Titolo tonitruante anzichenò, ma assai appropriato, come proverò a mostrare.
Ultimabooks.it è la libreria online di Simplicissimus Book Farm, evabbè.
Da ieri è online la prima versione di un radicale rifacimento del sito, a cui stiamo lavorando da qualche mese, dagli un’occhiata.
Embè?, mi dirai. Embè, ti dirò: intanto è un bel sito, bello da vedere, bello da usare (disclaimer: c’è ancora qualche bug qua e là, segnalacelo via Twitter, grazie!). Epperò non è rivoluzionario per questo, ma per quello che (ancora) non si vede, e che ti faccio vedere da qui in anteprima (ci vorranno ancora un paio di settimane perché sia online):
Eccola la rivoluzione, condensata nelle piccole icone qua sopra (cui se ne aggiungerà una quinta, per il condividi). Quelle icone troveranno presto spazio nello spessore degli scaffali di cui Ultima Books è fatta, realizzando finalmente in concreto (è questa la visione che ci ha guidato) quello che gli espertoni di internet dicono da anni ma che nessuno ha il coraggio di mettere in pratica, per lo meno nell’ecommerce: il potere passa da chi vende a chi compra, e un sito di ecommerce, specialmente se – come una libreria – vende prodotti che puoi trovare ovunque, più o meno allo stesso prezzo, deve adeguarsi a questa legge.
Segui ancora un po’ il mio ragionamento: quale più quale meno, tutte le librerie online si presentano come vetrina, gestita dal libraio, che cerca di proporti quello che a lui interessa vendere, promuovendo questo o quel prodotto, mettendotelo sotto il naso a scapito degli altri. Perché? Perché ci guadagna di più, perché pensa che interessi un maggior numero di persone, perché l’autore o l’editore gli pagano dei soldi per metterlo lì in bella vista… Tutto legittimo, per carità, ma in rete non ha molto senso.
Noi abbiamo deciso di fare una scommessa su quello che tanti, tutti predicano da anni: in rete l’utente è il re, inutile cercare di propinargli a forza questo o quello, perché lui scappa e va a cercarsi quel che gli piace altrove. Cosa abbiamo fatto? Semplice: Ultima Books sarà fatta di scaffali tematici predisposti dal libraio, come già puoi vedere; ma entro un paio di settimane sullo spessore di quegli scaffali compariranno quelle icone, che consentiranno all’utente di fare le seguenti cose:
- collassare lo scaffale, chiudendolo
- spostare quello scaffale, decidendo cosa mantenere più in vista e cosa mettere più in basso
- ELIMINARE quello scaffale!
- AGGIUNGERE un nuovo scaffale, inserendo nella search box che apparirà al suo centro una chiave di ricerca, e dando così vita a tutti gli scaffali che vuole, ordinati tematicamente secondo le sue proprie preferenze, e costantemente aggiornati con le ultime uscite
In breve: Ultima Books sarà letteralmente la libreria dell’utente, e il libraio il suo servitore.
[PS: Se hai pareri, rimproveri, complimenti e suggerimenti da farci sul nuovo Ultimabooks.it, fallo via Twitter]
Il link “dagli un’occhiata” non funge correttamente. Gli ho dato un’occhiata comunque, ed è vero: è buono!
Bello è bello, è solo un poco pensate se apri il sito da chiavetta internet invece di adsl.
Sulla pesantezza: migliorerà progressivamente.
Rispetto a lvecchio sito è molto più pesante.
Io pensavo che i pulsanti servissero per aggiungere recensioni, voti a favore, e creare classifiche di gradimento stile amazon o simili.
Ci saranno anche quelli, non li ho citati ma solo perché sono “più ovvi” 🙂
E grazie a tutti per i commenti, continuate così! 🙂
Mi manca molto lo “scaffale” con gli ultimi arrivi che c’era nella vecchia versione. E il conteggio dei libri presenti nello store dov’è finito?
uh… lento, 89 KB di home page sembrano tanti.
[…] Ultima Books, la rivoluzione nella vendita online. Share this:TwitterFacebookEmailLike this:LikeBe the first to like this post. Categories: E-Commerce, eBook, Libri, Tecnologia Commenti (0) Trackback (0) Lascia un commento Trackback […]
è lento, lento, lentoooooooooooooooooo
Risolti i problemi di lentezza e grazie per la segnalazione.
[…] annunciato qua, avevo detto che ci sarebbero volute un paio di settimane, e invece ci sono voluti un paio di mesi, […]
Why viewers still use to read news papers when in this technological globe everything is presented on
web?
The web is the free access to the unordered flow of news. The (digital) newspaper or magazine is the ordered, and prioritized, and curated, etc… package you pay for, not because of the content (the content is always free) but because of the package.