Niente manfrine, ecco i numeri: 65mila, nel 2010 (che poi vuol dire tra ottobre e dicembre del 2010) si sono venduti sui 65mila ebook in Italia, per un fatturato complessivo pari a circa 700mila euro. Ovvero lo 0,05% del mercato del libro (che vale circa 1,350 miliardi di Euro). Secondo me 🙂
E già che ci sono vi dico anche quanti se ne venderanno nel 2011: sui 400mila, per un fatturato di circa 3-4 milioni di euro. Ovvero lo 0,2-0,3% (che vuol dire cinque o sei volte il fatturato 2010). Sempre secondo me 🙂
Tanto? Poco? Ovvio che è poco, pochissimo. Ma su questo io la penso così. Negli USA molti editori, agenti, autori, distributori, retailer si sono attardati in un attendismo fatto di ma tanto sono quantità trascurabili. Ora si trovano a rincorrere un signore di nome Amazon, che quando le quantità erano risibili ha preso le cose sul serio e controlla quasi l’80% degli ebook venduti, che non sono più così pochi (800 milioni di $) e continuano a crescere vertiginosamente. Per tutto costoro recuperare è adesso un po’ più difficile.
Non varrebbe la pena, in Italia, di mettersi a correre tutti, magari anche tutti insieme, da subito, facendo sistema, come usa dire, per evitare di ritrovarsi di qui a un anno a fare sterili lamentele sul cattivone Amazon?
Mettersi a correre vorrebbe dire: che gli editori accelerino il rilascio di titoli digitali, non solo con le novità , ma mettendo mano in misura consistente ai loro cataloghi; che agenti e autori si informino su come ci si sta muovendo negli USA, su come gestire i contratti, su come non arenarsi su falsi problemi come la pirateria e i DRM; che i distributori e i librai, sia online che offline, si mettano di buzzo buono a vendere e promuovere anche gli ebook, sperimentando formule e proposte creative. Eccetera.
E al prossimo post magari vi dico di quotidiani e riviste. E poi anche di libri di scuola. Intanto però parto per Rimini: ci si vede lì?
Sai qual è il mio timore? Che se il mercato non decolla un pochino, quando Amazon decide di portare Kindle in Italia spazza via tutti e impone il suo standard. Il che forse potrà essere un bene per la causa ideale dell’ebook, perché moltiplicherà il mercato, ma sarà male per tutto il settore, distributori e librai ovviamente ma anche, a lungo termine, editori.
Esatto Silvio, è quello che temo anch’io, e per questo dico che varrebbe la pena di mettersi tutti a correre un po’, proprio per far decollare il mercato prima che accada!
Scusa, ho scritto il commento prima di aver letto il resto del post, dove sostanzialmente dici la stessa cosa 🙂
Sono d’accordo fino in fondo, ma noi di Delos Books contiamo solo per l’1,13% se le tue stime sono giuste (ue’, non male comunque, avessimo questa percentuale nei libri stampati…).
Io vedo libri di Mondadori a 12, 13 euro, ho visto un Signore degli Anelli a 21: io non credo che la gente sia ancora in grado di capire perché deve spendere più di 10 euro senza avere nulla di fisico in cambio.
Ho anche sentito editori invidiare la Francia dove se non ho capito male gli ebook non possono costare meno dell’80% del libro stampato.
Finché si pensa in questo modo, mettiamola così, i libri stampati non corrono nessun pericolo da parte degli ebook.
Parole sante, Antonio, ‘fare sistema’. Niente di più difficile in Italia, lo sappiamo tutti.
Se devo fare anch’io una “profezia”, dico quello che precnozzia Silvio: Amazon porta il Kindle in Italia, vende ebook italiani e spazza via tutti. Già ora il suo ereader è forse il più diffuso nel Belpaese, figuriamoci cosa succederà poi. Aggiungiamoci che il prezzo calerà di moltissimo e che l’Italia è il paese dei omfaloscopi…
[…] quella dell’anno prima finiva a prendere polvere. Si fa un gran parlare di editoria digitale (oggi in Italia appena allo 0,05 del mercato) ed io nel mio piccolo sto prendendo in considerazione Kindle o […]
In Italia Feltrinelli, Mondadori, Messaggerie e RCs controllano tutta la filiera editoriale risparmiando moltissimo e acconsentendo un calo reale dei prezzi alla vendita bassi come non mai da almeno 30 ani a questa parte. Ormai un romanzo di 300 pagine di un autore di media tiratura lo si trova a 10-12 euro e su questo ottieni alla cassa un altro 25% di sconto. Pertanto non capisco perchè la gente si debba impegnare con l’acquisto di un e reader a 200 euro che da se equivale a 25 libri da leggere in due anni?
[…] Su Simplicissimus (una delle principali piattaforme dedicate alla vendita di eBook) ho trovato un articolo interessante. ecco i numeri: 65mila, nel 2010 (che poi vuol dire tra ottobre e dicembre del 2010) […]
Buongiorno Antonio,
ho visto le stesse cifre riportate anche in altri articoli, tra cui anche uno del Sole24Ore, ma non è mai indicata la fonte di questi dati: chi è che ha fatto questa stima?
grazie!
[…] nel quale il mercato del libro elettronico vale per ora uno zero virgola qualcosa (lo 0.05% secondo Antonio Tombolini che ha fatto un po’ di conti), è che sia data per scontata, un po’ a tutti i livelli, […]