mondo dei figli.
Chi sono io? Da dove vengo? dove vado?
Ecco le tre domande imbecilli che mi perseguitano dai tempi della mia adolescenza trascorsi in ambienti cattolici.
Un solo rammarico: non e’ cambiato nulla in 30 anni anzi…
Totalmente irrazionale: se c’e’ la legge sull’aborto allora anche con gli embrioni dobbiamo poter fare qualunque cosa.
“Il NO e’ poco: noi non andiamo a votare”
vedo per fortuna che interviene qualcun altro “D.” con parole diverse da quelle “impaurite” di patrizia.
Se i tuoi figli cresceranno nella paura è proprio perchè questa paura e questa sindrome da persecuzione gliela stai instillando tu, cercando sempre il dubbio e il sospetto.
Spero che alla domanda “chi sono” tu abbia già trovato una risposta, e spero che non sia: una che ha paura.
no comment, caro marco.
se questo e’ il livello delle vostre argomentazioni, mi ritiro in buon ordine, ho altro da fare, ma voi fate pure…
Ma che tristezza….
Sempre ad aggredire.
Penso alla donna di 40 anni con le ovaie bruciate ecc.ecc. e mi sovviene che la maternità non è un diritto ma solo un desiderio. Mentre la vita per il concepito (e per tutti in tutte le situazioni) quello sì che è un DIRITTO SACROSANTO !
E mi basta così per spuntare tutto quello che dice Patrizia con tanto …slancio.
Sarà banale, sarà ovvio, sarà quelchevuoi ma non c’è altro da aggiungere oltre a questo: o sei cristiana cattolica o non lo sei. Oltretutto non sei obbligata ad esserlo . E comunque non ci sono mezze misure, non ci sono compromessi, aggiustamenti di sorta.
Se pensassi che valga la pena intavolare con una discussione di merito che potesse contribuire alla reciproca crescita lo farei. Purtroppo con chi sbraita in questo modo è inutile.
Per quanto riguarda la parte sul recarsi in Svizzera e Belgio non posso però esimermi dal replicare citando una domanda che mi fu rivolta da qualcuno su questo sito:
“Cosa ne sa della testimonianza di chi non conosce neppure, come si permette di giudicarne la coerenza?”
Se non se lo rammenta, gentilissima Patrizia, queste sono parole sue, in risposta al commento del sottoscritto dopo il post di suo marito “S’i fossi Papa” del 26 aprile.
Complimenti continuate così.
.. nella prima riga di quanto scritto sopra c’è un piccolo refuso, intendevo dire: intavolare con Patrizia, naturalmente.
Per Simonetta: stavolta non sono del tutto d’accordo con te. Questo post è delirante indipendentemente dall’appartenenza confessionale 😉
L’ignoranza, cara Simonetta, e’ davvero un guaio : la 40 e’ la legge, non gli anni della ipotetica donna ammalata di cancro. Il resto si commenta da solo.
vedi, cara Patrizia, tu sei capace solo di offendere perchè non hai argomenti.
Solo le persone maleducate ed arroganti come te possono permettersi il linguaggio che tu usi e comportamenti così scorretti.
Mi dispiace per te, perchè sento tutti i limiti del tuo sbraitare a vuoto. Sei una debole che strilla perchè non sa fare altro. Giri a vuoto.
Ciao e stammi bene, se puoi.
grazie simonetta che ci sei anche tu, donna, a parlare con patrizia.
DAvvero triste: essere contro senza contenuti, con pochissime idee, senza magari aver letto la legge (come la Ferilli e le altre belloccie che hanno aderito al sì), con l’unica preoccupazione di essere “cattolici” adulti.
Si fa battaglia di pura ideologia, si ha un’idea di libertà dissociata da ogni possibile pronunciamento della comunità civile, che dovrebbe tacere sui diritti dei più deboli.
I cattolici, che confessionalmente non possono riconoscersi in questa legge, la difendono perchè a dover aver voce devono essere tre, papà, mamma e figlio, e soprattutto il più debole.
Ma sembra che questo valga solo quando c’è da dare contro a Bush o per esporre molto comodamente le bandiere della pace.
Veni Sancte Spiritus! Siamo nella novena di Pentecoste, te lo ricordi Patrizia?
notte
In sostanza gli interventi di Marco e Simonetta sono riassumubili in due principi, il primato della religione e il dominio sulle donne. Tutto sommato una vecchia storia che ripetuta oggi potrebbe far assomigliare l’Italia più alla Turchia che alla Svezia o alla Francia. La morale talebana, vaticanocentrica e maschilista, oggi ha di nuovo la possibilità di incarnarsi in questa rozza guerra alla scienza che vuole ricercare e guarire, all’autodeterminazione della maternità e quindi della donna, alla libertà di esercitare un diritto. In nome di Dio e contro le donne. Naturalmente l’Italia, che pure subisce molto più di altri paesi cattolici, vedi la Spagna, la presenza di un clero forte e militante, non è così integralista come questi interventi potrebbero farla sembrare. Sono anche convinta che molti parlino a sproposito della legge perché probabilmente non la conoscono se non attraverso la propaganda dei suoi sostenitori. E sono sicura che queste accese discussioni faranno bene a tutti. Magari nelle famiglie si tornerà anche a parlare di diritti faticosamente conquistati come l’aborto e il divorzio con la consapevolezza che come tutti gli altri diritti devono essere costantemente vigilati e tutelati.
povera giovanna. se pensi così…
se l’aborto è un diritto, e io domani ti incontrassi per strada, magari affaticata dalla borse della spesa, potrei dunque investirti. Magari cercando il punto giusto per essere “scientifico”, recando meno male possibile, ma ottenendo l’effetto..
SArei forse piùumano e più clemente di chi compie l’aborto schiacciando con un forcipe la testa del feto e poi aspirando il corpo fatto a brandelli.
Forse tu non hai mai visto l’immagine ecografica di un aborto in diretta…
Se questo è il tuo pensiero sull’essere donna, allora benedetto maschilismo vaticanocentrista, che forse ti tutela molto più di quanto tu creda.
E ricordati che la legge 40 – lo ripeto, non è del vaticano perchè forse tu nè hai mai letto la legge, nè conosci il pensiero della CHiesa in merito – tutela e costantemente cerca di vigilare, pur nella sua imperfezione, proprio sui diritti di chi è più debole.
Non ti preoccupare: proprio perchè sono contro l’aborto e difendo l’astensione sul referendum per la legge 40, se domani ti trovassi in strada, al massimo scenderei ad aiutarti a portare le borse della spesa verso casa tua…
Caro Marco, è davvero triste che un uomo, come lo sono anch’io, del resto, abbia le tue certezze assolute su questioni che riguardano la sfera femminile dell’esistenza e che usi espressioni come “povera Giovanna” che suonano fastidiosamente paternalistiche, nel senso di chi ha la verità in tasca a scapito di chi, poverino, non ci riuscirà mai. Ti spingi addirittura a criticare, da uomo, l’essere donna di Giovanna ed io mi domando quale sia la superbia che ti consente di preferire il “maschilismo vaticocentrico” alla libertà di pensiero di una donna, quale tu non sei. Per quanto mi riguarda, paragonare un atto, carico di consegenze drammatiche per la donna, come l’aborto ad un omicido denota la totale non comprensione delle parole sia di Patrizia che di Giovanna ma soprattutto del mondo femminile.
Le righe che trovate di seguito sono tratte da un articolo del direttore di Avvenire Dino Boffo, intitolato “Risposta alla “Stampa” Basta truccare le carte”
Chi ha voglia di leggerlo lo trova nel sito di Avvenire.
Mi interessa commentare solo quest’ultimo passo:
“… «Se passano i sì, nessuno sarà sconfitto» dice l’angioletto tenerissimo che si cela sotto le sembianze dell’onorevole Barbara Pollastrini. Nessuno? E quell’individuo di specie umana che ha cominciato a vivere al momento dell’incontro tra ovulo e spermatozoo, che lei vuol congelare, o vivisezionare, o manipolare, anche quello vince? Ecco, piantiamola davvero con i trucchi, ed entriamo civilmente nel merito”
Raccogliendo l’invito del direttore a piantarla con i trucchi e ad entrare nel merito (chi non conosce la 40 e’ pregato di astenersi dal commentare), ripropongo la mie domande di sempre: perche’ la 40 vieta la diagnosi prenatale sull’embrione, poi pero’ quell’embrione, diventato feto nel frattempo, si puo’abortire al VI mese?
Non capisco se il sostegno delle gerarchie per questa legge derivi dal fatto che rappresenterebbe il male minore? Qualcuno, con rammarico, dice infatti che non e’ una legge vaticana e dunque e’ imperfetta.
Ma mi chiedo: e’ male minore un aborto al sesto mese, piuttosto che una diagnosi preimpianto?
Non mi pare.
In Europa il 90% delle donne in gravidanza non medicalmente assistita che si sottopone ad indagini prenatali (amniocentesi o villocentesi), se il feto ha dei “problemi”, decide di non proseguire la gravidanza.
Come mai non ho mai sentito nessuna obiezione in ambiente cattolico rispetto a questo tipo di indagini?
Anche in questo caso, come spesso succede tra i cattolici, si preferisce far finta di non vedere (vedi contraccezione, status dei divorziati nelle comunita’ ecclesiastiche, omosessualita’ ).
La posizione delle gerarchie a sostegno della 40 che trova in Boffo, come sempre del resto, il miglior propagandista, e’ dunque solo puro tatticismo politico teso unicamente alla conservazione del potere, solo voto di scambio, come si sarebbe chiamato nella prima repubblica.
Vorrei ancora chiedere a Boffo che accusa i sostenitori del sì di voler “vivisezionare e manipolare” gli embrioni:’e’ preferibile buttarli (quelli soprannumerari esistenti) piuttosto che usarli per la ricerca?
Anche in questo caso, pur facendo molti sforzi, non riesco a trovare alcuna motivazione ideologica, ne’ tanto meno religiosa, a sostegno del lavandino.
Poi mi piacerebbe fare un’ altra domanda a Boffo.
Sono 17 anni che aspetto.
Certo e’ una cosa un po’ personale e forse non dovrei, ma ha sempre a che fare con gravidanze e pseudomorale cattolica.
Eccola: come mai hai continuato a chiamare mio marito e me fino al settimo mese della mia prima gravidanza per avere notizie del nascituro e poi piu’ niente?
Avevi bisogno di sapere se il mio primogenito fosse stato concepito prima o dopo del matrimonio?
Immagino di si.
Certo deve essere stato un duro colpo scoprire che questo argomento non poteva essere utile per la causa…
PS: non stupitevi per l’angioletto tenerissimo con cui apostrofa la Pollastrini, e’ il suo modo consueto di fare: se l’avesse davanti, la Pollastrini, l’abbraccerebbe fino a stritolarla… e’ un tipo affettuoso il direttore.
È verissimo Pietro quello che scrivi a proposito dell’universo femminile. Infatti non nego che oltre la questione politica ci sia una questione sessuale che mantiene tesi i rapporti tra generi che peraltro si articolano in più identità, certamente non solo maschile e femminile tout court.
Per esperienza personale, e la tua testimonianza lo dimostra, so che questi mondo possono parlarsi e capirsi, pur sempre nell’accettazione di un mistero che sta lì e che a volte sembra compromettere ogni possibile comunicazione. Ma la questione politica che ruota attorno al tema della gestione del potere, della supremazia di un’idea sull’altra, è innegabile. E quando questo desiderio di dominio dell’una ragione sull’altra o di una persona sull’altra, passa attraverso la chiave religiosa si entra a pieno titolo nella terra dell’integralismo che non ammette ragioni, e perciò totalmente irrazionale.
Le argomentazioni che ha portato Patrizia in questi giorni, l’analisi acuta di Antonio sui diritti del concepito, rispetto ad atteggiamenti fideistici e quindi dogmatici di questo tipo, possono molto poco. Del resto integralismo cattolico e fondamentalismo islamico, per citare due realtà che ci interessano molto, non sono forse due facce della stessa medaglia? Di questi tempi è bene avere le idee molto chiare al proposito, io credo.
eh sì, povera Giovanna lo dico anch’io e mi associo a Marco.
Ognuno può avere le proprie idee e convinzioni ma non è aggredendo ed offendendo che si instaura un dialogo. Esattamente il contrario.
Non capisco infatti quale sia il motivo di questo atteggiamento di rabbia verso chi la pensa in modo diverso – e sostiene il suo punto di vista.
Abbiamo pensieri differenti e differenti credo.
Sì, perchè non posso immaginare che uno si consideri cristiano e non sostenga valori e principi soprattutto cristiani quali la difesa vita .
Quindi è inutile arzigogolare tanto e fare i sapienti e gli eruditi e tacciare chicchessia di ignoranza o imbecillità quando al di là dello scontro voluto a tutti i costi c’è solo il famoso “vuoto”.
La legge 40 la conosciamo anche noi sai? Non siamo così sprovveduti ed impreparati come tu credi. Per quanto mi riguarda non parlerei se non fossi ben informata e non avessi approfondito l’argomento.
Ma pare che solo voi siate i depositari della verità.
Lascio te, Patrizia & co. gioire di questa vostra pretesa ma siete gli unici a crederci.
Per il resto, poichè non è possibile uno scambio civile di opinioni ritengo non si potrà mai arrivare ad un incontro quanto meno costruttivo.
Peccato.
Se tutto questo rappresentasse anche solo un piccolo campione significativo della società ci sarebbe veramente da spararsi (in senso metaforico poichè io rispetto il valore della vita, anche la mia).
Mi illudo, anzi spero, che non sia così.
ma che palle, oltre alla solita solfa, Simonetta, ha qualcosa da dire?
PROVO IN QUESTO MODO:
DOMANDA, semplice semplice: E’ PREFERIBILE NON IMPIANTARE UN EMBRIONE MALFORMATO O UN ABORTO AL SESTO MESE?
RISPOSTA DI SIMONETTA & CO.: ………
DOMANDA ALTRETTANTO SEMPLICE: E’ MEGLIO IL LAVANDINO O IL CESSO O LA RICERCA SUGLI EMBRIONI SOPRANNUMERARI DESTINATI AD ESSERE ELIMINATI?
RISPOSTA DI SIMONETTA & CO: ………..
Mi acconteterei solo di questo.
Grazie!
Risposta:
1. la stessa diagnosi preimpianto non dà certezze assolute, e a volte è rischiosa o invasiva
2. Io contesto in principio il diritto all’aborto: siamo di fronte a una vita, che come tale va accolta e riconosciuta. Se per voi la legge 40 viene sentita come contraddittoria con la 194, intuite qualcosa di giusto, ma l’errore e il pericolo non stanno nella 40, ma nella 194 in sue ampie parti oltre che nelle abbondanti omissioni di applicazione in altre, circa la prevenzione ad esempio.
3 tenuto conto di numerosi pronunciamenti, ribadisco che aborto è omicidio, fatto e finito. Questo ci distanzia, e questo appare un fossato incolmabile. Io mi sento dalla parte della vita, voi da parte di una libertà intesa come affermazione assoluta del proprio diritto individuale (e qui non entro in argomentazioni fideistiche, preciso, perchè tutto questo è sempre tacciato di oscurantismo vaticano).
4 hai la certezza della malformazione dell’embrione?
Un feto down puoi ucciderlo? Perchè gli accogliamo in vita quelli che abbiamo già: non è meglio buttarli dalla rupe tarpea come facevano nel mondo classico?
5 consulta le laicissime riviste Lancet, Nature, Science.. e dimmi quanti studi trovi approvati, protocollati e riusciti con ricerche da staminali embrionali (tutti in paese in cui la legislazione apparirebbe più libertaria che in ITalia) piuttosto che da staminali adulte.
6 che palle lo dico anch’io, perchè siete davvero una manica di ottusi oscurantisti. Siccome siete al mondo, vi rispetto anche se mi fate arrabbiare ed amo anche la vostra vita. A meno che non siate stati embrioni anche voi e vi riteniate di una razza ultraterrena…
Marco, svejete!
I vostri condottieri, parlo di gente come Rocco Buttiglione, mica pizza e fichi!, mentre manda voi truppe di fanteria all’assalto all’arma bianca come tu fai qui (e come sento altri fare altrove), con un fanatismo pari solo alla buonafede, ai piani alti, quando si tratta di discutere tra “uomini di mondo”, si premurano di rassicurare che “no, per carita’, la 194 non si tocca, e non c’entra niente, signora mia!”.
Allora, per quanto riguarda te, la richiesta e’ questa: tutto ‘sto sacro fuoco per la vita, come fa a ritenersi soddisfatto ed estinguersi sfogandosi con un’astensioncina da nulla? Datti da fare, cribbio, c’e’ un omicidio bello e buono e legalizzato da far fuori, la legge sull’aborto! Cominciate a raccogliere le firme per abrogarla, quella legge assassina, no? Prova a chiedere a Ruini che ne pensa, se non sia disponibile a mettersi alla testa di una ‘si’ santa causa…
leggo solo ora il gentile intervento di Patrizia e ringrazio Marco che ha risposto più che esaurientemente alla sua provocazione.
Provocazione inutile del resto perchè il mio pensiero l’ho già espresso più volte su queste righe, è noto ed arcinoto, e solo chi non vuole sentire non capisce ed abbaia.
Non mi presto ad interrogatori da maestrina.
Io sono adulta. Tu non lo so.
Che palle te lo dico anch’io Patrizia perchè avete proprio stufato.
In quanto alla risposta di Antonio a Marco, ti sbagli Antonio perchè nessuno ci manda come truppe all’assalto come fossimo carne da macello o beoti fanatici senza idee. Sappiamo ragionare e scegliere anche noi, autonomamente. Ma forse non lo sai.
Il lavaggio del cervello viene fatto in ben altre sedi.
Però sei padrone di credere quello che vuoi….contento tu!
Simonetta che si sente interrogata dalla maestrina, risponde:
“Che palle te lo dico anch’io Patrizia perchè avete proprio stufato”
Bene.
Tra le poche cose che potremmo condividere, non certo la concezione dello stato laico, una mi pare talmente ovvia da non meritare alcuna discussione, ed e’ questa: ti obbliga qualcuno a leggere questo blog?
Immagino la risposta sia negativa.
Ecco allora, se ti abbiamo stufato, non leggergi ed ilproblema e’ risolto.
Almeno spero.
NON MERITI ALCUNA RISPOSTA.
Ma solo questo desidero dirti:
“Leggo quello che voglio quando voglio e dove voglio.
Non sarai tu a consigliarmi o a mettermi dei divieti”.
Stop.
eh certo, cara Patrizia, che metti bene in evidenza il desiderio aperto e laico di confrontarti e ascoltare l’altro…
Non ho votato ai referendum sul divorzio e sull’aborto perchè ero troppo piccola.
Sono grata ai miei genitori e a quelle generazioni che l’hanno fatto perchè nella mia vita ho dovuto ricorrere – per ragioni di cui ho dato conto alla mia coscienza e darò a Dio, quando vorrà, a questo e a quello.
Auguro a mia figlia che il mio voto del 12 giugno 2005 non debba mai servirle. Io intanto voto per regalarle quello che hanno regalato a me: la possibilità di decidere.