Il blog di Antonio Tombolini

Cooking with geeks, italian version

C

A tavola riesce tutto meglio, questo è risaputo. Robert Scoble lo sta sperimentando. Mi sta venendo voglia di provare a farlo anche tra noi, in Italia: invitiamo uno chef tosto (a quelli ci penso io), che ci insegna a preparare la cena nel menu stabilito (se uno è geek è geek anche nel cucinare, no?); San Lorenzo pensa agli ingredienti di base; alla cena prendono parte poche persone, tipo 6 o 7 alla volta. Se ne potrebbero fare un bel po’ nel corso dell’anno. La serata potrebbe funzionare così: preparazione della cena (e chiacchiere), cena (e chiacchiere), dopocena (e chiacchiere). Chiacchiere su cosa? Ovviamente su geek-ities, cos’altro?

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  • Geek
    Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.
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    Geek è un termine di origine anglosassone di etimo oscuro (forse storpiatura del termine inglese gecko – in italiano geco – come antonomasia per la particolare abilità dell’animale di incollarsi agli oggetti o in riferimento alla sua vita notturna). Indica una persona solitaria che è affascinata dalla tecnologia e dalla fantasia. Il significato di geek non coincide con quello di nerd.
    La definizione di geek è cambiata considerevolmente in questi anni. Qui sotto sono riportate alcune definizioni della parola, dalle più recenti alle più antiche. Tutte sono ancora in uso, tranne l’ultima.
    Una persona che è interessata di tecnologia, specialmente all’informatica e ai nuovi media. Molti hacker non vogliono essere chiamati geek, ma nel linguaggio comune le due parole possono essere facilmente interscambiate. Fine del XX secolo, inizio del XXI.
    Una persona con una devozione verso qualcosa in un modo che la dispone fuori dal comune. Ciò può essere dovuto all’intensità, alla profondità o al soggetto del suo interesse.
    Un termine spregiativo per una persona con scarse capacità di socializzazione, spesso molto intelligente (Cfr. nerd). È stato ipotizzato che molte di queste persone soffrano della Sindrome di Asperger. Tardo XX secolo.
    Una persona che inghiotte animali vivi, insetti, etc., come forma di spettacolo nell’ambito di fiere e feste. Questa esibizione include spesso la recisione a morsi delle teste delle galline. Il Geek comunemente fa il suo spettacolo su un palco. Il termine probabilmente deriva dallo scozzese geck, che significa sciocco, oppure dal tedesco antico. XIX secolo.
    Esistono diversi tipi di geek. Il geek informatico è il più noto, ma per estensione ogni campo di studi e molte realtà culturali hanno i loro geek. Per esempio esistono geek in politica, geografia, scienze naturali, musica, storia, linguistica, sport, ma anche tra i giocatori di ogni genere, tra i radio-amatori, tra i fruitori di anime e manga (rispettivamente animazione e fumetto giapponesi), più spesso detti otaku, tra gli appassionati della serie televisiva Star Trek, chiamati trekkie o trekker, e in molti altri àmbiti ancora.
    Il termine geek ha sempre avuto una connotazione negativa nella società in generale, infatti essere descritti come geek tende ad essere un insulto. Il termine recentemente è diventato meno spregiativo, o persino un titolo onorifico in particolari campi o culture; ciò è particolarmente evidente nelle discipline tecniche, dove la parola è ora più che altro un complimento che indica straordinarie abilità.

  • Antonio mi piace, mi piace. E dove si terrebbero queste lezioni? A casa di una di queste 6-7 persone per esempio?
    Silvia

  • Ottimo ragazzi, continuate con i suggerimenti (chiamare la mia amica Sigrid e a turno gli altri foodblogger è pure una grande idea!), e presto organizzo un wiki per gestire il tutto.
    Nel frattempo, se ci sta pure il giuseppe mangiarotti di cui qui sopra… hey, rischiamo di aver rimediato (oltre agli ingredienti di San Lorenzo) un vinello (hem… chiamalo vinello!…) niente male. E mi sa che se faccio un fischio a Gianpaolo di Poggio Argentiera, o a Carlo Zaccaria col suo riso, o a Francesco di Parco dei Buoi col suo formaggio e le sue verdure… ok ok, la strada è buona. Proseguiamo.

  • Bellissima idea; quando invito da me mi piace sempre se gli invitati arrivano prima e si passa un po' di tempo a chiaccherare mentre si sta ancora cucinando.

  • Antonio, ma si può anche cucinare o è un’iniziativa di carattere sado maso dove si deve solo guardare ?
    GM

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