Quando parliamo di come impostare le cose ecc., lui usa spesso con me l’espressione "come al solito" per descrivere quello che fa. Ne ha ben donde: fa il contadino, e l’allevatore, e il lavoro di campagna è fatto soprattutto di tanti come al solito. Lui è Francesco Travaglini, di Parco dei Buoi.
Diventa però piuttosto inquietante per noi internettari, che ci picchiamo di essere sempre on the edge con tutto quello che facciamo, sentirlo dire, lanciando la terza edizione del suo Abbonamento all’Orto Estivo, che come al solito:
- i suoi clienti (chi si abbona) devono in un certo senso adeguarsi a quel che passa il convento e seguire le stagioni;
- i suoi clienti (chi si abbona) può preventivamente dare un’occhiata a una tabella (questa), in cui non solo trova le tipologie e i prezzi delle verdure, ma anche i costi di produzione e i guadagni del produttore;
- i suoi clienti potranno seguire l’evolversi delle lavorazioni di campagna e delle spedizioni attraverso un apposito Google-calendar e via sms;
- i suoi clienti sapranno se e quando il contadino dovrà fare dei trattamenti antiparassitari, con comunicazione dei prodotti usati e dei tempi di carenza degli stessi;
- i suoi clienti riceveranno a casa verdure staccate dalla pianta il giorno prima di essere spedite, ovvero portate a maturazione attaccate alla pianta e alla terra da cui ricevono nutrimento e dunque sapore, cosa che fa la vera fondamentale differenza rispetto a tutto il resto;
- i suoi clienti devono abbonarsi almeno in 50 entro il 28 febbraio prossimo, altrimenti non se ne fa niente.
Abbonatevi e fate abbonare all’Orto 2.0, cribbio!