Il blog di Antonio Tombolini

Sabores, il nuovo blog di Nino Dejosso

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Nino Dejosso, SaboresConfesso che di lui non so molto, se non che è sardo e scrive di cose affascinanti. Nino Dejosso, a sessantasei anni, ha deciso di aprirsi un blog: è un blogger di primo pelo. Di certo, a leggere i primi post di Sabores, si capisce subito che non ha cominciato a scrivere ieri.
C’è molta Sardegna nel suo modo di porsi e di scrivere, viaggio nei sapori della memoria, anche se di Sardegna, per ora, non ha parlato mai. Insomma, sono molto contento che i blog di San Lorenzo si arricchiscano di questa bella voce. Buon viaggio anche a te, Nino.

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  • non perche’ mi abbia fatto l’onore di aprire un articolo col mio nome….ma per il semplice motivo che un signore sardo di 66 anni grande appassionato di gastronomia si sia intrattenuto un ora col sottoscritto a parlare di molte cose interessanti….lo ringrazio sopratutto per aver condiviso con ironia intelligente alcune “teorie”…..
    ciao nino e grazie.

  • Attento Antonio che al posto del link al blog hai messo un link alla foto. Comunque condivido.
    Ah: ho in cantiere un post sui blog della Simplicissimus Farm, in cui parlerò di quelli attivi, di quelli chiusi e di quelli abbandonati.

  • Non mi va di tediare nessuno parlando di una vita assolutamente banale. Mi sono occupato di critica d’arte, sono stato, per moltissimi anni, tra gli animatori di un gruppo artistico locale e io stesso ho presentato, nei locali dell’Associazione Amici del Libro di Cagliari, una mostra di mie linoleografie con la presentazione in catalogo del grande xilografo livornese Luigi Servolini.Sono stato per oltre un decennio presidente del Comitato Zonale del Centro Sportivo Italiano nel Sulcis-Iglesiente e per tutti gli anni ’80 ed oltre ho collaborato con il settore organizzativo dell’Associazione Italiana Cuochi in Sardegna. Prima con l’Associazione Provinciale di Cagliari, quando ne era presidente Paolo Milani, executive chef al Forte Village Resort di Santa Margherita di Pula. Quando è stata costituita l’Associazione Provinciale di Sassari-Olbia/Costa Smeralda sono passato a collaborare con il presidente Adriano Guernieri, executive chef al Cervo Hotel di Porto Cervo. Quando qualche anima buona me ne ha, raramente, dato la possibilità, ho pubblicato diversi articoli di critica enogastronomica. Ricordo di aver bussato alla porta di un ufficio della Regione Sardegna solo per presentare un mio importante progetto di Meeting Internazionale della cucina Mediterranea: sette giorni in giro per le località più belle della Sardegna, interna e costiera, a cucinare e a parlare di cibo. Naturalmente non se ne è fatto niente. Ricordo di aver proposto la creazione di una scuola superiore di perfezionamento per i migliori e più promettenti allievi, al termine dei loro studi nei vari Istituti alberghieri dell’isola. E,naturalmente, non se ne è fatto niente. Ricordo di aver sudato le sette camicie per convincere gli amici della opportunità di pubblicare un giornale. Gli sponsor non mancavano. Il gruppo MARR di Cagliari, il gruppo VIP Sardegna di Oristano e tanti altri minori, ma, comunque tutti disponibili a contribuire. Ma i cuochi o non sanno scrivere o non hanno nè tempo nè voglia di scrivere. Voglio dire scrivere articoli seri per un giornale di categoria che voglia fare informazione seria e non pubblicare solo ricette. Avrei dovuto fare tutto io da solo? E che senso avrebbe avuto? Non ho mai voluto fare il giornalista professionista, ma sto ancora pagando i cento euro necessari per essere iscritto all’Elenco Speciale dell’Albo dei Giornalisti della Sardegna per la direzione di un giornale mai nato .Almeno come giornale cartaceo. Quest’anno ho deciso di pubblicarne on line un numero (www.sabores.it), per vedere se potrò riuscire a dargli una sua continuità. I giornali richiedono sinergie che io non sono mai riuscito a trovare. Gli amici che ho avuto erano impegnati in cose loro e non mi hanno mai dato una mano…anche se avrebbero potuto farlo, in considerazione delle notevoli e importanti amicizie delle quali disponevano. Per anni ho proposto la mia “cucina” a casa mia, con una cantina che, inizialmente, negli anni ’80, poteva disporre di oltre dieci milioni di allora, in bottiglie italiane fra le migliori. E quando io usavo l’olio di Alfredo Mancianti, il famoso Affiorato,l’altrettanto famoso “Monte del Lago” e il “San Feliciano” (dei cru,per dirla con un termine enoico) in Sardegna a livello professionale lo stesso olio poteva essere degustato solo “Da Franco” a Palau. Ancora oggi mi onoro della fraterna amicizia che mi lega ad Alfredo Mancianti, uomo del Lago Trasimeno che ha fatto conoscere ai milanesi l’olio extravergine di oliva,altra mia grandissima passione.
    Mi sono a lungo interessato della creazione di pacchetti turistici tutto incluso, ma i tempi non erano ancora maturi e le agenzie di viaggio erano più interessate a portare fruori i sardi, piuttosto che a fare arrivare gente nell’isola. Tanto quella ci veniva ugualmente! Sono laureato in lettere moderne e ho insegnato fino a tre anni fa in un paesino di 1.500 anime, con alunni che avevano voglia di tutto fuorchè di studiare. Mi sono occupato di PON e di POR e ha riscosso grande interesse presso un gruppo di alunni pluriripetenti e non scolarizzati, un corso di recupero per la progettazione e per la produzione di un antico coltello locale, la “Maureddina”. Un altro corso ugualmente apprezzato dai ragazzi ha avuto come oggetto lo studio delle piante e delle erbe che venivano anticamente utilizzate per la tintura della lana. Con i ragazzi è stato compiuto il ciclo completo, dalla tosatura e dalla tintura fino alla tessitura con antichi telai. Per due anni, durante le attività serali, ho tenuto un corso di cucina per un gruppo di dieci tra allievi ed allieve. In collaborazione con la Cineteca Sarda/Società Umanitaria ho sempre proposto alle mie classi attività diversificate nel settore della videoregistrazione e della fotografia, mie grandi passioni di sempre. L’anno scorso con la collaborazione tecnica della Società umanitaria abbiamo lavorato, con una terza media dell’Istituto Comprensivo di Villacidro, alla preparazione di un cortometraggio sul romanzo di G. Dessì, “Paese d’Ombre”. Purtroppo, per carenze organizzative dell’Ente organizzatore il montaggio di questo lavoro non è mai stato fatto, con grande brutta figura da parte di tutti noi, nei confronti del Dirigente Scolastico, degli alunni, delle famiglie e delle tante persone che avevamo coinvolto in questa piccola impresa. Scrivo poesie che non pubblicherò mai e ho due figlie, una delle quali ha uno studio di architettura a Milano, dove si è anche sposata. Interessante, vero?!!! Un caro saluto a tutti. Nino Dejosso:-)

  • Sono già curioso di leggere il tuo post, Tommaso 🙂
    Nel frattempo, sappi che (lo comunicherò ai bloggers SBF presto) ho in mente di organizzare un (cibo)raduno di tutti i blogger della SBF, naturalmente esteso ai “guest bloggers” che vorranno. Chissà, magari proprio qui a Loreto. L’ipotesi di data è 1° maggio per ora.
    PS Grazie per la segnalazione sul link, adesso è a posto.

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