Il blog di Antonio Tombolini

La birra ad Oggebbio

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Di feste e festival della birra ce n’è chissà quanti, beceri per lo più. Vi segnalo perciò il Festival della Birra Artigianale [locandina PDF]in corso a Oggebbio sul lago Maggiore (22-23-24 giugno).
Perché? Perché tra gli organizzatori c’è un amico di cui mi fido. Chi può ci vada, chieda di Edgardo, e lo saluti per me, per favore!

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  • Mannaggia, ma lo sai che casa mia è a nemmeno dieci chilometri da lì? Che oggi c’è un tempo da urlo, i miei stanno in giardino a raccogliere le amarene… e io sono qui a Milano a sudare appresso al lavoro dell’ultima settimana di tesi prima della laurea.
    Me misero.
    Antò, l’anno prossimo ci vieni e ti invito a passare il fine settimana da me! Così riflettiamo anche su quella tua sparata di Varenna di qualche anno fa, che “il lago è triste”. Eh?!

  • Eccomi di ritorno dal Festival. In particolare, per informazione, io ero alle griglie (costine e salamelle, soprattutto).
    Innanzitutto ringrazio Antonio per la segnalazione.
    Approfitto di questo spazio per dirvi com’è andata, e chiedervi consigli per l’avvenire.
    Sono molto deluso, perché è venuta molto meno gente di quanto non solo sperarassi, ma anche confidassi. In tre giorni non si sono viste più di 120 persone, molte delle quali provenienti da fuori, ed al corrente della manifestazione grazie al passaparola che avevamo organizzato. Alle feste locali invece (ce ne sono due all’anno: quella degli Alpini e quella della Società Operaia di Mutuo Soccorso) generalmente intervengono almeno 250 persone di soli residenti (su un paese di meno di mille anime).
    Pensate che il problema possa essere legato alla stagione, alla comunicazione, o che sia prematuro cercare di portare una cultura di “birra di qualità” nei piccoli paesi di provincia?
    Ogni commento o suggerimento è gradito.
    Grazie a tutti.
    Edgardo

  • Eccomi di ritorno dal Festival. In particolare, per informazione, io ero alle griglie (costine e salamelle, soprattutto).
    Innanzitutto ringrazio Antonio per la segnalazione.
    Approfitto di questo spazio per dirvi com’è andata, e chiedervi consigli per l’avvenire.
    Sono molto deluso, perché è venuta molto meno gente di quanto non solo sperarassi, ma anche confidassi. In tre giorni non si sono viste più di 120 persone, molte delle quali provenienti da fuori, ed al corrente della manifestazione grazie al passaparola che avevamo organizzato. Alle feste locali invece (ce ne sono due all’anno: quella degli Alpini e quella della Società Operaia di Mutuo Soccorso) generalmente intervengono almeno 250 persone di soli residenti (su un paese di meno di mille anime).
    Pensate che il problema possa essere legato alla stagione, alla comunicazione, o che sia prematuro cercare di portare una cultura di “birra di qualità” nei piccoli paesi di provincia?
    Ogni commento o suggerimento è gradito.
    Grazie a tutti.
    Edgardo

  • Il fatto è che la gente di lago a volte sa essere cocciuta assai.
    Trovo difficile pensare che ci sia stato un problema di “cultura della birra” sul lago Maggiore, perché nel raggio di pochi chilometri mi vengono in mente almeno 4 locali che fanno delle birre artigianali il loro punto di forza…
    Penso a posti come il Freelance di Mergozzo o il Cantuccio di Orta San Giulio, che hanno un assortimento fantastico di “piccoli” birrifici italiani e di birre belghe… e che sono pieni tutte le sere, a questa stagione. La clientela, sono sicuro, comprenderà anche qualche Oggebiese: io stesso ci vado apposta, e scendo da Cannobio, che è ben più lontana.
    Di una cosa sono sicuro: l’anno prossimo, se si replica, vedrò di esserci!

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