Il blog di Antonio Tombolini

Parte Prima, Cap. I: L'inautenticità strutturale del tempo giuridico: Gino Capozzi. §10 L'intemporalità del diritto

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Parte Prima
DIRITTO E TEMPO NELLA FILOSOFIA GIURIDICA ITALIANA

Capitolo I
L’inautenticità strutturale del tempo giuridico: Gino Capozzi

§10 L’intemporalità del diritto

Capozzi si pone a questo punto l’interrogativo circa il peso che, nell’astrazione giuridica, rivestono rispettivamente il toglimento del tempo e dello spazio. Tale primato sarà ricavato a contrario in base alla maggiore o minore forza di variazione che tempo e spazio esercitano nella storia.

Un grado di maggiore originarietà sarà da assegnarsi al tempo, sia
perché è grazie ad esso che le stesse variazioni spaziali possono
trovare nell’individuo un centro di imputazione, sia e soprattutto per
una ragione ancor più decisiva:

"Lo spazio è la variazione ‘estrinseca’ dell’individualità storica,
essendo il differenziarsi dell’identità dall’altro, nell’estensione;
viceversa il tempo è la variazione ‘intrinseca’ della individualità
storica, giacché caratterizza il differenziarsi dell’identità in sé,
per effetto della successione. (…) così l’estinguersi della
variazione nella generalità giuridica è rilevante parimenti più per il
tempo che per lo spazio"12.

Da questo primato del tempo nella storia, è ricavabile dunque il carattere primario della generalità del diritto:

"Dal risultato di questa comparazione a contrario traluce il ‘carattere’ della generalità giuridica: l’intemporalità"13.

Il confronto tra diritto e storia ha dunque portato in primo piano la temporalità come dimensione essenziale in negativo peril primo, in positivo per la seconda. Tuttavia, avverte il Capozzi, saremmo in errore se interpretassimo l’intemporalità del diritto come sottrazione di un àmbito dell’esistenza umana, quello giuridico appunto, dall’universale fluire del tempo.

Anche il diritto è nel tempo. L’intemporalità inerisce piuttosto alla sua struttura interna. Se l’arco dell’esistenza umana e storica, teso tra la nascita e la morte, è contrassegnato da variazioni spaziotemporali, vi è come un parallelo arco di vigenza della norma, teso tra l’emanazione e l’estinzione, contrassegnato al contrario dall’intemporalità. Entrambi i fenomeni, tuttavia, si svolgono all’interno del tempo.

Esistenza storica e vigore giuridico non si differenziano in quanto l’una dentro e l’altro fuori della storia, poiché anche il diritto è soggetto al "flusso del tempo"14:
"Individualità storica e generalità giuridica si differenziano per il modo con cui si atteggiano l”esistere’ dell’una e il ‘vigere’ dell’altra"15.

Mentre infatti "la norma è immutabile ab intrinseco, nel suo vigore medio tempore, tra l’emanazione e l’estinzione"16, e in questo consiste la sua intemporalità, "variazione, o meglio cangiamento è la proprietà dell’individualità storica nell’esistenza tra la nascita e la morte"17.

Ciò che qui importa rilevare è che né l’intemporalità della norma, né la variazione spaziotemporale propria dell’esistenza, toccano immediatamente il tempo nella sua originarietà, in cui esistono  (e "vigono"), come si è visto, tanto l’esperienza giuridica che l’individualità storica.

Certo quest’ultima presenta già a prima vista un maggior grado di affinità col fenomeno del tempo originario. Lo stesso Capozzi, avvertito di questo, precisa che il "cangiamento" spaziotemporale caratterizzante l’arco dell’esistere storico, è "un indizio, un presagio" del tempo18.

Il senso del "cangiamento" è nel suo essere una sorta di segnale che "indica" il tempo, lo fa intuire "come ‘forza’ che produce dall’interno il cangiamento dell’individualità storica"19.

Se tale è la fenomenologia della storia e del diritto, ne ricaviamo che il "cangiamento" storico funge da "indicazione", conservando un nesso col fenomeno del tempo nella sua originarietà; al contrario, l’"intemporalità" del diritto non potrà che qualificarsi come scissione di tale nesso: il diritto, preso per se stesso, non rinvia in alcun modo alla temporalità originaria, pur accadendo in essa.


NOTE

12 TN, p. 237 (torna al testo).

13 TN, p. 237-238 (torna al testo).

14 TN, p. 238 (torna al testo).

15 TN, p. 240 (torna al testo).

16 TN, p. 239 (torna al testo).

17 TN, p. 240 (torna al testo).

18 Ibidem (torna al testo).

19 Ibidem (torna al testo).

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