Marcello Pera, rectius: le posizioni espresse ieri a Rimini da Marcello Pera, sono tecnicamente fasciste.
Tranquilli, non starò qui a chiosare anch’io cosa e quanto vi sia di illiberale nel discorso fatto ieri da Marcello Pera in apertura del Meeting ciellino di Rimini.
In fondo è stato lui stesso a inserire il liberalismo tra i mali del
nostro tempo, accanto a tutto il resto. Dunque, su questo, è reo
confesso (and proud of it, si direbbe), e non c’è proprio niente da
dimostrare.
Vorrei piuttosto richiamare la vostra attenzione sul fatto che – a mio
avviso – Marcello Pera, con questo discorso, fa un altro passo avanti
sul sentiero clerico-fascista, e specificamente (ampiamente battuto ormai il versante clericale) un passo avanti in
direzione del fascismo della sua posizione.
Fascista nello stile e nel tono
complessivo del discorso, che fa spesso ricorso allo sberleffo
minaccioso nei confronti dell’avversario; nell’analisi, in cui si
parla di Occidente come entità etica e della necessità di un valore, (di una fede perfino) per fondare e giustificare democrazia e libertà (e passi dover giustificare la prima, ma la seconda… ma questo è un altro discorso); nelle terapie proposte, laddove
si prospetta tra l’altro la necessità di sottrarre al voto le decisioni eticamente
importanti, per lasciarle evidentemente decidere a lui e a chi la pensa
come lui. Eccetera.
Un bel passo avanti, non c’è che dire.
Un passo avanti fascista che la platea di CL ha mostrato (mi dicono) di
apprezzare. Nonostante una gaffe colossale nei confronti del porporato
di riferimento di CL, il cardinale Angelo Scola. Nel tentativo di
adularlo, Pera infila nel discorso una perla del fascismo peggiore, una perla di
puro fascismo razzista:
In Europa la popolazione diminuisce, si apre la porta all’immigrazione incontrollata, e si diventa "meticci".
Il meticciato culturale è espressione cara al cardinal Scola.
Solo che per lui (ma questo Pera – insieme a tutte le pecore cielline
che l’hanno applaudito – non l’ha capito) è una cosa positiva, da perseguire.
Potessi, mi precipiterei dal cardinal Scola e gli chiederei: Ma scusi, lei insiste sempre su questa storia del
meticciato culturale, e si fa bacchettare così da un Pera qualsiasi? Sarei seriamente interessato alla sua risposta.
La cosa per cui credo ci si debba scandalizzare non è tanto il fatto che Pera ha sparato la sua solita accusa-provocazione, e su questa mi basta sapere che il Papa ha detto tutt’altro, ma piuttosto che il meeting di CL ospita spesso dei Crociati e dei reazionari….
Quest’anno serve demonizzare tutto quello che è “meticcio”, quanto scommettiamo che il prossimo anno sarà il “pericolo rosso” quello da demonizzare?
Un ultima cosa…….manco al congresso di Forza Italia (convetion anzi) dedicano così tanto spazio mediatico……mah